Ballo scuole e contest: professionalità e business

Hip Hop: un ballo una tendenza
Hip Hop: un ballo una tendenza

 

Il ballo è una di quelle discipline sportive che oltre a far bene al corpo aiutano anche la mente e sviluppano un benessere mentale e di “pensiero positivo”, ma come accade in moltissimi sport troppo spesso la voglia di primeggiare, a qualsiasi livello induce una parte delle persone ad assumere atteggiamenti poco consoni nei confronti degli altri e nei confronti delle regole stesse che dovrebbero disciplinare una sana educazione e la regolarità degli eventi e dei contest.

Ballo scuole e contest: professionalità e business

Troppo spesso si assiste a “pseudo federazioni” che in cambio di cifre sostenute propongono corsi di preparazione e rilasciano diplomi fittizi a persone in grado a mala pena di ballare, sentire il tempo, la musica ed interpretarla, un business che ha colpito l’ambiente dei Caraibici della Zumba e degli Standard e che sta dilagando in modo pauroso.

Ma non è solo questa una delle grandi piaghe che l’ambiente del ballo che sta perdendo professionalità per via del business: si organizzano gare, contest ed eventi in cui molto spesso non è la figura professionale od il miglior ballerino a vincere e o partecipare, una sorta di clientelismo legato alle scuole e al numero di allievi che si riesce a portare agli eventi fanno la grande differenza e ciò a discapito del livello degli eventi stessi legato all’ambiente dei caraibici che, di anno in anno, almeno per quel che concerne l’Italia, scadono di qualità.

I contest di ballo: dance hall, Hip hop, break dance

Anche i contest legati all’ambiente del ballo in genere ed in primis a quello dell ‘Hip Hop, al Ragga-jam, DanceHall e DanceHall Queen risentono in modo notevole di questa tendenza, uno dei pochi ambienti che preserva a mio avviso ma non in pieno un livello di equità a livello di giuria è quello della Break Dance anche se il battle del 2013 svoltosi in Francia ha visto vincere la crew di casa ossia quella “francese” relegando al secondo terzo e quarto posto crew, che a mio avviso, erano state nettamente migliori, anche se a questi livelli oltre alla tecnica e alla qualità esecutiva entrano in gioco anche il gusto personale dei giurati.

Tristemente anche in piccoli contest che si svolgono in locali e localini di grandi città e provincia a cui i ragazzi partecipano sottoscrivendo un iscrizione a pagamento, sono spesso vittime di sotterfugi. A questo proposito mi è capitato di assistere come spettatrice ad un contest di DanceHall molto confuso in un locale Roma situato ad Ostia sul lungo mare in cui si svolgono, da breve tempo, dei contest di tale disciplina e di altre.

Il locale è ben frequentato la musica in tema è ben scelta e la direzione del locale molto buona, ciò che proprio non ha funzionato è il contest in questione che ha visto partecipi un bel gruppo di ragazze e ragazzi quest’ultimi, eliminati in prima battuta sebbene uno di loro fosse estremamente bravo: e qui inizia l’arcano…un contest presentato come Dancehall prevede la presenza di figure sia al maschile che al femminile: perché poi parlare di Dancehall Queen? E in questo caso, perché far partecipare degli uomini? Forse per incassare la quota d’iscrizione?…

In merito a questa disciplina che si sta diffondendo anche in italia, c’è molta confusione, scarsa professionalità e competenza, gli stile sono completamente differenti la Dancehall ed il Ragga-jam sono una cosa la Dancehall queen un ‘altra e infine il Reggaeton e l’Hip hop un’altra ancora, sebbene si tende a classificare queste discipline all’interno dell’ Hip hop.

A livello di corsi si può creare con fantasia e fondere tali discipline ma quando parliamo di competizioni direi proprio che ci si deve attenere ai canoni e requisiti di tale danza, infine aggiungo che il Dembow ed il Dub sono generi musicali come il reggae.

I criteri della giuria composta da un solo giurato sono stati a dir poco ingiustificati e l’annunciata vittoria di una delle partecipanti che ballava nel medesimo stile della unica “giudice di gara”, poco credibile, ancor meno poi quando ho fatto (come il mio lavoro impone) una ricerca nel web trovando dei video in cui le due (giudice e vincitrice) non solo si esibiscono insieme, ma si rivelano due grandi amiche: ma che strano vero? La vincitrice si è portata a casa un gruzzolo con “poco onore” ed una soddisfazione inconsistente.

Vi lascio un video di una delle massime esponenti del Raggajam Laure Courtellemon

Un altro video con un esempio di Dancehall queen con la bravissima Shisha

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