Un altro bellissimo alberello bonsai ce lo fornisce il Cotognastro o Cotoneaster, specie botanica che nella fattispecie può essere coltivato in diversi stili di bonsai da quelli liberi a quelli più artificiosi e complessi. Adatto per bonsai taglie sia mini che medie, molto versatili in virtù del suo piccolo fogliame e della misura mini di fiori e frutti che lo rendono particolarmente adatto alla coltivazione in bonsai, esattamente come il Biancospino.
Vediamo come coltivare il Bonsai di Cotognastro, come potarlo, lo stile da adottare, il tipo di legature, nonché concimazioni, rinvasi, malattie e parassiti di questa specie botanica.
Bonsai di Cotognastro caratteristiche
Come detto la dimensione ridotta di foglie, fiori e frutti, consente di allevare questo bonsai in vari stili, da quello eretto e casuale a quello inclinato, prostrato, a cascata a anche con le radici su roccia o nella roccia, sia a tronco doppio che a ceppo comune. Si tratta di una tipologia di bonsai davvero molto versatile, in grado di regalare belle soddisfazioni.
Fiori e frutti Cotognastro Bonsai
Una specie botanica molto rustica, facile da coltivare, che presenta fiori sia bianchi che rosa profumati e piccoli frutti rosso corallo, bacche che sono molto simili a pomi. Un alberello decorativo molto bello.
Esposizione Cotognastro
Anche in questo caso si tratta di un Bonsai da esterno che in inverno va riparato e protetto, specie nelle zone a clima rigido. il Cotognastro vive bene in sole pieno.
Bonsai al chiuso e Bonsai all’aperto: quali sono le differenze
Annaffiature
Necessita di innaffiature regolari e quotidiane in estate, ma non troppo abbondanti. In inverno, ridurre le irrigazioni evitando che il pane di terra si asciughi troppo, specie per le specie sempreverdi.
Concimazioni
Questo piccolo bonsai dai fiori rosa o bianchi, molto profumati, richiede delle concimazioni che andranno effettuate dall’inizio della primavera ossia da marzo, fino a giugno /metà luglio, da effettuarsi ogni 15 giorni.
Rinvaso Cotognastro
Anche per questo bonsai i rinvasi andranno effettuati ogni anno, regolandosi di volta in volta, in base allo sviluppo delle radici e dell’alberello, ma in genere quando la pianta è adulta richiede rinvaso annuale da effettuare con terriccio soffice e permeabile.
Bonsai di Cotognastro: potatura
La potatura dei bonsai varia in base alla specie e al tipo di stile scelto per l’alberello. Per favorire l’infoltimento dei rami si dovranno cimare costantemente i nuovi germogli. A primavera si elimineranno i rami più vecchi.
Legatura
I rami di Cotoneaster sono abbastanza elastici per cui sopportano molto bene la legatura ed è per questo che ci si può sbizzarrire sia nello stile di bonsai da adottare, che nelle forme. Il filo metallico che si utilizza per la legatura dei bonsai andrà applicato nel periodo invernale di stasi vegetativa.
Moltiplicazione
La moltiplicazione del Cotognastro si effettua per seme in primavera. In alternativa e con maggior successo si possono ottenere nuovi esemplari di bonsai di Cotognastro per talea da effettuare a fine agosto.
Malattie e parassiti Cotognastro
Si deve fare attenzione ai tagli e alle potature in quanto delle ferite non cicatrizzate bene possono causare il mal di piombo, una malattia fungina che modifica il colore delle foglie in grigio argento, seccando anche i rami dell’alberello. I tagli effettuati andranno protetti con del mastice.
Tra i parassiti che possono colpire il Cotognastro si collocano, specie in estate, afidi e cocciniglie che possono infestare la piantina rendendo e foglie appiccicose. Una buona esposizione e ventilazioni previene l’attacco parassitario. Potranno essere impiegati anche rimedi naturali contro afidi e cocciniglia.
Curiosità Cotognastro
Questa pianta ha destato interesse in diversi botanici. Nel XVIII secolo il botanico H. Rupp, che nutriva forte interesse per le specie asiatiche, compì uno studio approfondito del Cotognastro e di altre specie di Cotoneaster.
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