Sviluppare il pensiero definito creativo, contribuisce ad offrire agli individui la capacità di sapersi barcamenare in molte situazioni, dando spazio ad estro e creatività talvolta collettiva, altre volte individuale, di vario genere e natura. In sostanza Il pensiero creativo è una sorta di artificio che esprime la capacita di un soggetto, di sviluppare la capacità di essere più o meno creativi.
Pensiero e creatività nel bambino e nell’adulto: sviluppare il “pensiero creativo”
La creatività talvolta innata è presente in modo spiccato in alcune persone e in modo meno spiccato in altre, le cause possono essere ricercate in diversi fattori: quali predisposizione genetica, in primo luogo, sperimentazione, ed infine apprendimento.
Al di la della predisposizione, si può, attraverso percorsi formativi di vario tipo, che iniziano sin dall’infanzia, sviluppare, in modo maggiore, il nostro pensiero creativo. Ma questo percorso formativo si può realizzare in un certo qual modo anche in soggetti adulti.
In primo luogo bisogna determinante lo sviluppo e la stimolazione di alcuni fattori riconducibili ai 5 sensi, attraverso un osservazione, nei contenuti, nelle forme e negli odori nonché nel tatto e nell’udito, ascoltare, guardare, apprendere e sperimentare oggetti, sensazioni, situazioni, sia da soli che in gruppo.
D’altro canto, non si può negare che la genetica gioca un ruolo sicuramente determinante, ci sono menti che hanno una grande predisposizione letteraria, altre matematica, altre artistica, però per pensiero creativo intenderemo non solo il campo artistico o matematico scientifico, ma tutto ciò che, contribuisca a sviluppare un maggior numero di idee applicabili in ogni settore.
Per fare un esempio banale, posso dirvi che, le mollette di legno, servono normalmente, per stendere il bucato, ma incollate insieme a raggiera possono formare un sotto pentola, aperte in due ed incollate in senso verticale formano la struttura per un bel porta penne disposte sul pavimento e collegate tra loro possono disegnare una pista per le automobiline di un bambino, e così via ciò significa che il mio pensiero creativo “divergente”, ossia diverge tendenzialmente dalla “normalità d’uso” in quanto orientata in senso creativo-artistico; ma la creatività può servire a sviluppare strategie di marketing, opere d’arte, mobili di design innovativi, opere musicali futuristiche, intuizioni scientifiche di grande importanza, e così via.
In commercio esistono diversi libri e vari trattati in merito che, anche se personalmente non avete un gran pensiero creativo, possono, attraverso consigli e questionari, aiutarvi a svilupparlo: Charles Phillips: “50 enigmi per sviluppare il pensiero creativo; Franco Angeli “voglio essere più creativo”, in questi volumi vengono insegnate le diverse metodologie utili a sviluppare, quanto più possibile, il pensiero creativo.
Sarebbe molto produttivo iniziare a sviluppare il pensiero creativo nell’individuo sin da piccolo, mediante esperienze, studio, e sensibilizzazione dell’ attenzione, utilizzando molteplici i canali, fornendo quanto più possibile, contenuti multi direzionali e utilizzando un apertura di pensiero a 360 gradi, ma per far ciò bisogna in primo luogo, lasciarsi alle spalle stereotipi e una didattica accademica, basata su una sequenzialità lineare, orientandosi quanto più possibile verso la semplicità del pensiero buddista riferito alla conoscenza :“si finisce di imparare quando non ci si apre a nuove conoscenze ed esperienze e non si lascia, ad ogni evenienza, esperienza e insegnamento, la possibilità di essere ascoltata, appresa e valutata”. Il pensiero divergente va fatto nascere ed alimentato, in modo da poter nutrire il vero pensiero creativo.
Il pensiero creativo andrebbe alimentato e sviluppato sin da piccoli, risultano in questo caso, di fondamentale importanza elementi come il movimento nello spazio, la manipolazione (attraverso gli oggetti di ogni tipo ed i giochi manuali colori, pongo, carta, iniziando dalla conoscenza ed il contatto orale del bambino con gli oggetti, ecc.), il gioco sia concepito come movimento (motricità) che come conoscenza degli oggetti, ed infine lo studio vissuto come conoscenza e arricchimento sociale ed individuale, un insieme di elementi che uniti concorrono a formare pienamente, una mente creativa; inoltre la motricità e la sperimentazione, spazio temporale, contribuiscono ad alimentarla.
Come mamma e come persona curiosa e creativa ho sempre ritenuto utile far si che i bambini, talvolta debbano risolvere da soli problemi di varia natura (tra bimbi o alto), allo stesso modo nel gioco piccoli rompi capo, puzzle ecc. tutte esperienze di crescita psichica e intellettiva che aiutano a sviluppare in esso, un pensiero creativo, anche se talvolta con un po’ di frustrazione. Inoltre la lettura la musica, lo sport, il disegno e la pittura, i lavori scolastici di gruppo, i gruppi scout e molte altre situazioni, servono a far convivere e condividere esperienze ed intelligenze differenti nutrendosi l’una dell’altra, in modo proficuo determinando una forte crescita, dando luogo, spesso ai classici lavori di gruppo che, in realtà, divengono contenuti di forte incisività creativa e apportano una crescita notevole del pensiero creativo individuale.
E’ indubbiamente incomparabile la potenzialità che scaturisce da un pensiero creativo collettivo in qualsiasi ambito, gli uomini di successo lo sanno bene, molte menti unite insieme, varie intuizioni, danno spesso luogo a grandi progetti ed enormi successi.
Mentre per quel che concerne i bambini e bene non stancarsi mai di proporgli innumerevoli e illimitati stimoli, nutrendo la loro mente e la loro creatività, più ne riceveranno più avranno possibilità di essere da adulti soggetti dotati di grande pensiero creativo.