Il Ginkgo è una specie botanica usata anche per i bonsai, giunta anticamente a noi dalle foreste asiatiche. Pianta dal portamento elegante è l’unico testimone facente parte di una famiglia botanica estinta. Imparentata con le conifere, il Ginkgo biloba presenta foglie a ventaglio, bilobate, che ricordano per aspetto quelle delle foglioline del capelvenere (felce). In autunno le foglie diventano color ambra per poi cadere a terra. Scopriamo di più sul bonsai di Ginkgo biloba o albero della vita e le norme di coltivazione di questa pianta.
Bonsai di Ginkgo coltivazione, esposizione e annaffiatura
Il Ginkgo è un albero con portamento eretto e tradizionalmente viene coltivato nello stile a gruppo formando dei suggestivi boschetti, ed anche come esemplare unico. Esattamente come le felci, presenta il sistema di fecondazione simile: una pellicola d’acqua aiuta e facilita l’incontro tra l’ovulo femminile e la cellula maschile.
Bonsai Ginkgo Esposizione
Benché sia una pianta rustica, d’inverno va protetta dal gelo. Ama le estati calde ed il pieno sole. Fanno eccezione le giovani piante che temono i raggi del sole cocenti estivi.
Bonsai Ginkgo annaffiatura
I Ginkgo sono alberi che amano molto l’acqua. Richiedono annaffiature frequenti ed abbondanti giornaliere, specie in estate e nel periodo vegetativo, avendo l’accortezza di drenare bene il terreno ed evitare i ristagni d’acqua.
Bonsai di Ginkgo Rinvaso, concimazione, potatura e legatura
Il rinvaso del Ginkgo bonsai va effettuato tendenzialmente ogni due anni, fino al decimo anno di vita, poi andrà effettuato anche ogni 3 anni, tenendo conto sempre della crescita del bonsai e del suo sviluppo radicale.
CONCIMAZIONI – Sia nel periodo primaverile che in quello estivo, va concimato ogni 15 giorni. A fine estate va ridotta la quantità di azoto per favorire una colorazione più intensa del fogliame giallo-oro.
Potatura e legatura
Le potature di questo bonsai che vive all’aperto vanno effettuate con circospezione e in modo lieve in quanto è una specie botanica che non sopporta molto i tagli. Si preferirà cimare solo i rami nuovi in primavera, senza esagerare utilizzando gli appositi attrezzi per bonsai.
Per quanto riguarda le legature andranno effettuate, come per molti bonsai, nel periodo invernale, durante la stasi vegetativa.
MOLTIPLICAZIONE – Da effettuarsi in primavera o in autunno da seme o in alternativa per talea legnosa a fine estate.
Parassiti e malattie del bonsai di Ginkgo
Questa bella piantina è praticamente immune agli attacchi dei parassiti, bella, forte e resistente, stesso discorso per quanto concerne le malattie ed è per questo motivo forse che viene anche chiamato “l’albero della vita“. Essendo resistente a parassiti e malattie è consigliabile a coloro che non hanno molta esperienza e vogliono cimentarsi nell’allevamento di bonsai.
Bonsai di Ginkgo curiosità
Il bonsai di Ginkgo chiamato appunto, albero della vita, e riprodotto in ciondoli e gioielli, anticamente era quasi del tutto estinto e venne riscoperto in Cina nel XII secolo. Dato che si tratta di una pianta forte resistente sia al vento che all’inquinamento si presta bene all’utilizzo di alberi da strada usati sui bordi.
In Giappone i semi di Ginkgo arrostiti sono considerati come un valido rimedio contro le sbronze e gli effetti dell’alcool.
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