Generalmente non parlo molto in questo blog di me, ma ogni tanto mi concedo una licenza di scrittura sebbene ho all’interno dello stesso un vasto numero di poesie ho dirottato tali contenuti in un altro mio blog “alfabeto del cuore” di cui ho anche una pagina se vorrete aggiungervi ad essa e regalarmi il vostro mi piace ve ne sarò grata. Detto questo tutto inizia inaspettatamente per me con la scoperta di alcuni cuccioli di gatto. Dei gattini nati nel mio giardino.
Una storia da raccontare: adottare 4 gattini
La storia ha inizio circa 1 anno fa o poco più, andando per boschi in cerca di castagne, trovai dei gattini abbandonati, affettuosissimi coccoloni e molto belli. Mi lasciai convincere dai miei a non portarmeli a casa, visto che ho già un cane e la mia abitazioni si trova a confine con una strada, ma nonostante i numerosi ammonimenti la settimana dopo tornai al bosco e trovai i micini affamati e disperati più che mai, l’inverno era alle porte e il freddo cominciava ad arrivare, era la metà di ottobre.
Così senza pensarci due volte dopo averle ben nutrite, me le sono caricate in macchina e portate a casa, qualcun altro deve aver fatto la stessa cosa con i 2 fratellini mancanti.
Le micine Misa e Cleo vivevano in caso, più coccolona la prima mi seguiva passo passo ogni minuto del giorno e mi si accoccolava a fianco in ogni situazione, più indipendente la seconda Cleo, che amava gironzolare. Sono cresciute in fretta e sono diventate due splendide gatte ma purtroppo il loro destino si è rivelato infausto. Cleo la trovammo morta nel giardino di un vicino, con molta probabilità ebbe un malore, o si cibò di qualche cosa di non consono…
La seconda gatta, Misa, usciva poco in giardino e ancor di meno in strada, ed è stato forse proprio questo a renderle fatale la sua ultima uscita, rimanendo investita da una automobile proprio di fronte al cancello di casa.
Inutile descrivere il dispiacere provato da ognuno dei componenti della mia famiglia, ci eravamo affezionati moltissimo a queste micette ed io personalmente avevo un bellissimo rapporto con una di esse.
Così bando alle lacrime decisi che non avrei mai più adottato gattini di nessun tipo, ma il destino evidentemente non era d’accordo con me.
Circa un mese fa, più o meno nella data in cui avevo trovato le precedenti micette, scopro che in un angolo nascosto del mio giardino, una bella miciona nera dagli occhi illuminati di giallo, è venuta a partorire 3 bei gattini tigrati, la mamma è una bella gatta forastica, non so di che razza sia, e non si lascia avvicinare, anche se dopo le nostre cure comincia a fidarsi.
Così la cosa si è evoluta, trovavo spesso, i micini miagolanti e la mamma assente in cerca di cibo, ho iniziato a mettergli ciotoline con il latte, poi bocconcini di carne, infine visto le attuali condizioni climatiche ho deciso di allestire uno pseudo ricovero di emergenza con tanto di cesta e tappetino.
Guarda che faccette che hanno?
Come resistere a questi 3 splendidi musetti in cerca di caldo e cibo? io sono così mi preoccupo di tutto e di tutto e spesso questa cosa non mi ripaga neanche un po’, ma che importa, l’importante, infondo è assecondare i propri pensieri ed il proprio cuore, e devo dire che spesso gli animali ci ripagano molto di più degli esseri umani.
Non ho dato un nome ai tre trovatelli sempre perché vorrei non affezionarmici troppo in virtù dei precedenti fatti.
Come si nota dalla foto “i tre moschettieri” vivono su questo muro, largo circa 50 centimetri e lungo una quindicina di metri, il quale separa il mio giardino dal giardino di un edificio limitrofo, non scendono quasi mai perché nel giardino circola la mia belva, Milù una barboncina dolcissima di quattro anni che farebbe follie per giocare con loro come faceva con le precedenti gatte.
Non contenta della sistemazione, ho allestito un bel tetto che funge da ricovero, e un pavimentato con doghe e tavole come base della casetta, sembra proprio, tanto per stare in tema, un bel presepe natalizio, solo che al suo interno ci sono mamma gatta e i suoi cuccioli.
Ovviamente ho riservato loro una bella cuccia calda e accogliente cibo ed acqua, e devo dire che crescono in fretta, è già trascorso un mese da quando li ho “trovati” e le loro dimensioni sono raddoppiate, i cuccioli sono abbastanza socievoli, specie uno, il più magrolino dei tre che si lasci accarezzare con tranquillità.
Per l’inverno imminente mi sa che dovrò provvedere a chiudere la casetta sul fronte e ricavare delle piccole bascule sul retro per consentirne il passaggio e la passeggiata comoda via muretto: si arrampicano e giocano un po’ ovunque.
Chiedo venia per le foto che sono un po’ mosse, gli avevo portato il cibo e non volevo disturbarli oltre.
Già lo so finirò per dargli un nome e per amarli, mi auguro solo che abbiano un sorte migliore delle altre micine.
Anzi mi correggo… già li amo! 🙂
Considerazioni:
Alle volte ci imponiamo regole, lottiamo contro cose e persone, ma la realtà è che nulla accade per caso e spesso è il destino a scegliere per noi.
quanto sono belli