I monolocali hanno un fascino tutto loro, difficilmente riscontrabile in appartamenti estesi per molti metri quadri, ma arredare spazi piccoli e poco funzionali non è semplice, specialmente se non ci si avvale dei mobili e oggetti d’arredo giusti. Seguendo qualche piccola linea guida, arredare un piccolo appartamento potrebbe diventare un’esperienza non solo molto divertente, ma anche facile da realizzare.
6 Consigli pratici per arredare un monolocale
Per prima cosa quando si arreda un monolocale, bisogna avere un mobiliere di fiducia a cui rivolgersi, dalla comprovata esperienza sul campo e capace di consigliare il cliente verso la migliore gestione degli spazi. Arredamento Roma è l’esempio di come professionalità e qualità dei prodotti possono unirsi, fino a creare un connubio vincente.
Accessori e mobili contenitori
Altro consiglio è quello di prediligere articoli d’arredamento dotati di contenitori e sezioni nascoste, da sfruttare per la conservazione di oggetti di vario tipo. I letti contenitori ad esempio sono ideali per creare un punto di raccolta nella zona notte, dove riporre scarpe, piccoli elettrodomestici o semplicemente le scatole utilizzate per il cambio stagione. Chi invece preferisce non ingombrare i metri quadri a disposizione con letti classici, può optare per divani letto, sempre rigorosamente con vano contenitore.
Mobili funzionali ed ante scorrevoli
Per quanto riguarda gli armadi, o qualsiasi altro mobile apribile, meglio optare per modelli con ante a scorrimento, meno ingombranti sia in fase di apertura che di chiusura. I mobili con ante scorrevoli infatti possono essere posizionati anche nei posti più scomodi e nascosti. Per sfruttare tutti gli spazi disponibili potrebbero essere utili gli armadi a ponte, da posizionare sopra il divano letto o letto contenitore.
Specchi e luci
Al fine di creare un effetto ottico ingrandente, nell’arredo di un monolocale è suggerito l’utilizzo di specchi e luci di vario tipo. Gli specchi infatti creano un senso di profondità oltre a consentire il riflesso di qualsiasi fonte di luce. Per quanto riguarda l’illuminazione artificiale del monolocale, da intensificare nel caso in cui scarseggiano finestre, finestroni o lucernari, è bene utilizzare lampadine con la stessa tipologia di luce (tutte fredde, tutte calde o naturali).
Creare una continuità cromatica alle luci di casa permette di rendere gli ambienti più grandi alla vista. Molto utili e decorative sono anche le pareti trasparenti, in vetro o in plexiglass, per dividere gli ambienti senza però occupare spazio e limitare l’ariosità della casa. Le pareti trasparenti quindi possono essere utilizzate proprio come dei muri, ma con un impatto notevolmente ridotto.
Basi d’appoggio e tavoli consolle
In una casa che si rispetti però, non può mancare una base di appoggio su cui mangiare, studiare o cucinare. Ecco quindi arrivare in soccorso le consolle, perfette sia per arredare che per funzionare da tavolo. Le consolle hanno il potere di occupare spazi ridotti e allo stesso tempo, di risultare delle solide ed efficaci superfici di lavoro. Altra alternativa sono i tavoli allungabili, che in poche mosse possono passare da una capienza ridotta ad una da 8 o più persone.
Per quanto riguarda le sedie invece, è meglio prediligere sedie impilabili e quelle pieghevoli, dalle forme minimali e poco ingombranti, in modo che possano essere riposte in maniera ordinata in un angolo della stanza e sfilate al momento dell’occorrenza. Per far sì che questa operazione venga svolta in maniera pratica, meglio optare per modelli in PVC rigido o in altri materiali leggeri da sollevare.
Affidarsi a specialisti del settore
In conclusione è bene sottolineare che il modo migliore per eseguire tutti i consigli sopra indicati, è quello di rivolgersi ad un fornitore di mobili che lavora anche su commissione, sicuramente capace di realizzare mobili su misura e personalizzati in base ai gusti e alle esigenze del cliente. Meglio evitare quindi soluzioni improvvisate e poco professionali. Quando si parla di arredamento la qualità dei materiali, ma soprattutto la manodopera impiegata nel montaggio, non può che essere alta.