La felicità è uno stato mentale ricercato da tutto il genere umano, sin da piccoli i neonati interagiscono con gli adulti tramite il pianto per ricevere tutto ciò di cui hanno bisogno, fine ultimo, uno stato di soddisfazione e serenità compatibilmente coesistente con momenti di felicità determinati dalla realizzazione e soddisfazione di un bisogno primario. Ma talvolta i bisogni primari, crescendo, diventano soggettivi, influenzati dall’infanzia e dal benessere economico. In alcuni soggetti “l’insoddisfazione regna sovrana” e con essa, uno stato di non felicità. Ma come imparare ad essere felici?
Felicità: il segreto per essere felici
Questo concetto, potrebbe risultare riduttivo, mentre in realtà riportato nella vita quotidiana degli esseri adulti, e fortemente esplicativo. Impariamo a capire, guardare, accettare e caliamoci nei panni di chi non ha proprio nulla ne ricchezza, ne salute, ne famiglia: può sicuramente aiutare! Ma facciamo una distinzione di base:
- Diremo che la felicità è la realizzazione momentanea di una necessità, sia essa fisica, affettiva od economico lavorativa, mentre la soddisfazione è uno stato di realizzazione soddisfacente della propria vita riguardante la sfera affettiva sociale e lavorativa.
- Uno stato di insoddisfazione durevole nel tempo conduce all’infelicità e a forme più o meno gravi di depressione, per poter far qualcosa contro i sentimenti negativi che determinano l’infelicità, dobbiamo in primo luogo, analizzare la nostra vita e cercare di capire da dove provengono, e cosa li ha generati.
Le emozioni positive per essere felici
Le emozioni positive che dovrebbero essere un valido alleato al servizio della nostra felicità e del nostro organismo, vanno stimolate e ricercate in tutte quelle attività che ci fanno stare bene. Allo stesso modo, una volta individuate le situazioni negative, che ci rendono ansiosi, infelici e insoddisfatti, cercheremo di eliminarle o quantomeno, rettificarle, nei limiti delle nostre effettive possibilità.
Noi siamo la nostra felicità, noi costruiamo giorno per giorno le nostre emozioni, i nostri stati d’animo, se è vero che la vita talvolta ci mette a dura prova, è altrettanto vero che l’uomo possiede una grande adattabilità all’ambiente che gli consente di vivere bene anche in situazioni estreme.
La felicità è rappresentata dalla realizzazione di una necessità od emozione, in un dato momento, la capacità di cogliere situazioni e momenti di “felicità generata” corrispondono, molto spesso, al modo in cui noi stessi ci poniamo nei confronti della vita.
Essere troppo sensibili
Una sensibilità caratteriale molto spiccata, darà luogo a numerosi momenti di infelicità alternati ad altrettanti istanti di felicità, ciò non può costituire una condizione emotiva stabile, occorre quindi, cercare di organizzare i propri pensieri e la propria vita cercando di cogliere gli aspetti positivi presenti più o meno in ogni situazione, come si tende a dire: “la felicità è generata dalla capacità di godere delle “piccole cose”, contemporaneamente a ciò l’individuo deve porre una maggior attenzione nello strutturare la propria vita, cercando di assecondare le proprie aspettative e i propri desideri, l’unico modo possibile per raggiungere uno stato di serenità, navigando in una mare di emozioni, il cui cielo risulta costellato da piccole gocce momentanee di felicità.
La felicità è soggettiva e relativa e, spesso, la nostra felicità dipende proprio dal nostro modo di porci nei confronti della vita e dalle nostre scelte personali.
Vivi e lascia vivere! Ma soprattutto vivi e cogli gli attimi positivi!
Articolo molto interessante.
Sei sempre molto gentile
grazie