Madre di diecimila figli è un libro testimonianza scritto da Christel Martin. Narra le vicende etniche che hanno insanguinato il Burundi, causando la morte di più di 250.000 persone, dando vita ad un enorme numero di orfani, amorevolmente ospitati e custoditi nella “casa di Maggy”. Un libro ricco di sensibilità ma anche di “rivelazioni crude” e drammatiche.
Madre di diecimila figli, sinossi
Maggy vive a Ruyigi, nel Burundi, ed assiste al massacro di 72 persone, al quale parteciparono attivamente, alcuni membri della sua famiglia, quello stesso giorno, Maggy, ha iniziato la sua missione, prendendo con se 25 bambini scampati all’orrore, alla fine del mese il numero era salito a più di duecento.
Il Burundi è situato al centro della regione dei grandi laghi, tra il Ruanda la Repubblica Democratica del Congo e la Tanzania. Nel 1993 più di 50.000 persone sono morte per via dei massacri etnici tra Hutu e Tutsi. Il Paese si è affossato in una guerra civile tra il potere militare prevalentemente formato da Tutzi e i ribelli Hutu, 300.000 morti su una popolazione di 6.800.000 abitanti.
Nel 2003 grazie all’intervento di Julius Nyerere e Nelson Mandela, il governo e i ribelli hanno trovato un terreno d’intesa, viene firmato un cessate il fuoco dal primo ministro sudafricano Jacob Zuma.
Libro di Christel Martin
il libro è intriso di sangue e di amore, la speranza è l’arma di battaglia di Maggy che riesce a sottrarre alla morte e riportare alla vita migliaia di bambini. I racconti degli scontri sono cruenti, e fanno rabbrividire il lettore, donne violentate, bambini mutilati, adulti torturati nei modi più barbari, tutto questo contrapposto all’amore e alla forza di volontà di Maggy soprannominata la “folle di Ruyigi”, che con forza e tenacia rifiuta e combatte la segregazione etnica che ha generato gli spargimenti di sangue.
Chi è Maggi?
Marguerite Barankitse, detta Maggy, proviene da una famiglia benestante di Tutsi, minoranza etnica del Burundi. In seguito alla guerra etnica fondò, nel 1994 la Maison Shalom a Ruygi, nel cuore dell’Africa, si tratta di una casa di accoglienza per bambini e ragazzi, dove, nel corso degli anni, vengono accolte oltre diecimila vittime della guerra, della miseria, e dell’Aids, un flagello per tutta l’Africa.
La sua grande opera umanitaria continua ad esistere e ad essere supportata, attualmente da aiuti umanitari provenienti da molte parti del globo.
Nel 2003 le è stato conferito il premio Nobel per i bambini, a Stoccolma, e nel 2005 il premio Nansen promosso dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati. Un libro tutto da leggere, una testimonianza ineguagliabile di ciò che la guerra e l’amore possono fare.
Maggy, la protagonista, collabora tutt’ora con la Maison Shalom Burundi.
- Autrice: Christel Martin
- Casa editrice: Piemme Bestseller
- Titolo originale: La haine n’aura pas le dernier mot
- edito da: Editiones Albin Michel
Grazie per la segnalazione. Deve essere bellissimo!
Si, bellissimo e tristissimo allo stesso tempo.