Per alcuni maestri i bambini dovrebbero iniziare a ballare prima possibile, addirittura intorno ai tre anni (danza classica). Ma a che età far iniziare la danza o il ballo ai bambini? In realtà ogni cosa nello sviluppo soggettivo di crescita richiede i suoi tempi di maturazione e, come i bambini iniziano a camminare tra i dieci mesi e l’anno e mezzo di età, anche nella danza o nel ballo a coppie si avranno dei tempi differenti di maturazione. A mio avviso, e per esperienza personale, trovo inutile portare a danza una bambina di 3 o 4 anni che, uscita dall’asilo chiederebbe solo di andare a riposare o vedersi un po’ di TV giocando con le sue bambole, cosa legittima dopo ben 8 ore di scuola!
A mio avviso questo è proprio il modo per non fare amare la danza ai più piccoli. Andrà considerata, oltre alla voglia, anche le capacità soggettiva di ogni bambino. Sicuramente a 3 anni una bimba che inizia a camminare a 9 mesi, avrà delle capacità di coordinazione superiori rispetto ad un bimbetto che ha iniziato a camminare dopo l’anno e mezzo.
Spesso la danza rivolta ad un pubblico così “immaturo” dal punto di vista della coordinazione è solamente un discorso economico: i bambini costituiscono uno strumento commerciale non indifferente sia nell’acquisto di abiti, zaini, e giocattoli che nelle attività extrascolastiche. Il ballo, la danza, e tutti gli sport, sono formativi, ma andrebbero iniziati quando il corpo e la mente sono in grado di recepire ed imparare, evitando la competizione e lo stress da performance che purtroppo molti genitori tendono a far subire ai propri figli quando intraprendono tali attività.
L’unico sport che può essere praticato sin da piccoli ancor prima di imparare a gattonare e camminare e che potrà favorire ed aiutare la coordinazione e un domani l’inserimento nei corsi di ballo è Il nuoto. Può essere praticato sin dai primi mesi di vita di un neonato, grazie al riflesso che ha ereditato da prima della nascita, e che gli consente di nuotare senza bere, e soprattutto, di non aver paura dell’acqua.
Quando far iniziare la danza ed il ballo ai bambini? Quando lo chiedono, quando sono pronti ad imparare e il loro atteggiamento di apprendimento e voglia di fare è positivo, e quando il corpo lo consente.
Benefici della danza per lo sviluppo del bambino
Sebbene alcune persone identifichino la danza non come un vero e proprio sport, la realtà è ben lontana da queste convinzioni. Ballando si fa moltissima attività fisica, cuore, apparato cardio circolatorio e respiratorio, muscoli, nonché legamenti, vengono allenati, anche la struttura ossea viene stimolata. Inoltre, nei corsi di ballo per bambini si fa tantissima attività sportiva e ginnica.
Oltre ai benefici fisici la danza offre numerosi vantaggi anche per lo sviluppo cognitivo del bambino. Infatti migliora la coordinazione, la flessibilità e la forza, migliora l’equilibrio e la percezione di se, ed infine, contribuisce a formare il carattere del bambino rispetto all’impegno e alla fatica. Aiuta il cervello a maturare meglio offrendo esperienze a livello sensoriale e spaziale, stimola la creatività e l’espressività, migliorando l’autostima e la determinazione.
Il ballo ha anche la facoltà di abituare i bambini al lavoro di squadra grazie alla coreografie che vengono realizzate. Molti studi scientifici hanno dimostrato che i bambini che praticano la danza ottengono dei risultati scolastici migliori in materie come la matematica e le lingue. Infine la danza tende a migliorare le capacità di concentrazione, di attenzione e di memoria dei bambini.
Il ritardo motorio e psicologico delle nuove generazioni
Uno dei grossi problemi per la maturazione della coordinazione delle giovani generazioni è dovuto all’uso non controllato di TV e videogiochi nonché di box, girelli e passeggini tutti elementi che se usati senza controllo e con abuso, tendono a rallentare lo sviluppo psico motorio del bambino.
