Nei secoli che seguirono il basso medioevo, superato l’anno Mille, la moda del duecento e del trecento subì enormi cambiamenti. Gli europei cominciarono a spostarsi sui territori e fiorirono le attività commerciali, intensificandosi gli scambi commerciali sia per mare che per terra. Le merci prodotte, inclusi i tessili, erano apprezzate anche da Arabi e Bizantini. Si formarono nuove classi benestanti e si diversificarono moda e stili di abbigliamento.
Abbigliamento del Medioevo nel Trecento
Per Medioevo ed età medioevale si intende un periodo che durerà circa 10 secoli. L’alto medioevo compreso dal 476 a circa l’anno mille d.C. mentre, il basso medioevo, da dopo l’anno mille, fino alla fine dell ‘400 d.C. (1492). L’abbigliamento subì molte variazioni ed dall’anno mille in poi e si evolse notevolmente dal 1200 al 1300 dando poi spazio alla moda rinascimentale degli anni a venire.
Gli abiti di tutti i giorni indossati dalla gente comune dell’ alto medioevo, erano composti da camicia ossia tunica bianca grande usata come abito al di sopra della quale veniva posta un ‘altra tunica che arrivava fino a metà gamba, per gli uomini, più lunga per le donne. Quest’ultima era arricchita da ricami e decori, drappeggiata in vita, abbellita con inserti in tessuto colorato.
Sotto le tuniche gli uomini indossavano delle brache che arrivavano fino al ginocchio. Il mantello era di uso comune e le donne lo ponevano anche sopra il capo. I mantelli nobili erano spesso foderati da una stoffa pesante di colore rosso il vermilione. ricchi ostentavano tessuti e pelli pregiate, come ad esempio l’ermellino usato dal Re, e lo zibellino.
Stili di moda Duecento e Trecento: come vestivano i popoli d’Europa
Il XII e il XIV secolo furono caratterizzati da un benessere crescente nelle società dell’epoca. Dai paesi dell’oriente giunsero tante novità tra esse, abiti con le maniche lunghe e larghe, tessuti come la seta intessuta d’oro, la mussola e tessuti leggeri come i veli. Si cominciarono ad adottare tessili come il fustagno ed il velluto, decisamente più pesanti. Tra le decorazioni dei tessuti vanno ricordati i disegni geometrici come i quadri , i pois ed i cerchi molto caratteristici i disegni a farfalla.
Nascita della sartoria nel Medioevo: il XIV secolo (‘300)
Si sviluppò, a metà del trecento, una vera e propria sartoria in grado di dar vita ad abiti drappeggiati, aderenti e cuciture dritte e vennero introdotti lacci e bottoni. La sartoria si sviluppò talmente che alcuni Re come Edoardo III di Inghilterra fece costruire una vera sartoria di ricamo e cucito nella Torre di Londra, dove, con molta probabilità furono realizzati gli abiti sfarzosi che, lui e sua moglie indossavano.
Come vestivano gli uomini medioevali del Trecento
Gli uomini che appartenevano ad una classe sociale elevata e benestante, indossavano calze aderenti di lana, talvolta con suola in pelle che sostituiva le calzature. Indossavano anche una camicia alla quale si sovrapponeva una tunica stretta al busto e svasata in vita. La sopravveste era costituita da tessuto pesante generalmente in lana, lino o tessuto leggero come seta a seconda della stagione, era ricamata e tenuta aderente in vita attraverso l’ausilio di una cintura in cuoio.
A completare l’abbigliamento dei ricchi del duecento e del trecento vi era un mantello foderato con chiusura sul fronte, o indossabili attraverso un foro dal quale si introduceva la testa. I mantelli nella stagione fredda erano foderati da pelliccia. Intorno alla fine del 300 si adottò un nuovo capo, la Pellanda, arricchita da collo in pelliccia di visone era una tunica con maniche gonfie che scendeva dritta. I militari invece, durante la guerra dei cent’anni, (1337-1453), adottarono giubbe corte con bottoni, dotate di cappucci.
Come vestivano le donne Medioevali del Trecento
Le donne del duecento e del trecento seguivano una moda simile a quella del medioevo ma caratterizzata dai nuovi tessuti. Le donne, come gli uomini, indossavano una camicia di lino o seta lunga e delle calze di stoffa, Il tutto costituiva la biancheria di un tempo. Sopra ad esse gli abiti composti da una lunga tunica stretta nel busto che si andava svasando dalla vita in giù. Si usava una sopravveste denominata Kirtle con maniche ampie molto lunghe, talvolta anche fino a terra, ma staccabili. I sovra tunica presero diversi nomi in virtù dei modelli adottati, quelli privi di maniche furono chiamati Tabard e derivarono dai cyclas in adozione nel tredicesimo secolo.
Accessori uomini e donne del Trecento
Sia gli uomini che le donne del trecento usavano accessori come borse attaccate alla cintura attraverso lunghi cordoni, che sostituivano le tasche ancora non presenti nell’abbigliamento. Si adottarono calzature denominate Poulanie scarpe con la punta allungata che vennero diffuse in Francia sotto Carlo VI rimasero in voga fino agli anni ’70 del quattrocento (XV secolo).
