Felce selvatica- Polipodio o Polypodium vulgare “pianta fitoterapica!

felce selvatica
Felce selvatica- Polipodio o Polypodium vulgare “pianta fitoterapica!

Il suo nome Polipodio o polypodium vulgare, non è molto noto, in realtà si tratta di una pianta comunissima nei nostri boschi ed è la Felce selvatica che nasce in modo spontaneo nei luoghi ombrosi e umidi dei monti delle colline e delle pianure italiane Questa felce selvatica presenta un rizoma strisciante bruno e carnoso, caratterizzato da numerose radichette, caratterizzato da odore e sapore di liquirizia.

Le fronde di questa pianta sono lunghe e ricurve  picciolate coriacee e oblunghe pennato-partite. Le foglie presentano una nervatura media e portano sori rotondi di color ruggine disposti su due file parallele. la pianta sporifica nel periodo estivo. Cresce anche nei luoghi ricchi di muschio e sugli alberi, ma la si può trovare con  facilità anche sulle rocce non esposte a sole intenso e nei sottoboschi molto fitti ed ombreggiati.

Viene coltivata anche nei giardini ma è di difficile acclimatamento.

Uso e costituenti delle Polipodio e Felce selvatica

La si raccoglie in estate la parte utilizzata della felce  è il rizoma. Le proprietà del rizoma sono espettoranti, lassative e colagoghe.  In misura inferiore vengono utilizzate anche le foglie come pettorali  espettoranti ma hanno un effetto inferiore rispetto al rizoma.

  • I composti chimici contenuti sono: zucchero, mannite, glicirrizina, saponina, tannino e malati. In particolare la glicirrizina è il principio attivo dell’estratto di liquirizia.
  • Viene utilizzata sotto forma di decotto, polvere, estratto fluido e sciroppo.
  • In passato il rizoma veniva usato per sofisticare la radice della liquirizia al quale assomiglia molto. Attualmente viene usata come dolcificante.
  • La polvere di Polipodio è un ottimo purgante per i bambini unita a polvere di convolvolo (le graziose campanelle rampicanti che crescono spontanee nella flora mediterranea), e un po’ di miele.

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