Se ne sentiva parlare già dal 2010 del robot chirurgo Da Vinci, ma vuoi per costi elevatissimi del macchinario (2 milioni di dollari ndr), che per difficoltà di apprendimento nell’utilizzo da parte dello staff specializzato
ha impiegato circa 5 anni per trovare applicazione in Italia. La struttura dedicata ad ospitarlo è l’ospedale Santa Caterina da Siena di Torino. Da Vinci (che deve il nome all’inventore del primo automa ndr) è un robot composto da 4 braccia meccaniche, in grado di essere controllate da remoto da un operatore specializzato, e di eseguire operazioni complesse con precisione millimetrica.
Le abilità del chirurgo da Vinci
Tra le altre abilità del chirurgo intelligente ci sono la possibilità di effettuare tac, esami cardiaci e risonanze magnetiche senza bisogno dello scomodo “tubo” odiato dai pazienti. Inoltre permette a chi lo manovra di vedere in tempo reale una panoramica dell’operazione in 3d basata su una scansione del paziente, oltre a tutta la sua scheda clinica.
I vantaggi apportati dal robot Da Vinci
I vantaggi che tale sistema tanto sofisticato propone sono tanti. Oltre ad una drastica riduzione di cicatrici, minor perdita di sangue e necessità di trasfusioni, garantisce anche dei tempi di ripresa post operatori quasi dimezzata. Chiaramente anche il contatto non umano permette di ridurre al minimo il rischio di infezioni batteriche.
Il settore che trova maggiore applicazione del sistema Da Vinci è quello dell’urologia, seguito da quello cardiaco, e dagli interventi della cavità addominale, come la rimozione di tumori del fegato e del pancreas. In futuro si prospetta di riuscire ad utilizzare il robot per eseguire interventi da località diverse da quelle in cui si trova fisicamente il chirurgo umano che lo pilota. Non sarà impensabile essere operati da un chirurgo americano, standosene per esempio a Torino.
Written By Mirco Angelosante