La Confartigianato Imprese di Roma, la quale rappresenta oltre 8.000 piccole e medie aziende artigianali, conferma l’enorme crisi che ha investito queste economicamente delicate imprese. Nella città di Roma nel 2012 hanno chiuso i battenti circa 60 aziende al giorno, mentre in tutto il Lazio il numero giornaliero sale a circa 80 aziende. La domanda interna è fortemente in calo e questo aggiunto alle pressioni fiscali (56%) e gli innumerevoli adempimenti annuali, ha influito in modo pressante sulla chiusura di tali strutture.
L’artigianato rappresenta fortemente la reale economia locale il calo della sua richiesta è dovuto al risparmio dei cittadini volto verso prodotti industriali venduti a costo contenuto. Dilaga il mercato delle importazioni e dei prodotti provenienti da paesi in cui la mano d’opera è venduta a prezzi bassissimi e in cui i prodotti hanno un costo di produzione, legato a tale fattore, nettamente ridotto.
Cina, Spagna, Corea e Giappone e le grandi industrie in genere, rappresentano mercati che direttamente e indirettamente contribuiscono a mettere in crisi l’economia delle piccole aziende e dei prodotti artigianali i quali rappresentano la ricchezza storica, e culturale di una nazione.
Artigianato ed imprese: La Confartigianato di Roma tenta il rilancio
Nel tentativo di rilanciare l’artigianato nella capitale romana, la Confartigianato ha elaborato un progetto per la creazione di uno spazio multifunzionale il nome di tale struttura è “La Cittadella dell’artigianato artistico” un luogo di attrazione per il turismo nel quale saranno sviluppati progetti riguardanti i vari prodotti artigianali innovativi. La Confartigianato ha inoltre istituito il Consorzio Artigiani del Cibo volto alla rilanciare dei prodotti agroalimentari del territorio.
In ambedue questi progetti vi sarà una immissione in rete e una formazione volta alla fascia giovanile dei cittadini, un modo per dare nuovamente vita a mestieri in forte crisi, meccanico, panettiere, falegname, elettricista ecc. un modo che a 360 gradi cercherà di rilanciare un patrimonio culturale e artigianale che rischia di perdersi nel nulla.
Anche qui le chiusure sono una piaga… speriamo che la situazione cambi, così non si può continuare!
Speriamo proprio
Questa crisi sta veramente cambiando il volto del nostro Paese. L’aspetto peggiore è che la trasformazione sta avvenendo in modo repentino
Si direi troppo repentino e destabilizzante
Oggi riescono ad andare avanti soltanto le aziende che lavorano mettendo al centro sempre la qualità dei prodotti e dei servizi erogati.