Aziende: demotivazione = scarsa produzione

Esistono poche regole d'oro che consentono di realizzare all'interno di una azienda dei livelli di produttività ottimali, vediamo quali sono.

Per demotivazione intenderemo uno di quegli stati d'animo che possono colpire un individuo generalmente scarsamente gratificato.

Demotivazione: scarsa produzione o produttività,le azinde  e chi le dirige devono prestare attenzione a questa piccola regola di base che può colpire la produttività e non incentivare il lavoratore.

Se, da un lato, complimenti o risultati apparenti, possono, in un certo lasso di tempo essere sufficienti a determinare uno stato d'animo soddisfacente, a lungo andare, sono i risultati concreti che determinano il livello di soddisfazione e evitano il nascere del sentimento di demotivazione.

Talvolta le aspettative deluse causano, in modo più che giustificato, la demotivazione, la quale, per ovvie ragioni, comporterà un calo del rendimento e di conseguenza della produzione.

* Commercialmente parlando intenderemo come demotivazione il fallimento di un progetto: un dipendente demotivato non assolverà le sue funzioni al massimo della capacità, ma tenderà a dare il minimo e produrre risultati mediocri.

* Regola numero uno è creare dei collaboratori pienamente soddisfattie e gratificati per poter usufruire in pieno delle loro capacità e potenzialità, dando luogo ad un processo "produttivo" eccellente.

* Cercare di risparmiare sul dipendente, creare delle aspettative per poi deluderle, rubare idee concetti per poi "rivenderli come propri", non fanno altro che danneggiare il concetto di un' impresa e favorire la migrazione degli elementi più validi, in altri contesti lavorativi, generalmente, se si attua questo tipo di politica aziendale, si riesce a conservare gli elementi meno produttivi e con scarse capacità, che non sarebbero in grado di trovare, altrove, altre sistemazioni.

* I premi produzione, le gratifiche  le diversificazione economiche in base alle qualità e capacità del soggetto, costituiscono degli elementi non solo utili, ma indispensabili, necessari a non creare un velato e proliferante malcontento.

* Le piccole innovazioni, determinate da "promesse", possono creare un "benificio" ed un momento di "enfasi momentaneo", per poi ricadere, inevitabilmente, nell'insoddisfazione generale.

* I legami affettivi che si creano, inevitabilmente, all'interno di un gruppo o di un'azienda, giocano un ruolo determinante,  talvolta riescono a sopperire alla mancanza di gratificazione e di concretizzazione, ma generalmente non sono sufficienti ad evitare la nascita del sentimento di "demotivazione" soprattutto se "l'azienda" ha già fallito più di una volta, economicamente e umanamente, deludendo le aspettative dei "dipendenti".

Possiamo applicare, il  concetto espresso, in tutti i settori in quanto  non fa altro che interpretare l'indole umana, che sebbene sia dotata di un enorme spirito di adattamento, tende per propria natura, a ricercare il soddisfacimento sociale lavorativo affettivo ed economico.

 

3491125232_9c78ff190a.jpg                                                       "Andiam andiam andiamo a lavorar"

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