Non solo le madri condizionano con a loro età la salute dei figli ama anche i padri: la paternità over 45 non è esente da rischi per il nascituro.
Paternità over 45 i rischi per i figli: new dalla scienza
Per anni se non per secoli, si è ritenuto che l’età della madre, per una gravidanza e la nascita di un figlio, potesse presentare rischi sia per essa che per il nascituro, qualora la donna non fosse stata giovane d’età ora, nuove notizie ci giungono dal mondo della scienza: l’età dei papà incide enormemente sullo stato di salute dei bambini, sia in tenera età che in età adulta. A dircelo sono due illustri centri di ricerca: negli Stati Uniti un gruppo di ricercatori dell’Indiana University di Bloomingtoon, ed in Svezia, nel Karolinska Institutet di Stoccolma. Da tempo, centri di ricerca internazionali palesavano tale evenienza ma ora, si ha la certezza grazie ai dati emergenti dalle ricerche. Una vera new dalla scienza un gossip genitoriale senza pari!!!
- In America gli studi procedono da molti anni mentre in Svezia, si è preso come campione, l’intera popolazione maschile e femminile nata tra il 1973 al 2001 l’attendibilità della notizia è quindi da prendere in seria considerazione: La paternità over 45 comporta dei seri rischi per i nascituri!
I rischi di una paternità over 45, ossia dopo i 45 anni o al limite di tale età
Secondo la scienza i rischi pervengono da una mutazione genetica che si avrebbe ad opera degli spermatozoi e che andrebbe ad influire sul patrimonio genetico del bambino. Un DNA che da vita ad un essere con elevate predisposizione a contrarre problematiche legate alla sfera cognitiva, intellettiva e psichica: ma vediamo meglio di cosa si tratta!
Ancora una volta è chiamato in causa l’inquinamento ambientale ma, in questo caso, si tratta di supposizioni, quel che è certo è che papà “grandicelli”, darebbero vita a dei figli con elevate possibilità (il doppio), rispetto ad un papà più giovane, di presentare i disturbi che vi elencheremo:
In età infantile:
- ritardo cognitivo
- quoziente intellettivo ridotto rispetto alla media
- iperattività
- autismo
In età adulta
- Malattie psicotiche
- depressione
- tendenza al suicidio
- tendenza all’abuso di alcool e stupefacenti
- disturbo della bipolarità/ciclotimia
Una notizia che ci lascia basiti e che, indiscutibilmente, poteva essere anche sospettata dato che con l’invecchiamento anche la donna può avere problematiche di un certo tipo incluso un considerevole rischio riguardante la sindrome di Down sempre e comunque legata la patrimonio genetico e ad una sua devianza.
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mah ,io credo che più che l’età ,che sia del padre o della madre ,a procurare problemi sia solo il dna ,magari un dna con predisposizione a certe malattie ,mia mamma mi ha partorita a 17 anni meno 2 mesi ,li è molto nervosa e soffre di panico ,io dopo il parto dei miei figli ho iniziato a soffrire di ansia e panico ,non credo centri l’età che mi ha partorita mia mamma ,ma piuttosto una predisposizione genetica ,anche mia nonna soffriva di panico !
Qui non si tratta di credere sono delle statistiche riportate su un campione totalitario di una nazione seria… con studi condotti da centri di ricerche di rilievo il pensiero personale centra ben poco: si tratta di dati e fatti! L’ansia ed il panico son ben diversi dai disturbi psichici seri e dal ritardo cognitivo…
studi su studi sbagliano molto spesso ,poi come in tutto c’è chi crede e chi no ,con me medici laureati hanno sbagliato in pieno e sono 10 anni che sto bloccata ! ogni persona può dare risultati diversi ,possono studiare miliardi di persone a non è detto che per tutti il risultato ottenuto sia uguale !
