Le strade dell’Impero romano: Roma e i primi carri

L’impero romano divenne talmente ampio come territorio che i suoi confini si estendevano per migliaia di chilometri. I romani furono degli abili costruttori di strade, realizzando imprese titaniche: tagliarono rupi a picco, sbancarono interi colli, bonificarono e costruirono palizzate in intere paludi in modo da renderle attraversabili, edificarono ponti sia in legno che in pietra, alcuni di grandi dimensioni realizzati ad arco.

Le strade dell’Impero romano: Roma e i primi carri

Realizzarono  strade consolari che collegavano, e tutt’ora collegano  Roma con le grandi città e con i porti più importanti dell’impero, crearono così i collegamenti con le strutture portanti dell’impero utili per i traffici dei commerci, delle comunicazioni delle truppe.
Si cercava di costruire strade dritte, e molti no tutte lo sono lo sono. Il costruire strade rettilinee portava spesso a salite ripidissime, impraticabili per il traffico pesante dell’epoca: con il passare del tempo i romani capirono questo problema, e costruirono alternative più lunghe, ma meglio percorribili con i carri.

Le strade si snodavano generalmente in campagna, in posizione centrale. Tutto ciò che si trovava lontano dalla strada maestra vi era collegato dalle cosiddette viae rusticae, o strade secondarie. Sia le une che le altre potevano essere pavimentate o meno...continua a leggere…>>>

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