Chi di voi ricorda il suo nome? Nadia Comaneci, negli anni 70 abbiamo sentito parlare molto di lei, la bambina prodigio, il fenomeno della ginnastica artistica, un talento che nelle sue performans rasenta la perfezione accompagnata da un’eleganza e una tecnica uniche.
Nasce nel 1961 in Romania , avviata allo sport all’età di 3 anni, partecipa a soli 9 anni alla prima gara nazionale e a dieci vince la prima competizione internazionale.
Si afferma ai campionati europei del 1975; negli anni a seguire si aggiungeranno diverse vittorie.
Il suo vero grande esordio, che la farà conoscere ad ammirare dal mondo intero, avverrà alle olimpiadi di Montreal del 1976, aggiudicandosi, a soli 15 anni, tre medaglie d’oro e riuscendo ad ottenere per ben sette volte il punteggio di 10 equivalente alla perfezione assoluta.
Ci saranno numerosi altri successi importanti nella sua vita fino al 1984 , anno in cui abbandonerà l’attività per trasferirsi negli Stati Uniti nell’89 insieme a suo marito.
Ciò che non viene raccontato
Una grande artista un talento, una donna e come tale vittima anche in questo contesto di violenze e soprusi.
Alla caduta del regime di Ceausescu verranno scoperti i drammatici risvolti della vita di Nadia Comaneci costretta per anni a subire la “corte” del figlio del dittatore ” Nico” del quale, suo malgrado, fu costretta a diventare l’amante.
È attualmente impegnata nella ginnastica ed in attività di beneficenza. E’ proprietaria, insieme al marito, dell’Accademia di ginnastica Bart Conner, dell’International Gymnast Magazine, della compagnia di produzione The Perfect 10 e di 4 negozi di articoli sportivi.
Nel 2003 ha pubblicato il suo primo libro intitolato Letters To A Young Gymnast.
È vice-presidente del consiglio di amministrazione dell’International Special Olympics, presidente onoraria della federazione rumena di ginnastica e del comitato olimpico rumeno, ambasciatrice dello sport della Romania, vice presidente del consiglio di amministrazione di un’associazione per la lotta alla distrofia muscolare. È altresì impegnata nell’apertura della Clinica per bambini Nadia Comaneci a Bucarest.
Ma che schifo certi uomini…
Direi proprio di si
era il 18 luglio quel giorno in cui diventò la prima ginnasta a ottenere il punteggio pieno, a Montreal… è stata il mito di noi ragazzine fanatiche della ginnastica artistica
Si fu fantastica
Da brividi quanto era brava, meno male che la Romania si sta evolvendo perchè le donne devono essere sempre tutelate e non costrette a subire, scusate il femminismo 🙂
Le donne devono essere tutelate ovunque così come ogni altri individuo