Come vestivano o bambini del Trecento
Bambini ed adulti vestivano praticamente nel medesimo modo degli adulti fatta eccezione per i neonati che venivano completamente fasciati ma con il viso che veniva tenuto scoperto.
I copricapo femminili del XIV secolo
In Europa si adottarono diversi copricapo sia per le donne che per gli uomini. Noto il Berbet costituito da una fascia larga che fissava il copricapo, spesso una cuffia con o senza velo che, passando sotto al mento. Si adottò una retina che conteneva i capelli denominata Snood e successivamente si evolse in Caul delle crespine in maglie raffinate lavorate in gioielleria. Sparì il Berbet già a metà secolo sostituito dal Caul. La moda Europea si discostò un tanto da quella Italiana. Le donne Italiane potevano mostrare i capelli ed acconciarli con fiocchi, cordoncini e tracce attorcigliate. Le donne più anziane, invece, indossavano il velo o il soggolo, e durante il lavoro, si munivano di semplice fazzoletto sul capo. Successivamente si diffusero i copricapo in lino di stile anche sfarzoso.
La lana, il cotone, il lino, la seta ed il broccato
La lana fu uno dei materiali tessili più adoperati per gli abiti superiori, in virtù del fatto che aveva la proprietà di isolare sia dal caldo che dal freddo e che si poteva tingere. Il commercio dei tessili crebbe per tutto il duecento ed il trecento, dando spazio a nuovi prodotti e tecniche di sartoria sempre più raffinate e ricercate, adottate specie dai nobili e dai ricchi.
Si diffusero, a tal scopo, il ricamo realizzato con fili in oro, e la stampa su tessuto. A pelle si utilizzavano spesso, capi in lino, mentre il cotone importato dall’Egitto trovò impiego si vasta scala. La seta era uno dei tessuti più pregiati utilizzato solo dalle classi benestanti mentre si diffusero, in epoca più tarda, i tessuti di Broccato provenienti dall’Italia.
Lusso e povertà: moda e stili nel Trecento
Mentre le classi benestanti davano molta importanza all’abbigliamento e lo arricchivano di dettagli e stoffe di qualità, le classi meno ambienti ed i poveri indossavano abiti semplici. Gli uomini portavano calze di lino grezzo ed una blusa, brache infilate negli stivali. Le donne invece una semplice camiciola con calze, ed una tunica lunga sopra la quale usavano indossare un saio con cappuccio.
Abbigliamento dei Cavalieri dal ‘200 al ‘400
Anche l’abbigliamento dei Cavalieri subì modifiche sostanziali nel corso dei secoli. L’armatura costituita da una cotta maglia ed una tunica fu sostituita da armature che andavano a coprire anche il corpo e le braccia. La cotta maglia andò a pesare sui 9 14 chili, era pesante e talvolta provocava contusioni, per questo in seguito al di sotto si indossò una sottocotta imbottita e leggermente trapuntata di protezione. Si aggiunsero protezioni per braccia e gambe sempre in maglia metallica.
Si indossò l’elmo e sotto ad esso una infula protettiva, una cuffia metallica imbottita. Le mani furono protette da guanti semi metallici. A seguire a fine trecento, si diffusero intere armature metalliche complete denominate a piastra dal peso complessivo di circa 25 chili. Grazie alla protezione che offrivano consentirono di ridurre sensibilmente la dimensione degli scudi.
Alla fine del secolo XIV si assisterà ad un ulteriore modifica della moda del tardo medioevo e all’introduzione di nuovi capi d’abbigliamento sia per le donne. Le tuniche si accorciano sensibilmente, nascono le giacche con colletto, viene adottato una sorta di reggiseno. Con il Rinascimento, periodo che si colloca tra la fine XIV e il XVI secolo anche la moda subirà enormi cambiamenti, gli abiti diverranno sfarzosi e sempre più curati e con essi gli accessori.
sono epoche che hanno segnato la moda oggi ottimo articolo grazie
ero in un museo medievale recentemente e mi chiedevo come facevano a sopravvivere in inverno senza riscaldamento e capi d’abbigliamento pesanti. grazie delle informazioni
beh trovavano il modo i mantelli funzionavano e poi no il fuoco lo conoscevano e ci si scaldavano
bellissimo stile , mi ha sempre affascinato e fatto sognare
Molto interessante il tuo articolo. Ho scoperto tante cose che non conoscevo.
un articolo ben fatto, mi ha fatto piacere leggerlo ed approfondire alcuni aspetti che non conoscevo
Amo quel periodo non ne imparo mai abbastanza. Che notizie curiose su come vestivano, interessante sapere come indossavano le armature metalliche,ciao
Ottimo articolo visto che sono molto preparata sull’abbigliamento del medioevo partecipando ogni anno ad una manifestazione a tema nella mia cittadina!
Mi sarebbe piaciuto vivere in quegli anni….. mi è piaciuto molto questo articolo sull’abbigliamento dell’epoca
Molto particolare come vestiario al tempo del Medioevo, ma alcuni vestiti li adoro.
Alcuni anche io tutt’ora
[…] pur risentendo delle tradizioni, la moda del 200 e del 300 era semplice, solo i ricchi si differenziavano un po’ per stile, modelli e tessuti. Ma verso il 400 con lo […]