Il Rosmarino “rosmarinus officinalis” è una pianta arbustiva sempreverde che cresce spontaneamente o naturalizzata su gran parte delle coste mediterranee. in Italia è presente allo stato selvatico dalla Liguria alla Calabria lungo il litorale sia tirrenico che adriatico e nelle isole. Appartiene alla famiglia delle Lamiaceae.Raggiunge altezze di 50–300 cm, con radici profonde, fibrose e resistenti, ancorante; ha fusti legnosi di colore marrone chiaro, prostrati ascendenti o eretti, molto ramificati, i giovani rami pelosi di colore grigio-verde sono a sezione quadrangolare.
Predilige climi caldi e asciutti pur amando l’umidità notturna caratteristica delle zone costiere, si è ben acclimatata anche nelle zone a regime continentale, dove però talvolta richiede una protezione invernale.
Quando raccogliere il rosmarino
La raccolta di rosmarino si può fare tutto l’anno, mentre per l’estrazione dell’olio e la sua distillazione si preferisce il periodo della fioritura. I fiori sono molto piccoli di color azzurro violaceo e nascono all’ascella delle foglie ed hanno forma di piccoli calici.
L’impollinazione è entomofila poiché avviene tramite insetti pronubi, tra cui l’ape domestica, attirati dal profumo e dal nettare prodotto dai fiori. I frutti sono tetracheni, con acheni liberi, oblunghi e lisci, di colore brunastro.
Le foglie, persistenti e coriacee, sono lunghe 2–3 cm e larghe 1–3 mm, sessili, opposte, lineari-lanceolate addensate numerosissime sui rametti; di colore verde cupo lucente sulla pagina superiore e biancastre su quella inferiore per la presenza di peluria bianca; hanno i margini leggermente revoluti; ricche di ghiandole oleifere.
Come coltivare il rosmarino
Ama esposizioni in pieno sole al riparo di muri dai venti gelidi; terreno leggero sabbioso-torboso ben drenato; poco resistente ai climi rigidi e prolungati.
Si può coltivare in vaso sui terrazzi, avendo cura di porre dei cocci sul fondo in modo da ottenere un drenaggio ottimale, rinvasando ogni 2-3 anni, usando terriccio universale miscelato a sabbia.
Effettuare concimazioni mensili con fertilizzante liquido miscelato all’acqua delle annaffiature, che saranno controllate e diradate d’inverno.
In primavera si rinnova l’impianto cimando i getti principali, per ottenere un aspetto cespuglioso, senza dover ricorrere ad interventi di potatura.
Si moltiplica facilmente per talea apicale in primavera ponendo i rametti in un miscuglio di torba e sabbia; oppure si semina in aprile-maggio, si trapianta in settembre o nella primavera successiva. Si può optare anche per la divisione dei cespi in primavera.
Utilizzazione in cucina
in cucina è una aromatica indispensabile serve per insaporire arrosti, umidi, stracotti, salse, minestre burro olio, pesce.
Il vino di rosmarino è una bevanda corroborante tonica e valida per lo stomaco, la si prepara mettendo a macerare in un litro di vino bianco alcuni rametti di rosmarino per 15 giorni. Possiede proprietà stimolanti, digestive e nervine, utile nella preparazione di lozioni anti acne.
Le piante di rosmarino si adattano bene ai climi freddi e ai terreni rocciosi. Adatte per creare un angolo di aromatiche, piccole siepi, cespugli profumati e fioriti.
questo invece mi sta resistendo da alcuni anni… speriamo, è bellissimo
meno male mi fa piacere; sai le piante sono così, dipende se trovi l’esposizione ed il terreno giusti per loro…
Profumatissima
Si ottimo in cucina
rosmarino=patate
…e sull’argomento non aggiungo altro XD !
Ciao a tutti!
Io si…al forno con una bella crosticina dorata
[…] però anche essere utilizzate come semplici piante ornamentali in quanto alcune di esse, come il rosmarino e la lavanda, ma anche il timo, la camomilla e così via sono belle anche da […]