Ne sono testimonianza le percentuali di bambini che hanno difficoltà ad imparare a leggere e scrivere, dato allarmante in netto aumento. Il ritardo psico-motorio può essere lieve o grave, verificarsi sin dai primi mesi o dopo alcuni anni, ma può essere valutato in base ad una scala di abilità del bambino basata su dati che vanno dalla nascita in poi.
Dunque: a che età far iniziare la danza ed il ballo ai bambini?
Diciamo che per le bambine si può iniziare intorno ai cinque, sei anni, per alcune poco prima, e per altre anche dopo, mentre i bambini, anche uno o due anni dopo, diciamo intorno ai sette, otto anni, salvo eccezioni. Iniziare prima significa spendere inutilmente dei soldi, ma soprattutto, dover forzare i bambini quando la loro struttura fisica e ossea, e la loro coordinazione, non sono ancora all’altezza.
Da quel che ho potuto vedere in tanti anni di danza scuole e saggi, spesso la danza propedeutica, fatta a tre o quattro anni, in Italia è quasi l’equivalente dei semplici saggi di danza che si fanno nelle scuole materne, questo senza spendere un centesimo: “care mamme, per formare i piedini e tutto il resto ce n’è di tempo“.
La scelta della scuola di danza per i bambini
La scelta della scuola di danza si orienta generalmente su strutture vicine alla propria abitazione. In realtà i bambini necessitano di scuole professionali e insegnanti altamente qualificati e seri in grado di formare il bambino a livello fisico / sportivo in modo giusto. E’ utile parlare con l’insegnate, valutare il metodo o i metodi utilizzati, comprendere l’atmosfera che regna in quella scuola, tutto questo perché la scelta della scuola giusta può fare davvero la differenza.
Il ruolo dei genitori e dell’insegnante nella danza
Il ruolo di queste due figure, insegnate e genitori, è fondamentale nel riuscire a creare, per il bambino, un ambiente che sia stimolante e divertente al tempo stesso. A tale scopo le aspettative dei genitori devono rispettare i tempi e le capacità del bambino, evitando pressioni legate alla performance di quest’ultimo.
Allo stesso modo l’insegnate dovrà essere in grado di adattare le lezioni alla media della classe ma al tempo stesso adeguarsi anche alle esigenze e alle capacità del singolo bambino, creando un percorso di apprendimento legato alla danza che sia divertente, graduale e soddisfacente per esso.
I diversi ruoli all’interno delle coreografie di gruppo possono vertere proprio su questa attitudine più o meno spiccata, pretendendo di più da chi può arrivare a livelli superiori, e adeguando dei ruoli più semplici per chi ha capacità ridotte, senza portare ad esclusioni ne rimproveri.
Infine, per quel che concerne i balli di coppia dei bambini, diciamo che dai sette ai nove anni si potrà iniziare anche se le bambine sono più tranquille ed apprendono con più facilità dei bambini a questa età, meno gestibili e più vivaci.
