Cari amici ci siamo prodigati in questi giorni nella visione della serie “Hannibal“, che vede come protagonista il killer cannibale più famoso di tutti i tempi. Nato dalla sapiente penna di Thomas Harris, il personaggio di Hannibal Lecter ha fatto breccia, sin dal 1981, nel cuore di tutti gli appassionati del macabro.
Hannibal la serie, sequel, prequel o spinoff?
Il dottor Lecter è un uomo scaltro, filantropo, amante del bello, dell’arte, della musica, e soprattutto della cucina. Affabile filosofo, conversatore e psichiatra, è in grado di penetrare nei più reconditi antri della mente umana. Il salto dalla carta al grande schermo è stato rapido, Anthony Hopkins è diventato il volto ufficiale del serial killer.
Anche se i film si distaccano parzialmente dalla trama originale dei libri, grossomodo ne seguono il filone centrale. Invece per quanto riguarda la serie televisiva, ci sentiamo di dire che la narrazione segue un percorso quasi autonomo, narrando episodi non presenti nella quadrilogia, ma che ben si sposano con essa. I personaggi vengono tratti dal primo libro “Il delitto della terza luna“, e riprendono appieno le caratteristiche caratteriali che li hanno contraddistinti nel cartaceo.
Il protagonista della serie non è il dottor Lecter, ma Will Graham, un profiler di successo dell’ FBI. Graham ha la peculiarità di sapersi immedesimare nella mente dei killer, per poterne comprendere la mente e le mosse. Questa “abilità” deriva da una forma di autismo e di sociopatia che lo affligge. Il tormentato profiler viene visto da Hannibal come un terreno fertile in cui instillare i suoi perversi insegnamenti, poichè la fragilità psicologica di Will lo porta a sottoporsi alle sue cure psichiatriche.
Hug Dancey e Mads Mikkelsen sono i bravissimi attori che danno loro vita. Forti di espressività e carisma, sanno interpretare egregiamente le difficili parti a loro assegnate. Durante la prima e la seconda stagione Hannibal e Will lavorano insieme per conto di Jack Crowford, un agente dell’ FBI, per aiutarlo a rintracciare e catturare diversi criminali che soggiornano a Baltimora. Tra i più importanti annoveriamo Garret Jacob Hobbs, che diventa l’ossessione di Graham, e lo squartatore di Chesapike, nome con cui viene chiamato Hannibal Lecter stesso.
Graham cade presto vittima delle personalità degli assassini che caccia, al punto che Lecter riesce a manipolarlo fino a fargli credere di essere un killer, per poi farlo arrestare per i suoi delitti. Infatti il dottor Lecter placa i suoi istinti di assassino cucinando e mangiando le proprie innumerevoli vittime. Will tuttavia scopre la vera identità della natura di Hannibal, e si batte per far si che egli venga arrestato. La seconda stagione si dipana infatti nello scontro psicologico fra il dottore ed il profiler, sempre in equilibrio tra sanità e follia.
Questa trama esula da quelle trattate nei libri di Harris, nonostante non manchino tanti richiami e tributi all’opera originale, che non sfuggono all’occhio di un fans attento. Pertanto possiamo definire infine la serie come un filler, ovvero un’integrazione semi autonoma, creata ad hoc su un brand di successo. Questa non deve essere presa come una critica ad una bellissima serie televisiva, che ci sentiamo di consigliare sia agli amanti dell’horror, sia ai fans storici del cannibale dallo spiccato bon ton.
Written By Mirco Angelosante