Cari amici di Notizie in Vetrina, è molto sentito in questi giorni, da parte degli aspiranti universitari, il tema dei test d’ingresso per le facoltà a numero chiuso. Infatti per le facoltà di Ingegneria, Medicina, Infermieristica, Scienze primarie, Economia e svariate sotto categorie, il test d’ingresso è il primo scoglio da superare per avere accesso ad una laurea che possa promettere un posto di lavoro ben pagato. Purtroppo tali test sono giudicati molto difficili, ed il numero dei posti disponibili alle volte è davvero esiguo.
Test d’ingresso Universitari, un modo per “selezionare” le matricole?
Tra le giovani leve che cercheranno di superare il test, ben 1 iscritto su 4 è già al secondo tentativo. Più della metà degli studenti proverà a sostenere più di un test, anche per facoltà differenti, dimostrando che non è la passione per una professione a spingerli, ma il sogno di avere un bel lavoro ben retribuito. Una piccola minoranza è addirittura spinta dai genitori. Tra le possibilità rimanenti se non si passa il test, c’è sempre quella di iniziare un corso simile, nella speranza di farsi convalidare gli esami sostenuti una volta passato il test della facoltà prescelta. Tuttavia in questo caso si incorre in grosse spese da trasferimento, e non è detto che gli esami sostenuti siano riconosciuti in toto od in parte. Soltanto il 3% degli studenti cerca vie alternative all’estero, ed il 13% invece si accontenta di entrare in una facoltà a numero aperto. Un numero simile di studenti invece abbandona completamente gli studi per cercare lavoro.
I test sono un lasciapassare per i figli di papà?
Ci sono voci che sostengono che i test d’ingresso siano soltanto un modo di riservare posti di studio a quelle persone che hanno genitori con le conoscenze giuste, e che quindi possono permettersi un posto in paradiso senza fatica. Non è raro anche nelle simulazioni online, di imbattersi in test di difficoltà esageratamente alte, perfino che studenti laureati in quella disciplina, sostengono a fatica. Alle volte invece ci sono domande che presentano risposte logicamente giuste come sbagliate, sostenendo che la “massa” avrebbe dato come esatta un’altra risposta. Anche se non sono tantissime, domande di questo tipo fanno perdere punti preziosi a studenti capaci, permettendo a chi di dovere di avere la precedenza sulle iscrizioni. Voi che ne pensate?
Written By Mirco Angelosante