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reputo questo articolo completamente mendace et denigratorio rispetto alle capacità dei bambini sotto i sei anni. il fatto di considerarli incapaci dal punto di vista della coordinazione, li rende appunto “incapaci” e non gli permette di sviluppare autonomia e autostima, che è ciò che in seguito gli permetterà di diventare degli adulti realizzati e forti. Dire che ” Il ballo, la danza, e qualsiasi sport, sono formativi e andrebbero iniziati quando il corpo e la mente sono in grado di recepire ed imparare” è una frase che, dalla parte di un’adulto, reputo presuntuosa oltre che falsa.sono ballerina e animo una una scuola materna nel bosco in Francia e le posso assicurare che i bambini sono in grado di recepire e imparare molto più di noi, se solo gliene si dà la possibilità e si ritiene che ” è possibile”. e non parlo di incitarli all’assurda competizione o al cieco superamento di sè stessi senza l’ascolto del proprio corpo e delle proprio eseigenze. parlo proprio del contrario: è essenziale accompagnarli con pazienza e fiducia sul cammino che hanno scelto di percorrere e se scelgono la danza, ben venga. Certo sotto i sei anni l’attenzione è spesso limitata e la danza richiede una capacità di concentrazione di lunga durata e un’impegno costante che molte volte ai più piccoli manca. Dico questo perchè da qualche tempo ho introdotto anche la danza all’interno delle animazioni che conduco, e la durata dell’attenzione è stata la difficoltà che ho riscontrato maggiormente. ma non demordo se loro continuano a aver voglia di ballare. gli ho invece spiegato cosa la danza comporta , nel bene e nel male, in termini di gratificazioni e divertimento ma anche di impegno e costanza. vedremo dove tutto ciò ci porterà…resto comunque convinta che il nostro ruolo nel trovare degli strumenti pedagogici adatti a coinvolgerli e appassionarli, è molto importante, se non essenziale
Buongiorno, in primo luogo usa dei toni poco consoni senza aver compreso a pieno il mio punto di vista che spiego di seguito…si ricordi che viviamo 2 realtà sociali diverse in due paesi diversi… In secondo luogo sono una ballerina anche io e per giunta mamma di 3 figli 2 maschi e una femmina che ballano tutti e 3 dall’età di 6 anni la femmina, 8 e 9 anni i maschietti. Quello che le sfugge forse nel contesto del post è l’enorme speculazione che viene fatta nelle scuole di ballo proprio sui bambini riguardante la danza. Ogni attività fisica e motoria richiede i suoi tempi ogni attività sportiva ha delle fasce di età medie idonee per iniziare senza vanificare il lavoro, talvolta dannoso per il corpo se precorso nei tempi e soprattutto con l’enorme dispendio economico da parte di alcuni genitori. Ci sono scuole di danza classica che richiedono fino a 1000 euro per un saggio anche a bimbi di 3 o 4 anni che approcciano alla propedeutica in età tenera. Vada l’amore per il ballo, vada le capacità motorie soggettive che possono talvolta precorrere i tempi o, ritardarli… un dato che va accettato senza per questo denigrare i bimbi. E’ innegabile che alcuni camminano a 9 m/10 mesi, per la verità pochi…come mia figlia, ed altri oltre l’anno, alcuni anche dopo 1 anno e mezzo…voler precorrere i tempi rende i bimbi insicuri ed il volersi aspettare delle capacità che il cervello (non lo dico io, lo dice la scienza) non è ancora in grado di compiere…ancor meno ora che le nuove generazioni vengono cresciute in box, passeggini e girelli…senza neanche gattonare. La psicomotricità non è demagogia… Inoltre concordo con lei che i bambini possono approcciare al ballo, visto come apporto positivo alla motricità e puro divertimento, a qualsiasi età anche ad 1 anno…mia figlia ballava se mettevo la musica…. però non si può definire un corso di danza classica e nemmeno propedeutica per bimbi e farlo pagare cifre esorbitanti (almeno in Italia è così che funziona) per far fare ai bambini poco o nulla…per me è pura speculazione! In Francia a Parigi ci sono palestre che rimangono aperte anche il sabato e la domenica solo per far incontrare ragazzi ed allenarsi in maniera gratuita…ci sono stata con i miei figli che ballano tra le altre cose, braekdance…, in Italia tutto è diverso e la concezione del ballo purtroppo è per le scuole più che formativa speculativa specie per quanto riguarda i corsi dei bambini. Sono sicura che lei farà un ottimo lavoro con i suoi bambini perché prende a cuore l’argomento … purtroppo non è così per tutti e dunque meglio inscrivere i piccoli a danza qualche anno dopo evitando dispendio di denaro e frustrazione nel bimbo non maturo…alle volte sono proprio i genitori ad aspettarsi di più dai bambini e a entrare in competizione con altri genitori…mi creda meglio aspettare