Il settore agroalimentare e in particolare quello riguardante la produzione del vino di qualità, non conosce crisi e si rivela un vero e proprio business da portare all‘estero. Negli ultimi anni che vanno dal primo quadrimestre del 2013, ad oggi, si è verificata un’ impennata da record per le esportazioni di prodotti agroalimentari di origine italiana manifestando una crescita tendenzialmente superiore risultato allo scorso anno in cui le esportazioni hanno attestato un notevole risultato raggiungendo un aumento di ben l’otto per cento in più. L’esportazione di prodotti agroalimentari all’estero è una ricchezza del territorio che va mantenuta e che si evolve negli anni raccogliendo successi ed una crescita sostanziale nel 2023.
Esportazione di prodotti agroalimentari di origine italiana, tendenza in crescita
I successi delle esportazioni agroalimentari di prodotti di origine italiana sono certi, ci provengono di dati Istat presentati dalla Coldiretti. Con grande sorpresa si registra un aumento di oltre il 30 per cento delle esportazioni in paesi quali l’ Africa; ingenti esportazioni si riversano anche nei Paesi Asiatici attestandosi un 13 per cento in più spetto all’anno precedente (2012). Ottimo anche il risultato registrato nelle Americhe, con un incremento del 9 per cento Nella classifica dei maggiori importatori troviamo all’ ultimo posto, l’Unione Europea, dove la crescita ha registrato un incremento del 3 per cento. Non da meno i successi del 2023.
Italia posto d’onore?
Il posto d’onore nella classifica del Made in Italy esportato all’estero va, da ormai diversi anni al vino italiano, il quale raggiunge un incremento di oltre il 10%, un dato importante e significativo che continua a salire negli anni.
I settori inerenti il mondo della moda: scarpe, abbigliamento, borse cc. possono essere prodotti ovunque, recando il loro marchio, ma il successo del vino e la sua produzione sono legati fortemente alle terre di produzione.
L‘Italia da tempo si è strutturata per intraprendere vere e proprie campagne dei prodotti “Made in Italy”, incentivando in molte località degustazione di prodotti tipici e promuovendo il turismo eno-gastronomico locale.
Per quanto concerne le esportazioni di prodotti ortofrutticoli freschi si registra un andamento costante (più 7 per cento). Altrettanto bene per uno dei prodotti caratteristici della penisola italiana: la pasta che vede aumentare le esportazioni del 7 per cento, mentre un altro prodotto tipico italiano, l’olio d’oliva, in particolare l’extra-vergine subisce un ‘impennata delle richieste dell’11 per cento. Molto apprezzati all’estero anche i nostri formaggi, primi tra tutti il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano.
La professionalità e la ricchezza di numerosi prodotti di qualità hanno reso possibile l’espansione del mercato agroalimentare all’estero. Il mercato dell‘import-export rappresenta un’ottima opportunità di business per tutte le aziende del settore, per cui avvalersi di esperti in materia: agenzie di traduzione per la comunicazione promozionale e consulenti d’impresa è di fondamentale importanza per la riuscita del progetto. Ma come vanno le cose oggi? nel 2023 la situazione è sempre ottimale.
L’esportazione prodotti agroalimentari Italia al 2023
Nel 2023, il settore agroalimentare italiano non ha smentito i suoi successi perseguendo gli obiettivi: ha raggiunto un traguardo storico, con un valore di export che ha toccato i 64 miliardi di euro. Questo rappresenta un incremento elevato che si attesta al 6% rispetto all’anno precedente 2022, secondo le proiezioni di Coldiretti basate sui dati Istat.
L’Unione Europea è il principale mercato per quel che concerne i prodotti agroalimentari italiani. Infatti assorbe i due terzi delle esportazioni all’estero. Tra i paesi che emergono come partner commerciali significativi ricordiamo: Germania, Francia e Stati Uniti che registra una leggera contrazione nel 2023 delle spedizioni verso gli USA.
I vini italiani e i prodotti biologici
L’Italia, inoltre, si distingue come leader europeo nel settore biologico: infatti vanta bel 80.000 operatori e la maggior quantità di specialità (ben 325) Dop/Igp/Stg riconosciute. Inoltre, come visto, mantengono alta la bandiera i vini italiani con 526 vini Dop/Igp e ben 5547 prodotti alimentari tradizionali. In questo conteso positivo l’agricoltura italiana dimostra, ancora una volta, la sua dedizione alla qualità e alla tradizione.
I nostri vini sono veramente ottimi, nulla da invidiare ai cugini d’oltralpe :–)