Rugantino è una maschera che ha origini nel teatro romano. Questa maschera romana, impersonifica quello che viene definito il “bullo” romano di Trastevere, furbo, un po’ monello, alza facilmente le mani e se necessario, usa il coltello.
Una maschera simpatica folcloristica ricca di quello spirito tipico del “bullo romano” di un tempo.
Rugantino: la maschera romana
L’aspetto caratteriale predominante è di sicuro, la sua grande arroganza, il suo nome “Rugantino” deriva proprio dalla parola romanesca “ruganza” ovvero arroganza.
Le prime rappresentazioni in cui appare Rugantino, risalgono al 1700, probabilmente ad opera di un famoso burattinaio di nome Ghetanaccio.
Rugantino: la maschera romana nelle opere teatrali
Nelle opere teatrali della commedia d’arte viene rappresentato (le prime volte), talvolta come brigante talvolta come gendarme, in comune i personaggi hanno un carattere deciso risoluto e arrogante (1848 Odoardo Zuccari). successivamente il personaggio di Rugantino assumerà le sembianze con le quali è attualmente conosciuto “il bullo trasteverino”.
L’abbigliamento di Rugantino
La maschera caratteristica lo vede abbigliato in due diversi modi: il primo “lo sgherro” vestito di rosso, con appariscente cappello a due punte, mentre nella seconda versione, l’abbigliamento è più semplice e rispecchia un giovane umile popolano con calzoni corti, camicia larga con fascia in vita, casacca e fazzoletto legato al collo.
Rugantino il periodico di Lillo Brucolori
Come maschera è nata posteriormente rispetto ad altre quali Pulcinella, Arlecchino, e Colombina.
Il Rugantino dell’immagine rappresenta la versione “elegante”, con tanto di ghette a righe, giacca lunga e colletto con smerlo.
Sulla scia di questo personaggio è nato un periodico (1848) “Rugantino” che ripropone poesie e scritti in romanesco, attualmente esistente, diretto da Lillo Brucolori e disponibile on-line. Per carnevale Rugantino rappresenta una maschera simpatica da indossare adatta sia per adulti che per bambini, gradevole nell’estetica e vivace nei colori.
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Non sapevo che il nome derivasse da “ruganza”
Neanche io fino a ieri….
a scrivere e ricercare ci si istruisce!
Oh, mi è venuto in mente il capolavoro di garinei e giovannini…
Be di capolavori ne sono astati fatti svariati in effetti…