L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo e che ci auguriamo, ovviamente, che possa essere superata al più presto, ha avuto molteplici implicazioni a livello economico. Tante aziende hanno dovuto tassativamente fermarsi, altre hanno visto diminuire i loro introiti, altre hanno dovuto reinventarsi per poter “restare in piedi”, ma l’aspetto più rilevante corrisponde senza dubbio al boom dell’e-commerce.
Boom per il commercio elettronico
Il commercio elettronico infatti è letteralmente esploso in questi mesi di lockdown, e non poteva essere altrimenti: il fatto di essere impossibilitati ad uscire e a fare gli acquisti più disparati ha portato i cittadini ad effettuare online le loro compere più consuete.
Quest’aspetto, per l’Italia, ha una valenza particolare: la nostra nazione infatti era ancora piuttosto indietro per quel che riguarda la diffusione del commercio elettronico, di conseguenza un maggiore ricorso agli acquisti telematici non può che essere positivo in termini di avanguardia digitale.
Tutto lascia prevedere inoltre che quest’accresciuta tendenza ad acquistare online piuttosto che tramite i negozi fisici, peraltro, sembra destinata a consolidarsi anche quando – ci auguriamo il più presto possibile – l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 sarà del tutto rientrata.
I dati della ricerca curata da Netcomm
Da questo punto di vista sono emblematici i dati presentati da Netcomm i quali hanno appunto riguardato i comportamenti dei consumatori italiani durante il lockdown. Lo studio in questione ha rilevato che dall’inizio dell’anno i consumatori online sono cresciuti, in Italia, di ben 2 milioni, di cui ben 1,3 hanno iniziato a comperare online per via delle sopraggiunte necessità legate all’emergenza sanitaria.
Nell’analogo periodo dell’anno precedente, dunque tra gennaio e maggio 2019, i nuovi consumatori online sono stati 700.000, cifra di gran lunga inferiore rispetto a quella registrata nel 2020. A questo punto sorge spontaneo chiedersi quali siano i settori per cui il boom degli acquisti online è stato più cospicuo, e Netcomm risponde anche a questa domanda.
I settori più in crescita
Al primo posto figura il pet care con il +154%: con questo termine inglese si fa sostanzialmente riferimento a tutti i prodotti dedicati alla cura degli animali domestici, dalla cuccia per cani alla lettiera per gatti, dal filtro per acquari alla gabbietta per criceti.
Tantissimi italiani possiedono degli animali domestici e con il lockdown, ovviamente, non hanno potuto recarsi in negozio per acquistare quanto necessario; questi prodotti possono essere comperati tranquillamente online e c’è da attendersi che i cittadini continueranno ad acquistarli in questo modo.
Al secondo posto troviamo il settore dei cibi freschi e confezionati, cresciuto del +130%: tantissime persone hanno iniziato a fare la spesa online assicurandosi la relativa consegna a domicilio, e questo è il caso di tanti cibi freschi, per i cibi confezionati invece l’e-commerce non rappresenta di certo una novità, si pensi a prodotti quali pasta, biscotti, snack, scatolame, o anche a e-commerce più specifici quali quelli di integratori alimentari per sportivi, magari i classici integratori proteici in polvere, o a e-commerce come Outlet Caffè presso cui acquistare cialde Borbone e di molte altre tipologie.
Grande crescita anche per i prodotti dedicati alla cura della casa, con un +126%, si pensi dunque a detersivi, detergenti, profumi domestici e similari, al quarto posto figura invece l’altrettanto ampio settore della cura della persona con il +93%, il quale include prodotti come saponi, bagnoschiuma, creme per il corpo, shampoo e molti altri ancora.
Tante persone che erano scettiche dinanzi alla possibilità di acquistare online, dunque, essendo impossibilitate ad uscire hanno provato per la prima volta questo tipo di acquisti e l’indiscussa comodità che il commercio elettronico sa garantire farà sicuramente in modo che questa tendenza rimarrà ben salda anche quando sarà superata l’emergenza sanitaria.
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e si con il lockdown era inevitabile fare acquisti on line almeno ci sono settori che non hanno risentito di questa forte crisi economica
Anche io ho acquistato di più online purtroppo se non posso uscire se mi serve qualcosa lo posso comprare solo così.
Diciamo che comunque è stato un bene per l’economia. Ora speriamo che anche le attività con negozi fisici possano riprendersi dalla crisi.
Anche io ho acquistato tante cose on-line vuoi i negozi chiusi. o le lunghe file davanti ai negozi di prima necessità. Una modalità di acquisto, pratica veloce e molto utile
credo che essere stati costretti a casa abbia senz’altro aumentato gli acquisti online, sfavorendo ancora più gli acquisti nei piccoli negozi di paese