Vero si sbagliano talvolta ma le statistiche non sbagliano e quando un campione è costituito da un’intera nazione c’è poco da sbagliare…le percentuali sono quelle: esattamente il doppio dei bambini nati da padre giovane …le mutazioni genetiche ora come ora poi sono facilmente rilevabili mica come un tempo questa è scienza non fantascienza e le opinioni personali centrano poco con i dati di fatto ma comunque di questa cosa ce ne era il sospetto da tempo…è come quando hanno istituito gli asili nido ci sono voluti anni di studi per verificare che comportavano dei danni ai bambini…certo hanno dovuto attendere che divenissero adulti ed anche li si chiacchiera ma i fatti non si possono discutere. Se il 50 % in più di bambine poi diventati adulti nati da padri grandi di età manifesta queste problematiche serie è non solo un dato di fatto ma, una certezza non parliamo di piccole cifre. L’apparato neuro vegetativo evidentemente derivante da un DNA modificato da questi risultati…
ciao… la scienza può dire quello che vuole per giustificare i giovani di oggi e il loro essere diversi… io credo semplicemente che la società di oggi e tutte le comodità che offre a noi genitori in primis e poi ai nostri figli, l’alimentazione scorretta che ci sta lentamente uccidendo e l’inquinamento siano invece le cause di queste problematiche… inutile indicare come colpevoli genitori più anziani anche perchè nelle altre culture i padri sono sempre molto più vecchi dei classici 30enni eppure non ci sono queste patologie… ripeto.. secondo me è un’altra scusa per giustificare senza guardare come si deve la realtà sociale in cui viviamo… ma questa è solo la mia opinione opinabile…
studi su studi sbagliano molto spesso ,poi come in tutto c’è chi crede e chi no ,con me medici laureati hanno sbagliato in pieno e sono 10 anni che sto bloccata ! ogni persona può dare risultati diversi ,possono studiare miliardi di persone a non è detto che per tutti il risultato ottenuto sia uguale !
Io ho tre figli 1 femmina e due maschi e non devo giustificare nulla perché sono bravi mi portano ottimi voti e sono seri…cosa centrano i giovani d’oggi? Mica tutti fanno i figli tardi io a trent’anni ne avevo 3 …ma sai che significa "ritardo cognitivo", "autismo" "psicosi" …da quel che dici sembra proprio di no non c’entra l’educazione qui parliamo di malattie carenza del sistema neurovegetativo, carenza del quoziente intellettivo.
Parli di medici a me? Sono cresciuta negli ospedali ho un morbo che mi porto dietro sin da piccola… ne ho viste e passate di tutti i colori so che la medicina fa acqua da tutte le parti specie in Italia…ma le statistiche parlano chiaro ESATTAMENTE IL DOPPIO su un campione che non è il solito campione …1000/ 2000 ecc su tutta la popolazione nata in Svezia (un paese salutista), dal 1973 al 2001
Mi dici una cosa che infatti non sapevo, comunque io credo che sia meglio avere figli quanto prima ma alle volte a causa di situazioni economiche non stabili molti posticipano e non si possono di certo biasimare! grazie per le informazioni!
Concordo con te anche perché io ne ho avuti tre ed le energie che avevo a trent’anni non le ho certo ora…li priverei di qualcosa quindi posticipare va bene…ma fare i genitori quando si dovrebbe quasi esser nonni consapevoli di poter far nascere un figlio "penalizzato da varie problematiche" per me non va poi ogni persona e libera di fare quel che vuole
anche io son del parere che l’età non possa incidere più di tanto, a volte è destino punto…casualità, fatalità… sfiga chiamiamola come vuoi….uno si augura sempre di avere dei figli splendidi e sani, ma cosi ahime non sempre avviene, ma ti assicuro che un genitore amerà sempre suo figlio anche se avrà la malattie più brutta o grave che esista.
Ma qui continuate ad esprimere pareri: ragazzi si tratta di statistiche percentuali ben precise ed elevatissime e non è vero che una volta si facevano i figli da vecchi era il contrario magari a 40 anni si faceva il 7 figlio e spesso comunque figli nati da genitori non giovanissimi riportavano problematiche e altro che no!!! Sembra che non abbiate letto il post ma solo il titolo…certo che un genitore amerà il proprio figlio ma la consapevolezza di ciò che si fa quando si mette al mondo un figlio bisogna pur averla…
Si purtroppo l’età è uno dei fattori che influisce di più sul rischio malattie genetiche nei bambini, il down per esempio ha come indice di rischio proprio l’età materna
Si infatti l’ho scritto nel post, la sindrome Down ed il rischio di avere un bimbo affetto da tale patologia, aumenta in proporzione all’età della mamma… ma la novità è proprio quella che collega i papà a problematiche che riguardano la salute dei figli, mentre si è parlato sempre e solo delle donne e delle mamme…
Un articolo che è uno spunto di riflessione un po’ per tutti e un po’ per la nostra socieà che tra problemi di disoccupazione e sociali sta spostando sempre più avanti l’età procreativa
Infatti! … hai perfettamente ragione Micol 🙂
pienamente in accordo con questo tuo articolo davvero interessante !
ho trovato davvero interessante questo articolo mi hai dato informazioni che non conoscevo
è da tre ore cϲhe cerco e questo post è laа prima cosa attraentе che trovо.
Realmente promettente. Se tutte lee personee che creano blog faceѕsero attenzione Ԁi
produrrе materiaⅼe affascinante coe il tuuo il weƅ sarebbe indսbbiamente più piacеvole da leggere.
Ti ringrazio!!