Questa pianta dal nome insolito, derivante dalla sua particolare forma. La Lingua di Cervo o Scolopendrium officinale appartiene alla famiglia delle Polypodiaceae; si tratta di una felce che presenta un piccolo rizoma squamoso di colore rossastro con molte piccole radichette. le fronde sono erette con breve picciolo, verde lucido, ondulate, cordiformi alla base e leggermente lanceolate all’apice.
La pagina è ricca di nervatura consistenti situate in modo parallelo tra di loro, le quali si dipartono da una costa centrale molto accentuata.
Sulla pagina inferiore della lunga “lingua” si trovano gli sporangi anch’essi disposti su delle linee parallele, dal color ruggine e da questi, a maturazione avvenuta escono le spore. La lingua di cervo può raggiunger un metro di altezza, è frequente trovarla sui bordi dei pozzi, e delle grotte in cui vi sia bagnato intorno per perdita d’acqua continua da qualche parte, per questo motivo predilige anche boschi molto umidi e le collocazioni in prossimità di fonti d’acqua in genere.
Raccolta
Si può raccogliere la lingua di cervo dal giugno a settembre inoltrato.
Utilizzazione della Lingua di Cervo e costituenti principali.
Questa felce oltre ad essere una bella pianta da coltivare in appartamento, si presta, in quanto pianta officinale a differenti usi terapeutici. Le parti utilizzate sono principalmente le foglie.
I composti chimici in essa contenuti sono principlamente: Acido gallico, tannino ed amaro aromatico.
Le sue proprietà sono espettoranti, calagoghe e vulnerarie.
Questa felce viene utilizzata in cosmetica, per sgrassare i capelli, inoltre viene utilizzate per le pelli delicate sotto forma di impacco. La lingua di cervo era una delle piante facente parte delle 5 erbe capillari.