In ogni luoghi della penisola per commemorare la “Settimana Santa” si usa cucinare dei piatti specifici come il grano cotto e preparare delle piantine di grano raccolte in appositi contenitori da portare sulla tomba del defunto. Vedremo sia come preparare il grano cotto ricetta di origini pugliesi, che i vasetti o piattini verdi per ornare le tombe.
Grano cotto
1/”2 chilo di qualità di grano bianchetta
1 melograno
100 gr di cioccolata fondente
10 gherigli di noci
vin cotto
Questa ricetta viene preparata proprio in occasione della festa delle resurrezione legata al periodo di Pasqua e necessita di circa 2 giorni di preparazione mentre, le piantine per allestire i piatti verdi di grano da sepolcro andranno preparate almeno 20 giorni prima.
In una pentola piena di acqua fredda ponete il grano per circa 3 giorni, ogni giorno si dovrà sostituire l’acqua e aggiungerne della nuova. Dopo il terzo giorno cucinate il grano crudo e ponetelo sulla fiamma con la pentola, per circa 30 minuti. Scolate e raffreddate in acqua fredda e poi scolate il tutto. Condite con i gherigli di noci, i pezzi di cioccolato ed il melograno. Aggiungete del vino cotto nella quantità che preferite. Il vino cotto potrà essere preparato facendo bollire per 10/15 minuti del vino rosso.
Piatti di grano verde per i defunti
I piatti di grano verde per i defunti da portare sui sepolcri nel giorno della commemorazione degli stessi sono un’usanza che risale a tempi lontani, si tratta di un’antica tradizione praticata in special modo nei paesi, secondo la quale si preparano dei piatti di germogli di grano verde da portare in chiesa o sulle tombe dei cimiteri per allestire e commemorare il Giovedì Santo. Gli altari delle chiese, in questo giorno, si riempiono di doni, cibo e piantine ricavate dai germogli di vari semi. Gli oggetti della “Passione di Cristo” vengono preparati con pasta di biscotti a forma di croce, martello e chiodi, scala ecc, il vino viene fatto bollire con l’incenso (Sicilia), inoltre non mancano i fiori di stagione.
Gli oggetti così benedetti vengono poi trasportati sui sepolcri o lasciti nella chiesa. La preparazione dei germogli per questo scopo, richiede circa 20 giorni. Si dovranno preparare dei piattini in coccio o ceramica e porvi sul fondo uno strato di ovatta di circa 2 centimetri. Imbibire l’ovatto con dell’acqua e procedere a piantare i semi di grano. Non ne ponete troppi e distanziateli tra di loro. Riporre in luogo buio al caldo (luogo dei defunti).
Innaffiare le piantine di grano ogni due giorni o a giorni alterni a seconda della temperatura esterna senza far asciugare l’ovatta (l’ovatto può essere sostituita anche da una fibra di cotone o lino). Dopo pochi giorni (2 o 3) , le piantine inizieranno a germogliare dai semi, si potranno togliere dal luogo buio e posizionarle alla luce diffusa, ma non diretta. Aggiungere uno strato di ovatta sotto all’altra ovatta e, lasciar crescere bagnando. Dopo 20 giorni o poco meno, saranno pronte per ornale le tombe e commemorare i defunti.
Oltre ai germogli di grano si potranno allestire piattini anche con altri semi germogliati di colore diverso.
- Il Giovedì Santo nella tradizione cristiana, precede il Venerdì Santo che si festeggia prima di Pasqua celebrata la domenica successiva.
Foto http://it.wikipedia.org/wiki/File:Duccio_di_Buoninsegna_ http://www.bronteinsieme.it/7tr/sepol.htm
Ma sai che non me ne ero accorta tra un pò siamo a Pasqua…. interessante questo tuo articolo suil grano e i suoi usi legati alla Pasqua
Molto interessanti queste informazioni storiche sulle origini delle ricette per la settimana Santa. Non le conoscevo. E’ bello unire la storia con la gastronomia .
gastronomia a parte sono curiosi i piattini con le piante verdi di grano
Tra un pò finalmente pasqua ! interessante, non sapevo molto sulla settimana santa
Non sapevo di questi piatti, devo farli anche io e portarli ai miei cari!
La Pasqua si avvicina e questo post l’ ho letto con piacere.Mi piace conoscere le antiche usanze e le tradizioni popolari. Nel tuo blog trovo sempre delle notizie interessanti e curiose 🙂
Di usanze e tradizioni popolari ce ne sono infinite…scovarle è divertente 🙂
veramente, manca poco a Pasqua e quasi quasi non me ne rendevo conto 🙂 Il tuo articolo molto interessante mi ha fatto da promemoria!
Si manca molto poco a Pasqua 🙂
Tradizioni antiche ricche di significato,alcune non le conosco, ogni regione ha le sue, ottima la ricetta con il cioccolato per Pasqua
Non conoscevo questa usanza, forse sarà data dal fatto che non sono cattolica, ma devo dire che è molto bella ed interessante, si imparano sempre cose nuove sul tuo blog 😉
Grazie Rebecca