Il melone “Cucumis melo” descrizione ed uso

Il melone "Cucumis melo" descrizione ed uso
Il melone "Cucumis melo" descrizione ed uso

Arriva l’estate e con essa cambiano le produzioni di frutta e verdura. Tra la frutta di stagione, frutto tipicamente estivo che troviamo anche in versione invernale ma dalla polpa diversa, gradevolmente profumato, dal sapore intenso utilizzato comunemente in cucina, il melone. Il melone “Cucumis melo“, appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee, originario, sembra, dell’Asia e dell’Africa, tipica delle regioni intertropicali è attualmente coltivato in molte zone dell’Europa e degli Stati Uniti. Spesso lo troviamo sulle nostre tavole in estate. Ma scopriamo di piĂą sul melone o “Cucumis melo”.

Il melone “Cucumis melo” descrizione ed uso

I meloni vengono prodotti coltivandoli in campi e crescono su piante erbacei annuali di natura strisciante, varietĂ  dei frutti e caratteristiche sono determinate dal tipo di pianta. Botanicamente si possono catalogare i meloni in tre specie botaniche principali: I cantalupi, le qualitĂ  estive e quelle invernali.

I cantalupi o zatte sono dei meloni che presentano forma sferica, grandezza media, buccia spessa e ruvida, ed infine una polpa dal colore giallo, arancio.

Meloni ovali con buccia sottile e striature su di essa a forma di rete, presentano internamente una polpa gialla verdognola. Entrambi appartengono alle qualitĂ  estive.

Esistono poi i meloni definiti invernali che presentano buccia verde e liscia, polpa bianca zuccherina. La maturazione di questi meloni è tipicamente tardiva per questo vengono chiamati “meloni invernali”. Tra le caratteristiche di spicco di questa qualitĂ  invernale vi è che si rivelano meloni adatti ad una prolungata conservazione.

 

Melone giallo
Melone giallo

 

Costituenti principali e utilizzazione del melone

I meloni contengono principalmente acqua, zucchero, sostanze azotate, sali minerali, vitamine e carotenoidi.

Vengono utilizzati nell’alimentazione sia come antipasti che come dessert, serviti con prosciutto crudo, o in spiedini di frutta, si presentano bene anche accompagnati da gelato, in macedonie ed insalate estive.

Dissetanti, freschi e gradevoli, richiedono almeno 4 ore per essere digeriti, questo per via dei i filamenti in esso contenuti.

Melone, benefici e cosmesi

Per quanto riguarda il benessere e la salute, il melone è indicato nei casi di stitichezza, gotta e reumatismi, nonché disfunzioni epatiche. Utilizzato abbondantemente nella cosmesi usato, (come nella ricetta del link), per ottenere delle maschere o latte detergente. Come molti frutti estivi dal colore giallo arancio, come carote e albicocche, aiuta e stimola una buona abbronzatura.

Come consumare il melone

I meloni vanno consumati freschi, acquistati maturi e posti in  frigo per 2 o 3 giorni, avvolti in carta stagnola per evitare la diffusione dell’odore negli altri cibi. Se acquistati acerbi, vanno lasciati maturare in casa o in frigorifero per alcuni giorni prima di essere consumati.

Si può capire il grado di maturazione del frutto sia dalla consistenza che  dal colore che dall’odore, nonchĂ© dai segni del picciolo che quando staccato nel giusto periodo di maturazione, presenta un certo livello di fessurazione.

Coltivazione del melone

Le esigenze idriche del melone, variano in funzione delle condizioni pedoclimatiche, dei lavori preparatori del terreno, degli apporti di sostanza organica, specie nei terreni sabbiosi, dell’utilizzo o meno della pacciamatura che limita l’evaporazione.

L’irrigazione, per questo tipo di coltura, necessita di essere applicata con grande attenzione. La pianta del melone è infatti caratterizzata da un apparato radicale esteso, in particolar modo in superficie, ed ha un considerevole sviluppo fogliare.

Questi due fattori comportano una notevole capacitĂ  di traspirazione rendendo il melone sensibile agli stress idrici. Gli eccessi idrici sono decisamente dannosi in corrispondenza di tutte le fasi di sviluppo della pianta.

Infatti dopo l’impianto, favoriscono lo sviluppo di patogeni; durante il ciclo vegetativo provocano uno sviluppo eccessivo della parte epigea con conseguente perdita di fiori e di giovani frutti, oltre al fatto che tendono a far aumentare gli attacchi patogeni.

Infine gli eccessi idrici in prossimitĂ  della raccolta provocano un abbassamento dei caratteri qualitativi dei frutti di melone. Un regime idrico di carenza controllata durante la fase che precede la maturazione, invece, migliora notevolmente la qualitĂ  del prodotto.

Irrigazioni del Melone

Da quanto detto sopra, procederemo alle irrigazioni delle piante di melone, in linea di massima in questo modo: se si attua il trapianto l’irrigazione inizia subito dopo la messa a dimora e viene ripetuta dopo 6-7 giorni nel caso in cui le piante abbiano radicato e attecchito correttamente, mentre in caso di semina, l’irrigazione avrà il via dopo 20-25 giorni dalla messa a dimora, quando le piante sono in fase di terza foglia vera.

Nelle colture pacciamate (ossia protette al piede da corteggia e foglie), si ricorre normalmente alla micro irrigazione con irrigatori posizionati al di sotto del film plastico.

Si tratta di una coltivazione abbastanza semplice da attuare anche in giardino, sia in terra piena che in vasi grandi. Un buon terriccio e le giuste irrigazioni insieme all’esposizione adeguata, consentiranno di vedere fruttificare le piante di meloni e di raccoglierne i prodotti in estate.

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