Nel periodo dell’era cristiana l’interpretazione dei sogni subì un periodo di declino, i cristiani non potevano certo negare la componente religiosa fortemente presente nella Bibbia e in altri testi sacri, in cui si parlava apertamente di sogni definiti “divinatori”, ossia in forte relazione con il mondo divino. Nonostante ciò nel tempo si assiste ad un aumento della repressione proprio da parte della chiesa, di conseguenza i sogni si arricchirono di una forte carica sessuale, da qui ne derivarono numerose visione diaboliche e tentatrici che apparivano in sogno agitando le notti anche di personaggi religiosi .Papa Leone XI ad esempio, era perseguitato da un sogno ricorrente in cui una strega lo insidiava spudoratamente, egli riusciva a controllare la “messalina” solo facendosi il segno della croce.
In un contesto simile nacque la caccia alle streghe o Wicca, le chiese si riempirono di immagini demoniache rappresentate in affreschi e sculture soprattutto nei doccioni delle cattedrali gotiche.
In questo periodo emerge la teoria relativa ai sogni di San Tommaso d’Aquino (1225- 1274) anche se sulla sua data di nascita si hanno dei dubbi.
la Filosofia ed il pensiero di Tommaso d’Aquino si possono riassumere brevemente nel tentativo di fondere la filosofia di Aristotele con i principi filosofici tipici del cristianesimo, sostanzialmente la filosofia taomista riprendendo i concetti aristotelici tende a riaffermare i diritti della ragione sulla fede e dell’intelletto sulla volontà. Teologia e filosofia sono due scienze distinte in quanto la prima si base sul lume naturale insito nella ragione, mentre la seconda è fondata prevalentemente sulla rivelazione divina, tuttavia secondo il Santo, le due scienze non si contraddicono, ma si incontrano e si fondono in quanto ambedue sono rivelatrici di una verità: la teologia mediante l’autorità che deriva dalla parola divina conferma e aiuta la ragione, mentre la filosofia aiuta la teologia nel dimostrare alcune verità che sono alla base della stessa prima tra tutte l’esistenza di Dio.
Per quanto concerne i sogni Tommaso d’Aquino identificò due tipi di sogni, il primo proveniente dal’intimo dell’uomo, sostanzialmente dal profondo della sua anima, costituito fondamentalmente da fantasie ed immagini interiori, mentre il secondo venne identificato come di origine esterna racchiuso in un contesto divino talvolta diabolico. Quanto al modo di distinguere questi sogni, secondo Tommaso il compito spettava solo ed esclusivamente al sognatore stesso. In questo modo e molto lentamente l’interpretazione assunse un ruolo ed in accento tipicamente religioso, ripercorrendo le vie del misticismo che li avevano caratterizzati in precedenza.
Succesivamente nel Medioevo si assiste ad un intreccio ed una fusione tra l’occultismo la stregoneria, l’ alchimia e l’oniromanzia. In quest’epoca esistevano forme magiche e rituali atti a provocare sogni diabolici (sfregando le palpebre con sangue di pipistrello) o sogni a sfondo amoroso. Nel periodo tra il 1400 e 1500 avremo un ‘influenza in questo campo molto positiva da parte di Paracelso il quale vedeva nei sogni una inspirazione divina ma anche il riflesso della saggezza dell’uomo, mentre il popolo rispolverò la filosofia del pensiero di Artemidoro che precorrerà le teorie ed il pensiero di Freud. Inoltre venne recuperata parzialmente la pratica dell’incubazione: incubare un sogno significa avere un problema o una questione irrisolta a cui si desidera dare una risposta.
Incubazione: come praticarla
Un metodo di lavoro con i sogni proveniente dall’antichità che alcuni di voi forse già praticheranno in modo magari istintivo e che può riservare grandi risultati.
In passato chi si recava dai vari oracoli per ricevere lumi, spesso dormiva vicino ai templi, proprio per ricevere un sogno rivelatore, una risposta alle proprie domande.
In molte culture tribali è stato usato questo sistema, anzi molto probabilmente le documentazioni degli antropologi hanno riportato in auge un metodo come questo.
