I funghi contribuiscono a mantenere sano l’ecosistema del bosco in quanto sono dei micorrizici ed aiutano le piante ad assorbire maggior quantità di sostanze nutritive. Sulla base di ciò la raccolta dei funghi è regolamentata da leggi specifiche ( n. 352 del 23 Agosto 1993), la quale sancisce un limite di raccolta giornaliera di 3 kg di peso per persona, vieta la raccolta di esemplari allo stato di ovolo chiuso (Amanita cesarea) è vieta l’utilizzo di rastrelli e uncini. I funghi raccolti debbono essere trasportati in appositi cestini ben areati che consentono la diffusione delle spore fungine nel bosco. Inoltre i funghi trasportati con dei cestini mantengono meglio caratteristiche morfologiche e freschezza. Questi accorgimenti aiutano gli esperti mitologi a riconoscere specie e caratteristiche. La maggior parte delle regioni e degli stati hanno posto limiti temporali alla raccolta dei funghi con obbligo di munirsi di di opportuni permessi a pagamento e patentini. In caso di violazione delle norme sono previste delle sanzioni pesanti e la confisca dei funghi, è quindi buona norma prima di programmare una passeggiata nei boschi per la raccolta dei funghi, informarsi sulle regolamentazioni vigenti presso le aziende di soggiorno delle località visitate.
Molti raccoglitori di funghi si affidano all’esperienza e al riconoscimento di due o tre qualità locali tra le quali troviamo i porcini, i galletti, le mazze di tamburo, le amanite cesaree e qualche altra specie, mentre i veri conoscitori spaziano su un numero di varità più vaste, russule boletus, cardinali, famigliole di vario genere e così via.
Russula ( una delle numerose specie)
Si può agevolare il riconoscimento dei fughi munendosi di schede per poi farli visionare dopo la raccolta agli esperti micologi presenti nelle strutture istituite in ogni provincia, avendo l’accortezza di preservarne la freschezza e le caratteristiche morfologiche ( gambo, cappello, anello qualora ci fosse), e mettere separatamente le specie di cui non siamo certi della non tossicità, è comunque consigliabile, se non si è espertissimi, raccogliere solo le specie più sicure quelle che non lasciano alito ad errori ( tipo i porcini) e che non hanno somiglianze con specie velenose mortali.
Considerate che tra i numerosi tipi di funghi esistenti le specie veramente letali sono poche, mentre altre possono risultare più o meno tossiche.
Quando raccogliere i funghi
Esistono una gran quantità di proverbi in merito ai funghi e alla loro raccolta, sicuramente Settembre ed Ottobre sono due ottimi mesi ma come dice un proverbio del trentino:
Luna crescente cesto scadente
Luna calante cesto abbondante.
Come scrivo spesso nelle legende mensili di cosa piantare e raccogliere nell’orto, giardino e campo la luna influenza semina e raccolta di ogni specie vegetale ed i funghi non sono esenti, a mio avviso da questo fattore. Ovviamente risentono notevolmente dell’influenza del fattore climatico, le migliori annate sono caratterizzate da un inverno ricco di precipitazioni, nevose in quanto la neve ripara il terreno dalle gelate, allo stesso tempo una primavera ed un’estate scarsamente siccitose seguite da un autunno in cui si alternano giornate di sole a giornate di pioggia favoriscono la nascita e la crescita dei funghi e ovviamente la raccolta abbondante.
Il vento è nemico dei funghi dopo giornate fortemente ventose e sconsigliabile andarne in cerca mentre le mattine ricche di rugiada favoriscono la nascita dei funghi.
Amanita cesarea ovulo
Ti potrebbe interessare:
I funghi: 5 consigli per la raccolta – 5 curiosità storiche
Arriva l’autunno e con esso le piogge, ma il sole ancora caldo favorisce la nascita dei funghi, una prelibatezza tutta da consumare…