Crisi economica: Natale a risparmio

Economia Italia e fisco: perché non copiare da altre nazioni?
Economia Italia e fisco: perché non copiare da altre nazioni?

La crisi c’è,  ed anche notevole, lo testimonia il calo degli acquisti natalizi si parla di oltre il 20 % in meno rispetto agli ultimi 10 anni se poi consideriamo che già nei due anni precedenti si era riscontrato un calo notevole possiamo tranquillamente dire che gli italiani , negli ultimi 4 – 5 anni , hanno ridotti i propri acquisti natalizi, le spese legate a questa festa di oltre il 35- 40 %. un dato che esprime chiaramente la forte riduzione del potere d’acquisto specie dei nuclei familiari. A questo dato va aggiunto che anche la scelta della spesa è mutata, si spende meno ed in modo più oculato, puntando su regali utili e non molto costosi.

La stangata IMU ha sicuramente contribuito di molto alla diminuzione delle “uscite economiche natalizie”, consideriamo che questa tassa sulla casa si va a sommare alla scadenza dei mutui di fine anno, nonché ai rincari previsti su le bollette che come ogni anno sono previsti a partire da gennaio.

Crisi economica: Natale a risparmio

La vecchia, cara, scala mobile, ormai eliminata da anni, costituiva un cuscinetto d’ammortizzazione che salvaguardava le famiglie ed il singolo cittadino. Le manovre fiscali non fanno che impoverire ulteriormente il cittadino medio e i forti cali di acquisto testimoniano senza ombra di dubbio che tutelare le fasce economicamente forti continuando a colpire quelle più deboli non costituisce un rimedio alla salvaguardia dell’economia ma bensì un colpo basso all’economia stessa.

Non sono bastati i saldi anticipati di natura illegale, e le super offerte rilanciate su  tutto il territorio, la gente non ha potere d’acquisto e ovviamente non spende o spende in maniera molto ridotta, rivolgendosi spesso a prodotti d’importazione e manifattura non italiana, che presentano costi contenuti.

Manovre economiche sbagliate che come al solito risparmiano chi ha realmente la ricchezza nelle mani, in crescita il numero delle famiglie italiane che non riesce ad arrivare alla fine del mese, e con esse il numero delle piccole aziende che continuano a fallire e chiudere, una situazione destinata ad aumentare se non si interverrà in maniera seria andando ad agire lì dove c’è ricchezza reale, lì dove la tassazione è doverosa limitando gli sprechi delle spesso inutili opere pubbliche  collegate troppo spesso a clientelismo e politica, a danno di  beni necessari per una società civile, quali sanità ed istruzione.

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12 COMMENTS

  1. Sanità e istruzione non andrebbero toccati, purtroppo in questa nostra bistrattata Italia, chi ha tanto continua ad avere tanto e di più, chi ha poco diventa sempre più povero.

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