Video virale della sedicenne che fa sesso
Questa volta la vicenda si è svolta a Torino, in una famosa discoteca, il “Loud“. Una ragazza 16enne decide di andare a trascorrere una serata in tale locale con un’amica. L’evento è grande, ci sono un bravo DJ e oltre 3000 persone in sala. La giovane beve un superalcolico e cade in un leggero stato di ebbrezza. Alcool, musica potente ed adrenalina fanno il resto. La torinese conosce un ragazzo di 19 anni, i due si attraggono fisicamente, e finiscono a fare sesso nel bagno del Loud. A loro insaputa vengono ripresi da due ragazzi che si sono appostati in alto e riescono a filmare il rapporto, comprensivo dei volti dei due ragazzi.
Il giorno dopo la 16enne viene contattata da un’amica che la avvisa che un video sta girando su Whatsapp, la celebre applicazione di messaggistica per smartphone. La ragazza non si scompone, e chiede al 19enne via facebook se lui è al corrente della cosa.
“Ehi sta girando un video su Facebook…. Tu hai idea di chi ca..o è stato?“. Lui: “No. Bloccalo. Io non riesco a vederlo“. Lei: “Tu li conosci?“. Lui: “Io non ne sapevo nulla. Non sono io“. “E vabbè se non dà fastidio a te, a me non tocca più di tanto“. Lei: “A me stanno scrivendo tutti in generale ahahahahah“. Lui: “Massì tanto qualche giorno e tutti si saranno dimenticati“. Lei: “Però si vedono le facce”.
Lascia di stucco la totale apatia ed assenza di emotività che permea tutta la vicenda. I due giovani non sono affatto turbati da un avvenimento così grave. Questo fatto lascia ben pensare sul livello che i valori stanno assumendo nella vita dei teenager. La vicenda si fa pesante, la ragazza viene insultata, il video diventa virale, viene creata una pagina di Facebook appositamente per dargli visibilità.
La 16enne si assenta per qualche giorno da scuola, ed un professore le consiglia di denunciare l’accaduto. Così la famiglia si rivolge al commissariato, che si adopera per eliminare il video dalla rete, senza riuscirci totalmente, e si mette sulle tracce degli autori. Anche il 19enne viene implicato nella denuncia. Il padre di quest’ultimo si lascia sfuggire una dichiarazione insostenibile: “Se quella è un tr.a, che c’entra mio figlio?“. Parole che fanno rimanere di stucco se pensiamo che l’educazione dei figli è in mano a persone che hanno perso completamente i riferimenti della realtà. Alla fine della vicenda il 19enne ha anche bloccato la giovane su facebook, chiudendo con lei ogni rapporto.
Considerazioni
Oggi ci sono troppi riferimenti al sesso in tutti gli ambiti della vita quotidiana, questo sta facendo si che ci sia un impoverimento generale di tutti i valori legati all’amore e al modo di vivere correttamente la sessualità. Dovrebbe essere compito di genitori ed educatori accompagnare alla scoperta del mondo del sesso in maniera controllata i propri figli. Ovviamente non bisogna scendere in fanatismi inutili, in quanto la sfera sessuale fa parte della vita di tutti, e reprimerla in maniera errata può solo che far ottenere il risultato opposto.
Il sesso va vissuto, ma una volta raggiunta la giusta maturità mentale e fisica. A quel punto assieme ad una persona che si ama, può smettere di essere sesso, e cominciare ad essere definito Amore.
Written by Mirco Angelosante