Dopo il successo avuto con il Leone di Nemea, Euristeo indispettito, decise di proporre un colpito più arduo al giovane Eracle, nel tentativo di privarlo della vita. Infatti egli chiese all’eroe, genuflesso presso il suo trono, di uccidere la terribile Idra di Lerna. Il mostro era famoso per gli uomini che aveva ucciso presso la sua dimora. Egli era munito di 9 teste serpentine, di cui la principale immortale, cresciute su un possente corpo ferino. I suoi miasmi erano tossici, bastava infatti respirarli per restare uccisi, e la sua ferocia aveva del demoniaco. La seconda fatica fu difficile per Eracle ma l’affrontò, come sempre con coraggio e astuzia. Vediamo la seconda fatica di Eracle.
Seconda fatica di Eracle, l’ Idra di Lerna
Eracle accettò anche questo compito, e chiese a Iolao, il fidato cugino, di accompagnarlo presso la tana del mostro, situata in una caverna tenebrosa, di fianco ad un bosco di sacri platani. Mentre i cugini percorrevano la strada lungo il fiume Amimone, risalendolo verso le sue sette sorgenti, Atena apparve ad Eracle, e lo avvertì che avrebbe dovuto stanare il mostro dalla sua caverna, perché altrimenti i miasmi lo avrebbero ucciso al suo ingresso. Così durante il viaggio l’eroe preparò delle frecce infuocate atte allo scopo.
Eracle uccide l’idra di Lerna
Giunto finalmente nei pressi dell’antro, Eracle scagliò le sue frecce infuocate dentro la tana della bestia, mentre Iolao appiccava fuoco alla selva limitrofa. Dopo interminabili attimi di attesa, la fiera fece capolino dal suo antro, costringendo Eracle a trattenere il fiato per non intossicarsi con i mefitici fumi. La lotta si accese violenta, ed Eracle spaccò innumerevoli teste del mostro.
Purtroppo però, ad ogni testa recisa dell’ Idra, ne spuntavano due dal suo sangue. Come se non bastasse, l’idra richiamò un enorme granchio, che si avvinse con le chele al piede del giovane eroe. Tuttavia Eracle riuscì a schiacciare a morte il granchio con una possente tallonata. Iolao intanto era soggiunto nei pressi dello scontro, e l’eroe chiese il suo aiuto; Ad ogni testa recisa del mostro, Iolao appiccava fuoco, cauterizzando la ferita, ed impedendone la nascita di altre. Infine Eracle staccò di netto la testa immortale dell’ idra, e la seppellì sotto un enorme masso prelevato dalla caverna. Il mostro era sconfitto; Eracle intrise le sue frecce nel suo sangue velenoso, e si preparò a tornare vincitore alla corte di Euristeo.
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Written By Mirco Angelosante
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