Decreto per lo sviluppo economico rilancia l’edilizia

Il decreto per lo sviluppo  rilancia l’edilizia  e agevola i numerosi proprietari di immobili, finalmente in un periodo di recessione che ha visto impoverire l’intero paese, si apre un importante spiraglio per l’edilizia ma anche un’opportunità per i  numerosi  proprietari di immobili,  grazie all’approvazione del  nuovo  decreto per lo  sviluppo.  

Corrado Passera, ministro per lo sviluppo  economico,   afferma che secondo previsioni  concrete, il decreto aiuterà la ripresa e  la crescita dell’economia italiana. Tra le novità più importanti va sicuramente annoverato  il settore del le ristrutturazioni, tra le misure contenute nel provvedimento  è  stata attivata la proroga a giugno del 2013  di cui in molti hanno  già usufruito.

Inoltre per quel che concerne gli interventi di ristrutturazione volti al risparmio energetico degli edifici  la detrazione irpef sarà  del 55%, mentre per  le ristrutturazioni edilizie, la detrazione irpef salirà dall’attuale  36% al 50% con un aumento del 14% rispetto agli attuali parametri ,  il limite massimo dell’importo sale e viene portato  a 96.000 euro.

 

Le detrazioni sulle ristrutturazioni riguarderanno anche tutti gli interventi di messa a norma delle abitazioni visto che secondo una stima del ministero, sono  circa 8 milioni quelle che hanno bisogno di un intervento urgente di risanamento e di opere riguardanti l’ottimizzazione e la sicurezza,  come per esempio il rinnovo degli impianti elettrici o l’installazione di rilevatori di perdite e fughe di  gas

Per il 2013 si prevede un notevole incremento degli investimenti in manutenzione straordinaria, con una conseguenziale crescita del dato di  occupazione inerente il settore edile.

In virtù del nuovo decreto verrà rafforzato lo sportello unico per l’edilizia, che costituirà il  canale  elettivo a cui rivolgersi per tutte le pratiche.

Le previsioni  del volume d’affari connesso al settore edile  si ipotizzano in ascesa con valori medi  che oscilleranno da 200mila a 2 milioni di euro e riguarderanno la  soglia di volume d’affari delle imprese le quali potranno  posticipare il pagamento dell’ IVA, all’atto dell’emissione della  fattura.

 

 

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3 COMMENTS

  1. Potevano fare qualcosa di più. La situazione è disastrosa. Ritengo che sia stato fatto poco rispetto a quello che necessitava. 

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