Un modo di dire comune è: “canta che ti passa“, ma la realtà non è molto distante da questa frase, la musicoterapia è un modo ideale per curarsi da se, non richiede particolari attrezzature ne dispendio di energie o denaro. Ma spesso la si pratica frequentando scuole e corsi di musicoterapia o danzaterapia. Anche il teatro si rivela un ottimo strumento sociale e individuale per migliorarsi e sentirsi bene.
Cos’è la Musicoterapia?
Il termine Musicoterapia, nello specifico, sta ad indicare un processo creativo emozionale e relazionale a sostegno del singolo individuo o del gruppo. Lo scopo della musicoterapia e della danzaterapia è quello di riuscire a mantenere, migliorare, o ristabilire una condizione di benessere. Questo avviene grazie all’utilizzo dell’elemento sonoro-musicale “suono, ritmo, melodia e armonia” e di movimento nel caso del ballo.
Lo scopo della musicoterapia è quello di sviluppare le risorse potenziali o residue dell’individuo, in tal modo da poterne favorire l’integrazione e migliorarne sensibilmente la qualità della vita. La danzaterapia inoltre, sviluppa anche le capacità di coordinazione e quelle cognitive specie se attuata su persone con handicap, o bambini con ritardo cognitivo, difficoltà motorie, di apprendimento o difficoltà linguistiche.
Musicoterapia e danzaterapia cos’è come si fa
Fondamentalmente, la musicoterapia non ha obiettivi prettamente musicali, certo, se sappiamo oltre che cantare, suonare uno strumento è decisamente molto meglio, ma in sostanza questa attività mira ad alleviare lo stress e la tensione permettendo di esprimersi migliorando le capacità cognitive, sociali, comunicative ed emotive.
Il ritmo della musica è in grado di agire sui processi fisiologici e modificarli determinando un rilascio di endorfine, stesso effetto è provocato da uno sport praticato con passione e divertimento, come ad esempio il ballo. Le endorfine sono degli antidolorifici ed antidepressivi naturali per il nostro organismo.
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Musicoterapia come si fa?
Ascoltando della buona musica scelta in base al momento, cantare una canzone che ci piace, imparare a suonare uno strumento o a ballare, sono tutti ottimi metodi che arricchiscono il nostro bagaglio personale e ci aiutano a vivere meglio.
Esistono in commercio delle cassette per praticare la musico terapia, ma possiamo benissimo realizzarne una noi ed ascoltarla quando vogliamo influenzare il nostro umore in modo positivo. Allo stesso modo, si trovano dei corsi di Musicoterapia tenuti da professionisti del settore.
Danza musica e teatro
Stessa cosa per il ballo amatoriale o la danza, possiamo avvalerci di scuole di danza, oppure divertirci a piroettare nel soggiorno della nostra casa. In ambedue i casi ne otterremo comunque un valido effetto positivo e benefico. La musico terapia è molto indicata nei bambini che reagiscono in modo spontaneo e privo di inibizioni, ma è perfetta anche per gli adulti.
La “La Danza musico terapia” sfrutta sia il movimento che la musica per aiutare l’individuo a recuperare il suo equilibrio. La stesso risultato a livello di socializzazione, inibizione da rimuovere, per acquisire sicurezza, e consapevolezza, la si ottiene attraverso il teatro. Queste attività se eseguite con l’ausilio di un professionista e praticate in scuole specifiche, possono dare grandi risultati e ottimi miglioramenti, sia sul piano cognitivo che relazionale nonché fisico. Sono tutte attività che si rivelano molto utili anche per combattere la solitudine e la depressione.
Attività creative e comprensione empatica: musica, danza e teatro
Inoltre è certo che le attività creative ed artistiche migliorano il benessere personale, anche grazie alle relazioni che si creano all’interno delle classi e gruppi di lavoro. Attraverso il corpo ed i sensi che vengono stimolati in queste attività, si arriva ad auna conoscenza profonda di se stessi, e delle modalità con cui ci relazioniamo con il mondo, modificandole positivamente. La comunicazione e la relazione con gli altri, tende ad aiutare moltissimo la comprensione empatica e le modalità di relazione nel mondo e con il mondo.
Alla base della musicoterapia c’è la relazione tra paziente e musicoterapista, quindi ritengo leggermente fuorviante l’articolo dal quale sembra trasparire che “musicoterapia” sia suonare, cantare
e ballare. Non è così, altrimenti a che servirebbero i musicoterapisti e musicoterapeuti?
Altra cosa è l’effetto sicuramente positivo della musica sulla nostra vita quotidiana, ma NON E’ musicoterapia 😉
C’è musico terapia e “musico terapia” in questo caso, nell’articolo si è parlato unicamente di quei casi in cui l’utilizzo della musica e del ballo sono atti a migliorare lo stato di salute
fisico e mantale, e non di soggetti con gravi turbe (autismo ecc.) in cui è ovviamente necessario il supporto dello psicoterapeuta. Insegno ballo da molti anni e spesso mi arrivano a lezione
allievi indirizzati a frequentare questo “sport” proprio dal loro medico per migliorare il loro stato di “salute mentale” e la loro serenità interiore. Inoltre se vogliamo, la musicoterapia non è
strettamente una branca medica ma semplicemente “paramedica” sebbene ritengo che in casi di introversione patologia forte depressione o autismo, se correttamente praticata sia amolto utile,
ma va comunque supportatat da altri tipi di interventi medici, ed è ovvio che nel caso in questione un rapporto diretto e di fiducia con lo psicoterapeuta sia essenziale, ma tutto cio’ avrebbe
comportato un articolo molto diverso e più approfondito.
Bellissimo articolo. Della cosa ne avevo sentito parlare qualche tempo fa e mi aveva affascinato
Grazie Monica