Questa pianta dal nome insolito, derivante dalla sua particolare forma è una pianta medica. La Lingua di Cervo o Scolopendrium officinale appartiene alla famiglia delle Polypodiaceae; si tratta di una felce che presenta un piccolo rizoma squamoso di colore rossastro con molte piccole radichette. Le fronde sono erette con breve picciolo, verde lucido, ondulate, cordiformi alla base e leggermente lanceolate all’apice.
La pagina è ricca di nervatura consistenti situate in modo parallelo tra di loro, le quali si dipartono da una costa centrale molto accentuata.
Sulla pagina inferiore della lunga “lingua” si trovano gli sporangi anch’essi disposti su delle linee parallele, dal color ruggine e da questi, a maturazione avvenuta, escono le spore. La lingua di cervo può raggiunger un metro di altezza, è frequente trovarla sui bordi dei pozzi e delle grotte in cui vi sia bagnato intorno per perdita d’acqua continua da qualche parte, per questo motivo predilige anche boschi molto umidi e le collocazioni in prossimità di fonti d’acqua in genere.
Raccolta Lingua di Cervo
Si può raccogliere la lingua di cervo in estate come altre felci, dal giugno a settembre inoltrato. La raccolta è una vera e propria arte e richiede delle attenzioni e rispetto per l’ambiente. E’ bene scegliere luoghi appropriati, non inquinati, lontano dalle strade e prediligere esemplari adulti sani.
La raccolta consiglia di selezionare foglie mature, lasciando inalterata la pianta affinché possa crescere. Le foglie fresche sono indicate per decotti, cataplasmi e preparazioni, mentre quelle essiccate fanno conservate in luogo fresco e ventilato, ma soprattutto asciutto per proteggerne le proprietà.
Infine è bene ricordare che attualmente la lingua di cervo è oggetto di interesse anche estetico e viene coltivata in giardini botanici ed orti questo perché ha una grande importanza ecologica e rivesto il ruolo di equilibrare gli eco sistemi in cui è presente.
Utilizzazione della Lingua di cervo e costituenti principali
Questa felce oltre ad essere una bella pianta da coltivare in appartamento, si presta, in quanto pianta officinale, a differenti usi terapeutici. Le parti utilizzate sono principalmente le foglie.
La riscoperta delle piante officinali, note anche come piante medicinali, ha contribuito ad apportare interesse verso la Lingua di Cervo, sia per le sue proprietà che per la versatilità di impiego in ambito culinario.
Le foglie giovani della lingua di cervo si utilizzano in insalata o come aromatizzanti in zuppe e stufati. Inoltre con questa pianta si preparano infusi benefici per le vie respiratorie, fungendo da supporto naturale nelle patologie respiratorie bronchiali stagionali.
Inoltre questa felce ha una bellezza particolare dovuta all’eleganza delle sue foglie e per questo ha guadagnato un suo posto anche nelle composizioni floreali. Infine viene utilizzata anche per il benessere che apporta alla pelle grazie alle sue proprietà lenitive che la rendono un ingrediente valido per i preparati cosmetici.
I composti chimici in essa contenuti sono principalmente: Acido gallico, tannino ed amaro aromatico. L’acido gallico offre una potente azione antiossidante.
Proprietà antinfiammatorie e antiossidanti della lingua di cervo
Nota anche per le proprietà antinfiammatorie e antiossidanti gli estratti di felce hanno dimostrato di ridurre sia l’infiammazione che lo stress ossidativo, rendendo questa pianta utile alleata contro le artriti e le affezioni infiammatorie.
Un decotto di foglie strettamente sulla pelle allevia i rossori e le irritazioni sfruttando le proprietà lenitive caratteristiche della pianta. L’acido gallico, con la sua azione antiossidante, contrasta i danni provocati dai radicali liberi.
Le sue proprietà sono espettoranti, calagoghe e vulnerarie.
Questa felce viene utilizzata in cosmetica, per sgrassare i capelli, inoltre viene utilizzate per le pelli delicate sotto forma di impacco. La lingua di cervo era una delle piante facente parte, un tempo, delle 5 erbe capillari.