Sanità e scuola: carosello di Carnevale! Facciamoci due risate

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malasanità e reclami scritti a chi rivolgersi?

Il nostro amato malgoverno: sanità e scuola, due note dolenti

Lo so! Spesso me lo dimentico…viviamo in Italia e questo nome già può farti fare due risate pensando ai retroscena che si sono accumulati negli anni… un Paese in cui la serietà non va di moda e questo ad iniziare dai partiti politici fino a coinvolgere gli organi preposti al governo o meglio: “al malgoverno” (…e lo scrivo minuscolo perché non merita la G maiuscola), ed in questo “malgoverno” ci rientra anche la scuola che, come tutti possono vedere con i propri occhi, sta andando allo scatafascio: strutture fatiscenti docenti non sempre preparati, numero chiuso in molte facoltà ed anche qui tanta disorganizzazione e inefficienza… non me ne vogliano quelle poche persone che mettono anima e corpo nel loro lavoro ma questa è la, realtà contingente che si tocca con mano.

Sanità e scuola: carosello di Carnevale! Facciamoci due risate

Si, è il caso di dirlo: sanità e scuola sono un carosello di Carnevale ma di farci due risate proprio non ci viene! Altro nodo dolente? La sanità questa più che un nodo è un vero “colabrodo”, uno scolapasta super forato che perde acqua e quant’altro da una miriade di fori che ogni giorno sembrano ampliarsi.

Si parla di prevenzione: a me vien da ridere! Si qui il “facciamoci due risate” può starci proprio bene, ma due o tre risate fragorose, però non di quelle timide e flebili di cui ci si vergogna, quelle belle esplosive che tirano fuori anima e corpo! Avete mai provato a telefonare ad un CUP e o recarvi a prendere qualche appuntamento?

No? Beati voi! File d’attesa interminabili per gli appuntamenti di visite specialistiche ed esami, tanto che il ministero della sanità anziché fronteggiare la situazione aumentando il servizio ha prolungato la durata delle impegnative a ben un anno: un anno? Ma in un anno si fa in tempo a morire e per poi rinascere.

Esenzione per patologia? Spesso una presa per i fondelli!

Detto così, “Esenzione per patologia? Spesso una presa per i fondelli!”… in maniera nuda e cruda verrebbe da dire che non è vero, certo! Non è vero per chi in realtà, pur stando male sta benino, ma avete provato a chiedere a chi pur essendo esente deve fare analisi che non rientrano in esenzione?

O ad acquistare farmaci come ad esempio il ferro che non vengono pagati od anche assumere dei farmaci in cui il generico sebbene ci sia non vale un cavolo? Per farvi un esempio vi parlo di una patologia a me nota il morbo di Crohn, i farmaci che si possono prendere sono più di uno, dipende dal livello della patologia e dai tratti dell’intestino interessati da essa, nel caso di infiammazioni diffuse che interessano anche le parti alte dell’apparato digerente è il Pentasa a lento rilascio il generico d’elezione è il Claversal: “ma de che???”…

Ma cosa dicono questi? Il Claversal è attivo solo nella zona intestinale bassa e quindi diviene acqua fresca per chi ha una patologia con esito evolutivo diverso dal “solo ileo o colon”…Ma quelli che fanno queste “regolamentazioni” hanno studiato qualcosa di medicina o no? No perché se si sono laureati in agraria è bene che sappiano che non hanno a che fare con angurie e melanzane ma bensì con persone malate!!!

Certo, io vi sto illustrando nello specifico una patologia ma, basta fare due chiacchiere in giro per accorgersi che la situazione è comunque questa.

Detto ciò, vi racconto un’altra cosa buffa si dai? Facciamoci altre due risate! La sanità, la scuola ed il nostro “bel Governo” ce ne fanno fare tante, in questo sono veramente molto abili…Ve ne potrei citare a centinaia..

.La vostra patologia provoca tra i tanti disturbi l’anemia? Beh nel caso del Crohn è frequente, anzi diciamo una costante: ok? La Sanità non ti passa il ferro!…Della serie: compratelo! Non ti passa le vitamine, ne gli integratori di cui si ha costantemente bisogno per via del malassorbimento però, ti concede le fisiologiche, ossia quei bottiglioni di vetro nei quali iniettare il farmaco da somministrare. Ma che bravi… direte voli! E no! Bravi un corno! Anche qui non hanno studiato abbastanza…Per fare una Flebo…perché così viene comunemente denominata occorrono dei deflussori (tubi di raccordo) e degli aghi denominati butterfly (gli aghi a farfallina) che ovviamente il paziente deve acquistare: io che faccio? Uso le cannucce?

Ma grazie per i bottiglioni! Ma potevate anche sforzarvi un tantinello di più no? Insomma, per farla breve metà delle analisi le paghi a prescindere perché, sebbene questa patologia nello specifico sia altamente invalidante e coinvolga vari organi causando infiammazioni e disfunzioni, non vengono considerati in esenzione tutte le analisi di routine necessarie prescritte dagli specialisti: forse sempre perché credono che uno sia una bella patatina, una melanzana viola od un melone succoso, e no belli miei…non funziona così!