Se volete cimentarvi in questa direzione vi consiglio di operare come segue:
- Individuare con chiarezza il problema al quale volete dare una risposta, scrivetelo prima di addormentarsi sopra un quaderno dedicato ai sogni e lasciare il tutto a portata di mano sul vostro comodino.
- Formulare una domanda ben precisa sul problema in questione, abbastanza breve e significativa.
- Riflettere attentamente sulla domanda posta e scrivetela soffermatevi a “sentire” se la ritenete giusta e se rispecchia con esattezza ciò che vi interessa sapere a questo punto andate a dormire.
- Prima di addormentarsi ripetere la domanda interiormente con il pensiero e con convinzione , a questo punto abbandonatevi al sonno, lasciare che le cose facciano il loro corso.
- Al risveglio (entro i primi 5 minuti) scrivete tutto ciò che vi è pervenuto dal sogno o frammento o visione, cercando di non interpretare, limitandovi ad un lavoro di semplice registrazione.
Ora prendiamo in esame le risposte da parte dell’inconscio:
- Il sogno fatto mostra il problema sotto una nuova prospettiva, quindi fornisce nuove informazioni ed indicazioni preziose.
- Il sogno è di natura premonitrice, indica quindi, quello che può accadere se si segue la tendenza attuale della propria vita (premonizione non significa immutabilità, ma rivelazione).
- Il sogno dà una risposta esatta a ciò che abbiamo chiesto.
- Il sogno pare eludere la domanda e si indirizza verso qualche altra area dell’esperienza che probabilmente richiede una risposta prioritaria rispetto alla nostra richiesta..
Prendete in considerazione qualsiasi sogno o frammento di sogno, perché può assumere un ruolo importante nell’interpretazione.
Nell’interpretazione cercate ora di analizzare gli effetti sul vostro stato d’animo quale messaggio vi suggerisce e se vi sentite soddisfatti della risposta ottenuta.
Pratiche incubatorie popolari antiche
L’incubazione aveva luogo spesso nei santuari accompagnata da rituali magici, nei secoli la gente iniziò a praticare in modo autonomo “l’incubazione”, i vari rituali comprendevano spesso l’assunzione di determinate bevande o alimenti, o la raccolta di piante ed erbe particolari in un dato momento dell’anno ritenuto propiziatorio.
Tutte le pratiche avvenivano in giornate ritenute particolari come ad esempio la vigilia della festa di alcuni santi, o il passaggio da una stagione all’altra (solstizio d’estate), o nei periodi di luna piena o calante secondo il rito da effettuare.
La tradizione delle feste pagane rimase presente nel substrato delle festività cristiane, ad esempio il 24 di Giugno si festeggia San Giovanni, in quel giorno le ragazze che volevano maritarsi raccoglievano 9 erbe, tra cui la famosissima erba di San Giovanni ossia l’iperico. così raccolte le 9 erbe venivano raggruppate in un fascio o mazzolino e poste sotto al cuscino della fanciulla; durante la notte essa avrebbe avuto dei sogni che le avrebbero indicato il volto del futuro sposo (premonizione).
sempre per procurare l’insorgere di sogni profetici si usava cospargere intorno al letto rametti di finocchio, o dormire su rami di alloro intrecciati.
Per quanto concerne i cibi, nella vicina Grecia si usava, nel giorno della vigilia di Santa Caterina cucinare una focaccia particolare e mangiarla, questa avrebbe dovuto avere degli effetti benefici e stimolare sogni premonitori sempre con indicazioni riguardanti il futuro sposo. le danesi attuano lo stesso rituale cibandosi di aringhe salate.
Nel tempo il misticismo religioso si è andato perdendo, ma la pratica dell’incubazione atta a risolvere alcune problematiche “a richiesta” è ancora in uso e costituisce un valido aiuto.
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Yesss, conosco… ma non pratico. Mi piace stare ad arrovellarmi il cervello da sveglia 🙂
bene …
Molto ben scritto e molto interessante…
Grazie Monica