Per favorire la fruttificazione e dare alla pianta la forma e l’aspetto desiderato, si dovrà procedere, nei periodi idonei, alla potatura di alberi e arbusti, rispettando le forme ed i metodi di base. Per quel che concerne le piante da frutto per favorirne la fruttificazione si adotteranno le potature di produzione. Vediamo le tecniche di potatura e allevamento per piante e frutteto, come procedere e quali preferire.
Piante e frutteto tecniche di potatura e allevamento: come potare gli alberi
A seconda della specie botanica, le potature variano, così come variano in funzione del periodo dell’anno. Vi sono potature estive e potature invernali da effettuare sugli alberi da frutto. Durante le potature estive si effettuano le talee. Inoltre, le piante da frutto possono essere allevato in maniera spontanea o a spalliera, coltivazione sempre più frequente per via della praticità e la produttività incrementata dai rami potati con crescita orizzontale. A tale proposito può essere utile leggere questo articolo:
Come e quando effettuare le potature estive in giardino o orto su alberi, piante e cespugli
Potatura di produzione
Con la potatura di produzione si mantiene una corretta forma della pianta, donandogli il vigore vegetativo necessario per un abbondante fruttificazione. La potatura di produzione si distingue in: potatura a secco o invernale e potatura verde o estiva.
Potatura a secco o invernale
Va effettuata nel periodo invernale quando le piante sono a riposo vegetativo, utilizzata sulle piante a foglia caduca si pratica da Novembre inoltrato a Marzo, sempre sulle piante asciutte e in assenza di gelate.
Potatura a verde o estiva
La potatura a verde si esegue sulle parti verdi della pianta, generalmente attuata con le mani, viene applicata sulle gemme, tralci e polloni, viene effettuata in primavera e serve per aumentare la fruttificazione di alberi e vitigni. Questa tecnica di potatura provvede alla cimatura delle piante e alla spollonatura.
Tecniche di potatura
Nelle potature è importante che i tagli presentino superficie liscia e obliqua, sempre rivolta verso la parte più bassa della gemma più vicina. Qualora si potino rami molto grossi, sarà opportuno procedere all’incisione degli stessi in una zona prossima al taglio, intaccando qualche protuberanza in modo da favorire la nascita di nuovi getti. I tagli vanno opportunamente trattati con apposito mastice per evitare il marcire dei rami recisi.
Quanto più i rami sono vicini alla verticale della pianta, tanto più tendono a crescere traendo maggior nutrimento dal sistema linfatico della pianta.
Se esiste la necessità di assottigliare un ramo troppo grande andrà potato sopra ad una gemma rivolta verso l’esterno, e viceversa. Il ramo mozzato farà crescere la gemma in direzione del “ramo madre”. Considerando due germogli il ramo lasciato con più gemme si svilupperà maggiormente, quello più distante dalla verticale fruttificherà di più.
Nei terreni poveri di sostanze nutritive le chiome vanno tenute più raccolte e di dimensioni contenute, mentre si possono lasciar crescere di più nei terreni fertili.
Forme di potatura
Le forme di potatura più note sono quattro e sono racchiuse in due settori forme libere e forme appoggiate.
- Le forme di potatura libere sono: Piramide e Vaso
- Le forme di potatura appoggiate sono: Palmetta e Cordone
Potatura a Piramide
Questo tipo di potatura e composta da un fusto allevato verticalmente di lunghezza variabile fino a 5 metri, dal quale si originano delle branche laterali che partono da un altezza da terra di 40 centimetri circa interne e esterne, le branche sono inclinate di 45 gradi.
Il fusto centrale va potato nei primi anni ad un altezza di 60 centimetri, in genere, sopra ad una gemma rivolta in direzione opposta all’innesto. L’anno seguente si poterà il ramo nato, sempre a 50 60 centimetri, e così via. Le branche laterali non dovranno presentare biforcazioni, a meno che non esistano dei vuoti da riempire.
Potatura a Vaso
Sotto questo nome si racchiudono due varianti di forma: a mezzo vento e a vento pieno.
- Si intende a vento pieno quando la biforcazione dei rami è distante da terra circa due metri,
- Si parla di mezzo vento quando tale distanza viene ridotta ad un metro.
Per formare il vaso si praticherà il taglio del fusto all’altezza desiderata, si svilupperanno dei getti di questi se ne terranno solo tre, i quali l’anno seguente, si taglieranno alla lunghezza di circa 30 centimetri, considerando le due gemme rivolte lateralmente al ramo stesso.
Negli anni a seguire su quest’ultimi rami generati, si procederà al medesimo modo. Al termine dei quattro anni si avrà un albero formato. Si allevano in questo modo numerosi alberi da frutta: ciliegio, susino, melo e pero, melograno, albicocco, fico mandorlo noce pesco e pesco noce.
Potatura a Palmetta
La potatura a palmetta è costituita da un fusto dal quale si dipartono dai lati due o più coppie di branche dal quale si snodano i rami fruttiferi. Le branche possono risultare perpendicolari, mantenute orizzontali rispetto al fusto e verticalizzate alla fine, od anche inclinate di 45°.
La forma ottenuta con la potatura a Palmetta si divide in:
- Potatura a U semplice: dal fusto si dipartono due rami
- Potatura a U doppia: dal fusto si dipartono quattro rami
In ambedue i casi si poterà il fusto ad un altezza di 50 60 cm. sopra a tre gemme, due laterali opposte, e una centrale, da queste nasceranno dei rametti dai quali si poterà a formare la prima coppia di branche, sopprimendo, a trenta centimetri dalla diramazione la gemma in più, procedendo allo stesso modo sulle altre branche.
Potatura a cordone
In questo tipo di potatura è possibile realizzare cordoni verticali orizzontali ed obliqui. Il cordone verticale è costituito da un fusto dritto che si ottiene attuando le medesime potature illustrate nella coltivazione a piramide. Questo tipo di forma viene appoggiata a muri o graticci di sostegno.
Il cordone orizzontale può essere bilaterale, unilaterale, semplice o doppio. E’ costituito essenzialmente da un fusto piegato orizzontalmente sopra un apposito sostegno disposto ad un altezza da terra di 50 cm.
Per formare il doppio cordone, si mozza il fusto sopra a due gemme, all’altezza di circa mezzo metro. Si piegheranno le due nuove branche una a destra, e una a sinistra, legandole con del fil di ferro che servirà da sostegno. Il cordone obliquo si ottiene nel medesimo modo. Vengono allevati in questo modo sia il melo che il pero.
La potatura influisce moltissimo sulla produttività delle piante e per questo va effettuata con precisione ed attenzione, sia quando si tratta di potatura estiva che invernale.
Molto interessante e chiaro il tuo articolo, condivido tutto. 😀
Grazie mille e buona Pasqua
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