Miti e Leggende: La 5 fatica di Eracle, le stalle di Augia

eracle 5 fatica 2La 5 fatica di Eracle lo vede in azione questa volta nelle stalle di Augia un Re potente. Vi era nel Peloponneso un uomo chiamato Augia, che era re dell’ Elide. Egli era considerato essere l’ uomo con più bestiame al mondo, dato che il dio Elio lo favoriva. Elio aveva fatto si che le enormi mandrie di vacche e buoi fossero particolarmente feconde, e soprattutto le aveva rese immuni dalle malattie. Ma vediamo come le a rese immuni, e cosa accade nella 5 fatica di Ercole.

La 5 fatica di Eracle, le stalle di Augia

Il Re Augia, conoscendo bene l’ incorruttibilità delle sue bestie, si risparmiò per oltre 30 anni, di ripulire le stalle in cui queste vivevano. A causa di questa sua nefasta decisione, tali stalle erano state completamente lordate da strati e strati di letame. Lo sterco si ammucchiava in pile alte fino al cielo, e benchè le sue vacche fossero immuni dalle malattie, nubi di mosche e tafani infestavano la città, uccidendo gli altri animali, e portando morbi e malattie letali anche tra gli uomini. Euristeo ben consapevole di come versavano le condizioni delle stalle del re dell’ Elide, impose ad Eracle di ripulirle, già pregustando l’umiliazione dell’eroe.

Eracle ripulisce le stalle di Augia in un giorno

Così Eracle si incamminò verso la città, guidato dall’olezzo ributtante dello sterco delle bestie. Quando giunse alla corte di Augia, gli promise che avrebbe ripulito le sue stalle in un solo giorno, entro il calare della notte. Il re scoppiò in una sonora risata, e disse all’eroe che se ci fosse riuscito, gli avrebbe donato un decimo del suo bestiame. Eracle allora entrò dentro le sudice stalle, e con pugni possenti, vi aprì due enormi brecce.

Quindi raggiunse i fiumi Alfeo e Peneo, e ne deviò il corso con delle rocce, in modo da farli confluire nelle stalle. La furia dei fiumi gettò tutta la sporcizia che si ammucchiava da anni nel regno di Augia, e tutto in una sola giornata. Quando però l’eroe si recò a reclamare quanto suo di diritto, Augia si infuriò, e lo cacciò dal regno, poichè erano stati i fiumi e non il ragazzo a compiere il lavoro. Inoltre neanche Euristeo riconobbe come valida la fatica, poichè Augia non si era ritenuto soddisfatto.

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