Povertà: Governo, sanità, scuola.

Tiriamo le somme

Dunque volendo tirare le somme… la morale della storia che si ripete da almeno trent’anni è che di analisi e farmaci ho speso 180 euro… niente male no? Sono anni che va avanti così e ora va sempre peggio…Considerando l’esenzione e l’uso di farmaci denominati “salva vita” 180 euro sono parecchie… certo ho fatto le scorte del Pentasa e non solo, per un paio di mesi considerando che attraverso i normali canali farmaceutici non si trova e ho dovuto penare sette camice per convincere la farmacia che la casa farmaceutica in rotto con il nostro sistema sanitario ha però fornito un numero verde per le emergenze…

Vogliamo parlare delle pensioni? Meglio di no!

Vai dal medico e ti dice: deve evitare stress, di stancarsi troppo di voler fare troppo sarebbe meglio che non lavorasse o trovasse un lavoro part time (due tre ore), dato che ha una famiglia da mandare avanti, un lavoro non faticoso quando sta male deve stare a casa a riposo… Ma cosa dice questo? Non lavorare? Stare a riposo? Evitare lo stress?

Si perché lo stress ( qui come ridurlo: tre punti shiatsu per alleviare lo stress) sembra essere tra le cause principali delle recidive, ossia le ricadute e vi assicuro che con il Crohn non si scherza…di Crohn si muore… Vi faccio una domandina facile facile: Ma con questi presupposi secondo voi chi vi assume?

La pensione d’invalidità un miraggio

Ma in realtà di Crohniani che hanno conquistato la pensione ne conosco pochi e lo so bene perché ci sono pagine e gruppi in facebook con milioni di iscritti che si confrontano ogni giorno elencando i disservizi le disgrazie e, raramente, qualche bella notizia. Vuoi la pensione di invalidità? Devi essere stato operato, ti devono aver reciso un tratto d’intestino non indifferente, devi essere nulla tenente, morto di fame, con un marito disoccupato e non so che altro.

Vai a fare la domanda per la pensione d’invalidità e di default ti danno dal 35 al 50 % poi ti dicono: “lei faccia l’aggravamento e poi le daremo di più”…Lei faccia l’aggravamento? Non lei quando starà più male torni qui e rifaccia la domanda…ciò fa presagire che i requisiti per un’invalidità superiore già ci siano ma loro devono farti penare…e già perché altrimenti con una malattia del genere si pena poco!

Cara Sanità e cara Italia, cari politici del c….. ma quando la finirete di prendere la gente per i fondelli, va bene che siamo un popolo di ignoranti e questo grazie a voi, ma qui ci si tratta davvero come dei carciofi o dei bei cavoli muti!

Ma per favore: almeno un po’ più di decenza!

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16 COMMENTS

  1. Basti considerare che siamo il paese con più alto numero di fuga per cervello dove si nota che per emergere ai nostri giovani italiani non resta che scappare all’estero

    • Già che tristezza io direi fuga… a prescindere dal cervello e dal quoziente di cui si è dotati e le relative capacità: fuga a prescindere fuga perchèénon c’è lavoro, fuga perché non c’è tutela fuga perché il nostro paese a livello politico, economico, sociale rasenta ormai il ridicolo da tempo.

  2. Bè che dire il tuo articolo dice tutta la pura e reale situazione che viviamo giorno per giorno qui in Italia sembriamo liberi ma in realtà per sentirci così bisogna evadere dai confini per realizzare le proprie ambizioni

    • Evadere si combattere no? No noi non combattiamo ormai fuggiamo lasciando che chi di dovere continui a trascinare il paese e la popolazione alla rovina!

  3. Guarda non so se c’è da ridere o da piangere…i due settori più importanti per la salute di un Paese e dei propri cittadini: sanità per il corpo ed istruzione per la mente!
    Giovanna

  4. Un vero peccato, il nostro Paese avrebbe un grande potenziale… ma purtroppo viene sfruttato tutt’altro che il cervello

  5. Lasciamo perdere… un metro di intestino reciso e mi sono dovuta pure pagare l’operazione perchè il sistema sanitario non l’avrebbe passata prima di un anno…

  6. questa è tutta la verità, tra un pò diventeremo un popolo di stranieri con gli italiani che emigrano all’estero e gli stranieri che si rifuggiano qui da noi

  7. hai toccato tasti dolenti della nostra povera Italia……mi soffermo al volo sulla sanità….trovo per prima cosa non corretto che ogni singola regione possa adattare un piano personale ed applicare leggi e regoli a seconda di come gli gira…..dovremmo partire proprio da qui e portare almeno una certa democrazia!

  8. Purtroppo è la dura realtà, il nostro malgoverno ci rende sempre più poveri pensando solo alle loro tasche!

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