I bonus attivi e le agevolazioni per gli acquisti sono molteplici, alcune riguardano appunto l’arredamento di casa. Si tratta del bonus mobili e elettrodomestici che prevede sgravi fiscale non indifferenti e consente di risparmiare un po’ sull’acquisto del mobile o dell’elettrodomestico nuovo.
Quindi, se anche voi state ristrutturando casa, o pensate di farlo a breve, e dovete cambiare dei mobili o degli elettrodomestici, sappiate che potete contare su questo bonus che la legge di bilancio 2022 ha previsto. Ma come funziona il Bonus mobili e elettrodomestici? Scopriamolo insieme!
Cos’è il bonus mobili e elettrodomestici?
Il bonus arredamento, chiamiamolo così, in quanto include appunto mobili ed elettrodomestici permette di alleggerire un po’ le spese per rinnovare la casa. Non solo il bonus per le energie sostenibili o il bonus per le ristrutturazione, ma le agevolazioni vanno a coinvolgere anche il settore arredo, da vicino.
Il bonus mobili ed elettrodomestici è fruibile da coloro che stanno ristrutturando casa e prevedono anche il rinnovo dell’arredamento, e magari anche degli elettrodomestici di casa. Infatti, va detto che l’unico vero vincolo è quello che l’immobile debba essere oggetto di ristrutturazione.
In tal caso il bonus mobile, secondo le linee guida dell’Agenzia delle Entrate, consiste in una detrazione IRPEF del 50 % delle spese sostenute, regolarmente documentate da fatture, scontrini e pagamenti elettronici. Il tetto massimo dell’importo è di 10.000 euro.
Come funziona il bonus mobili ed elettrodomestici?
Un bonus arredamento decisamente molto utile, che coadiuva e supporta il bonus ristrutturazione in modo pratico e sostanziale, ma si deve far attenzione ad alcuni cavilli burocratici che potrebbero vanificare il rimborso che comunque sia avviene nel corso di 10 anni, esattamente come il bonus per gli impianti fotovoltaici.
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Il contribuente può richiedere nella dichiarazione dei redditi la detrazione della spesa nell’ordine del 50%. Le spese di ristrutturazione dell’immobile devono essere sostenute dalla medesima persona che effettua le spese di acquisto dei mobili e degli elettrodomestici.
Cosa non fare: errori comuni del bonus mobili e elettrodomestici
Se ad esempio le spese di ristrutturazione sono a carico del marito e la moglie prevede al pagamento delle spese mobili, non si rientra più nel bonus. Cavilli legali che fanno decadere il diritto al rimborso e che talvolta vengono sottovalutati in fase di pagamento ristrutturazione o acquisto mobili.
Si deve far attenzione ai cavilli e alle richieste che regolano il diritto di accesso ai bonus, così come lo è stato per il bonus ristrutturazione 110 % a cui molti hanno fatto ricorso, ma che anch’esso non si è rivelato privo di problematiche e errate interpretazioni.
Tempo recupero bonus mobili ed elettrodomestici
La spesa da recuperare viene suddivisa comunque in 10 anni, con quote annuali e l’importo totale si recupera alla fine di questo percorso.
Se ad esempio, per comprendere meglio come funziona, immaginiamo che avete speso 8000 euro per l’acquisto dei mobili nuovi della vostra casa e di alcuni elettrodomestici, potrete recuperare il 50 %, ossia 4000 euro in totale, cifra che andrà suddivisa in 10 anni, e precisamente in rate annuali di 400 euro.
Alla fine dei dieci anni avrete recuperato l’importo dovuto, frutto della detrazione e del bonus mobili e elettrodomestici. Quindi recupererete parte dei soldi spesi per l’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici di casa, anno per anno.
Chi può accedere al bonus?
Possono accedere al bonus ristrutturazione, e dunque al bonus mobili ed elettrodomestici, tutti coloro che abbiano fatto richiesta di ristrutturazione edilizia (non ordinaria), escluse quindi opere di tinteggiatura e simili.
Possono accedervi i proprietari degli immobili, locatari, comodatari, coniuge separato assegnatario dell’immobile, familiare convivente, coniuge.