In questi giorni mi sono dedicata all’argomento “manovra finanziaria”, ho lungamente parlato dell’impoverimento che ha colpito le famiglie italiane e che, con molta probabilità, subirà un notevole scossone “in discesa” grazie ai nuovi provvedimenti tra cui ricordiamo la reintroduzione della vacchia ICI, ora IMU.
Vorrei dedicare una piccola parentesi, ulteriormente chiarificatrice, rispetto alle famiglie italiane, che anno dopo anno, si trovano costrette ad escogitare manovre atte al risparmio sempre più complesse, e spesso “improbabili” pur di riuscire ad arrivare alla fine del mese. Parlare di risparmio, per molti, è pura utopie, e chi fino a qualche anno fa riusciva a mettere qualcosina da parte per le ferie, l’acquisto di una nuova vettura, gli studi universitari dei figli, o l’acquisto di una casa magari con una stanza in più, oggi si trova a fare i conti con le briciole.
Secondo il direttore generale Del Censis (Giuseppe Roma), la contrazione della capacità di risparmio delle famiglie italiane è nel 2011 del 32%, un dato, oserei dire, allarmante, per dirla in parole povere, il risparmio medio delle famiglie è passato dai 620 euro circa del 2010 a 420 euro del 2011, si prevede, per il 2012 un ulteriore diminuzione dello stesso.
Per contro i prestiti “regolari” alle famiglie italiane, sono cresciutu di circa il 5, 5 % annuo, contemporaneamente i mutui sono andati aumentando del 5 %. E’ stato apportato un “piano famiglie”, tramite il quale 52 mila nuclei familiari hanno sospeso il pagamento delle rate del mutuo per un anno, rimandando il pagamento delle rate per un importo totale equivalente a ben 385 milioni di euro. Questa opportunità, che ha permesso a milioni di famiglie “in crisi” di ricorrere ai ripari terminerà il 31 di dicembre.
Con l’introduzione dell’ IMU si paga una patrimoniale su di un bene che, di fatto, non è “ancora” proprietà esclusiva dell’intestatario stesso, gravando sull’ immobile in questione, vincoli e ipoteche legate alle banche e ai mutui, che diciamocelo chiaramente, molti italiani non saranno più in grado di pagare.