Finalmente, dopo qualche ora di viaggio, e un paio di deviazioni “sbagliate”, giungiamo a destinazione.
I miei due figli maschi, alti 1,80, rannicchiati sui sedili posteriori della nostra sette posti, recuperano lentamente la funzione degli arti inferiori, la mia cagnolina Milù, sdraiata sopra le mie gambe sul sedile anteriore della vettura scende tutta scodinzolante e festosa, esibendo un chiaro sorriso canino a 120 denti.
Ci guardiamo intorno silenziosamente, scrutando, in tutte le direzioni il luogo di destinazione, ed esprimiamo, uno ad uno i primi cauti commenti.
Devo dire che generalmente rimaniamo soddisfatti della meta scelta all’ultimo momento, dopo giorni di faticosa ricerca, via internet.
L’ultima vacanza risalente all’estate scorsa, abbiamo affittato un bel bungalow 6 posti in un villaggio sulla splendida costa amalfitana.
Arrivati a destinazione e ci avviamo verso la direzione e sbrighiamo velocemente le pratiche di accettazione, dopo di che da lontano, ci viene indicato il nostro alloggio, mi prende un colpo! … per raggiungerlo bisogna salire una scalinata tortuosa con svariate rampe:<<una scalata, praticamente>> peggio di casa mia, ho lasciato le scale a Roma per trovarne altre qui? Come incollarsi le “18 valige “riposte nel bagagliaio e nella “cassa da morto” posta sopra la vettura?
Assumiamo tutti quanti un’espressione tra l’ebete e il disperato che ovviamente, non sfugge alla nostra locatrice, la quale, prontamente si appresta a rassicurarci:<<Per i bagagli potete usufruire del servizio interno>>. Scopriamo .che il servizio in questione, consiste in uno speed rumeno alla guida di un’ ape a tre ruote che velocemente con fare alla Nuvolari si inerpica per una stradina posta dal lato opposto della scalinata, che conduce al nostro agognato bungalow.
Finalmente giungiamo nella nostra dimora estiva, il gentilissimo speedy scarica in tre secondi tutti i nostri bagli e fugge via pronto ad assolvere il suo dovere altrove.
Mio marito non parla, ma si intuisce che stà elaborando un giudizio sullo “speedy rumeno” che, per ovvi motivi terrà saggiamente per se.
destiniamo l’uso delle stanze dei letti degli armadi e dei cassetti, e muovo mile raccomandazioni a tutti:<<cercate di essere ordinati, evitiamo di essere invasi dai nostri indumenti>>, un consiglio che verrà ascoltato, solo in parte.
Trenta metri scarsi di alloggio per 6 persone più il cane non sono il massimo anche se ben suddivisi, tipo casetta delle Barbi, in due camere, bagno, e soggiornino…ma proprio “ino”, con inserito angolo cottura, che più che altro è un angolo in tutti i sensi.
Staremo un po’ strettini, ma in compenso abbiamo una stupenda vista mare con una bella terrazza affacciata ad ovest, pronta a farci godere di splendidi tramonti. Siamo fortunati! non pioverà mai, quindi possiamo usufruire della terrazza dotata di un bel tavolo con sedie, per mangiare fuori, visto che all’interno “angolo saloncino dotato di ingrasso ed angolo cottura con tutte le porta di accesso alle camere e al bagno, è veramente risicato.
Inutile negarlo, l’unico neo di questa vacanza saranno le “scale”, anche percorrendo la stradina alternativa, ci aspettano comunque 2 lunghe rampe di scale più una ripida discesa che ci attende implacabile ogni giorno per l’agognata giornata di mare tra sole ed acque indiscutibilmente limpide.
Il vero problema, però non è tanto la “discesa”, quanto “la ri-sa-li-ta” sotto il sole abbrustolente e impietoso delle !4.00 la risalita è un vero trauma. Trovo prontamente la soluzione:<< ci portiamo giù il pranzo “panini” e rimaniamo qui anche il pomeriggio>>, sembra che tutti, stranamente. siano concordi, ed io sono contenta di risparmiarmi il ruolo di chef almeno a pranzo…infondo siamo, anzi “sono” in vacanza anche io… o no? Qualche volta cederò alla tentazione di portar giù una pasta fredda in alternativa ai panini, ma in compenso ci concederemo qualche pizza serale di tanto in tanto, per la gioia di tutti, si perché un’altra cosa riusciamo ad essere tutti concordi: “la passione per la pizza”.
