Il bambino, dalla nascita ai primi 3 mesi: “periodo sensitivo”

Il “periodo sensitivo” fu citato per la prima volta nel libro “il segreto dell’infanzia” (1938) da Maria Montessori.

In sostanza il concetto di base si può riassumerlo brevemente in questi termini:  il bambino dovrebbe stare vicino alla madre da subito, in questo modo ella può percepire le necessità del piccolo e comprendere come reagisce alle sue risposte, mentre il piccolo, che non è un essere passivo, diviene un interlocutore in grado a suo  volta di comunicare necessità e disagi.

Il bambino, dalla nascita ai primi 3 mesi: “periodo sensitivo”

Il contatto visivo, tattile e olfattivo riveste un ruolo determinante nella crescita e nello sviluppo di un bambino sin dalle prime ore di vita, per tale motivo va sempre favorito attuando delle metodiche ospedaliere che consentano, a mamma  e bambino di poter stare insieme sin dai primi vagiti del proprio figlio.

Un procedimento naturale che proviene dall’appartenere, comunque al mondo animale, in cui l‘istinto primordiale riveste un ruolo per nulla indifferente, spesso sottovalutato e dimenticato nei decenni passati.

In seguito numerosi psicologi, psicoterapeuti, pediatri ed esperti del settore in genere, hanno riportato alla ribalda questo concetto, determinando un cambiamento nelle tendenze, in virtù di queste nuove concezioni sono sorte, in numerose strutture ospedaliere, apposite  stanze di degenza provviste di piccoli nidi interni atti a favorire il rapporto tra madre e figlio. Ciò proprio in virtù dell’importanza di creare, sin da subito un contatto diretto, visivo, tattile ed emozionale sin dai primi momenti di vita del bambino.

Ripristinare, dunque, ciò che un tempo, in natura, era assolutamente normale e naturale: il contatto diretto completo tra mamma e figlio, un’equilibrio istintivo che nasce con l’uomo e che, nel tempo è stato spesso accantonato in virtù di teorie legate spesso all’igiene, davvero poco sostenibili. La struttura ospedaliera deve garantire l’igiene pur favorendo comunque un contatto diretto e completo tra il bambino e la sua mamma nel modo più naturale possibile.

In età adulta questa mancanza di contatto primordiale può dar vita a varie problematiche giovanili e relazionali ed influire anche sul rapporto mamma e figlio.

 

 

 

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3 COMMENTS

  1. la pedagogia moderna deve tantissimo a maria montessori e in generale a tuto il movimento dell’attivismo pegadogico…

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