Roma allarme attentati: l’ISIS rivendica rappresaglie e rapimenti
Ma chi sono questi attentatori
Secondo gli esperti esiste il rischio concreto che i terroristi ISIS compiano attentati nella penisola italiana. Ma chi sono questi uomini che fanno tremare il mondo?
Sono gli uomini della porta accanto, jihadisti che sorridono al vicino e che in qualsiasi momento possono colpire, europei, statunitensi, siriani, uomini che sono stati addestrati per uccidere e colpire combattendo sotto la bandiera dell’Isis sia in Iraq che in Siria.
Ma sono proprio quelli di origine europea e statunitense i più temuti, coloro che possono rientrare “indisturbati” nei loro paesi d’origine mettendo a segno attentati nel cuore dell’occidente.
- Questa guerra ha segnato però un progresso, nazioni come la Siria, l’Islam e l’Usa abbiamo ripreso a comunicare tra loro riprendendo un confronto abbandonato da tempo. Timore per la città vaticana, San Pietro è allerta contro possibili attacchi e l’intelligence vigila perfezionando e controllando gli impianti di sicurezza e la vigilanza, anche se il timore più grande rimane quello degli attentati rivolti verso i civili nei luoghi popolati e transitati ogni giorno: stazioni, metropolitane, aeroporti, luoghi in cui si svolgono grandi eventi, costituiscono dei bersagli per il terrorismo.
- Ascoltato il parere esperto del generale Giampiero Massolo, di forte Braschi, direttore dell’Aise (Agenzia informazioni e sicurezza esterna). La questione attentati e San Pietro sarà il fulcro su cui ruoterà l’incontro ufficiale che si terrà il 30 di Settembre al Copasir del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
…”Vi promettiamo che sarà l’ultima vostra crociata. Non ci invaderete questa volta, ma vi invaderemo noi. Con la volontà di Dio, conquisteremo Roma, distruggeremo le vostre croci, ci impadroniremo delle vostre donne” dice nel video, ampiamente diffuso su twitter, al Adnani. “Uccidete i miscredenti in qualunque modo”, “americani o Europei”, “australiani o canadesi”, “compresi i cittadini dei Paesi che entrano in una coalizione contro lo Stato islamico” e “attaccate i civili”.
Il Califfo minaccia Roma
Tre mesi fa, il nuovo Califfo Abu Bakr al Baghdadi, aveva minacciato Roma: “Conquisteremo Roma, la capitale del cristianesimo”, perché è proprio in virtù della presenza dello Stato Vaticano in territorio romano che le rivendicazioni mirano a colpire la città capitolina, poco importa se al suo interno esiste una popolazioni mista, poco importa se i cattolici praticanti sono molti o pochi, il solo fatto di avere al proprio interno geografico, come Stato indipendente, il Vaticano, è sufficiente per scatenare l’ira del Califfo e rendere le sue minacce verosimilmente temibili.
Baghdadi nel suo messaggio video chiama a raccolta tutti i mussulmani e minaccia i cristiani che non si sono convertiti. Non sono mancate le minacce rivolte verso gli Stati Uniti ai quali è stato annunciato un attentato devastante che supererà quello triste dell’11 Settembre.