Tutto sommato la vacanza si svolge tranquilla, senza grandi problemi, e ci si adegua velocemente alle dimensioni ridotte degli spazi, dove i miei figli riescono, spostando i mobili, persino a ritagliarsi uno spazio per ballare break e tenersi in allenamento. Inutile dire che in questi frangenti la piccola casa non è vivibile, in quanto viene sistematicamente bloccato l’accesso a tutte le stanze, per cui mentre loro ballano nel soggiornino con mini angolo cottura, noi ci rilassiamo in terrazza evitando così di beccare qualche calcio.
Le vacanze volgono rapidamente al termine, tanta fatica per i preparativi e quei pochi giorni volano in un istante.
Il ritorno alla base sarà più semplice e veloce, anche perché abbiamo un orario ben preciso da rispettare, ed il rumeno super veloce che ci aiuterà a caricare tutto velocemente.
Tornati a casa ci accoglie la serena aria domestica, scarichiamo molto velocemente la macchina e “liberiamo le valige”.
Dal piano terra impartisco istruzioni:<<mettete a lavare la “roba” sporca, intanto improvviso uno spuntino>>…: <<ma quale spuntino… i miei chiedono all’unanimità la pasta. preparo la pasta! Vi chiederete perché non lasciarla preparare a loro?… ho i miei buoni motivi. Mio marito e mia figlia, dopo innumerevoli insistenze da parte mia cominciano lentamente ad imparare qualcosa in cucina, ma ve lo dico sinceramente: <<è un rischio! >>
l’ultima delizia di mio marito, sebbene faccia una carbonara impeccabile, sono stati i fagiolini al catchup, il tutto bollito; una cosa veramente disgustosa, dal sapore acidulo, mentre una delle delizie sperimentate da mia figlia è stata la pasta calda e sottolineo calda, con l’insalata di mare sott’aceto come condimento:<<meglio il digiuno!>>. Anche mia figlia ha al suo attivo ricette imparate sperimentate ed ottime, ma se occorre un pranzo al volo con elementi di fortuna, meglio non contare su di loro, o si rischia di vanificare anche i pochi ingredienti a disposizione. I due maschietti, poi, sono veramente alle prime armi, tanto che il piccolo, Lorenzo nel cucinare la pasta in modo semplice, ha usato un’intera bottiglia di olio, nel vano tentativo di condirla direttamente nello scola pasta.
Quindi, dato l’orario tardo e la fame incalzante mi metto ai fornelli e preparo velocemente qualcosa di certamente commestibile.
Finito di cenare riassettiamo la cucina e ci apprestiamo a conquistare un meritato sacrosanto riposo ma le sorprese, almeno per me, non sono finite.
Entro nel bagno uno dei quattro presenti in casa, quello che supporta le camere da letto e la lavanderia, e mi trovo sommersa da una valanga di indumenti: vestiti, biancheria asciugamani di tutti i tipi, troneggiano al centro del bagno riempiendolo. La cesta, di cui è dotato il bagno, se pur ampia, non era stata sufficiente che per una piccola parte dei panni.
Faccio un rapido conto e vedo che mi aspettano almeno quattro lavatrici di panni chiari e altrettante di “scuri”, per un totale di 8 lavatrici. ” Bè!”, mi dico meno male che ho 3 stendini un’asciugatrice e tre fili di 7 metri>>, <<ce l’ha posso fa…ma ci penserò domani>>…
Da noi esiste una regola, la sera prima di partire si mangia rigorosamente pizza e quando si torna… idem ^_____^. Carina l’idea di condire nello scolapasta 😉
vero? ancora ne stò ridendo
racconto fantastico… mi ci sono ritrovata in tante cose…
ma a tuo marito com’è venuta l’idea dei fagiolini col ketchup? terribile…
Non me chiedere…è recentissima risale a meno di una settimana fa e insiste con il dire “che sono buoni”…fidati, da non provare assolutamente