In Abruzzo, in provincia di Chieti, precisamente a Borrello, si trova l’oasi naturale delle Cascate del Verde. L’oasi delle cascate del Verde è nota per le belle cascate naturali che sono le più alte dell’Appennino.
Si tratta di cascate perenni che nel periodo estivo però tendono a “sgonfiarsi” di molto lasciando vedere un rivolo d’acqua poco corposo, ma pur sempre suggestivo per l’altezza da dove sgorga e cade.
Altezza cascate del Verde
I punti di osservazione delle cascate sono più di uno, e consentono di osservarle dalle varie altezze la caduta. Compiono ben 3 salti considerevoli da 30, 40 e 90 metri, precipitando per oltre 200 metri fino nella valle del Sangro.
L’ingresso al sentiero che conduce all’oasi naturale si trova presso un piazzalo servito da parcheggio, bar, servizi igienici, tavoli per picnic e botteghino per pagamento dei biglietti di ingresso. Presso la struttura vi è anche una piccola area attrezzata per i camper.
Tutta l’area è ben organizzata, il percorso curato a dovere, provvisto di segnaletica e aree picnic anche in altre aree interne all’Oasi.
Oasi Cascate del Verde e vegetazione
L’area dell’Oasi delle cascate di Borrello si estende per 287 ettari. Le cascate prendono il loro nome dall’omonimo torrente che scorre sospeso a 300 metri, solcando rocce calcaree e marne.
Il torrente Verde, in virtù della qualità delle sue acque, presenta elementi faunistici interessanti come il granchio e il gambero di fiume, per il quale è stato allestito a valle un incubatoio, e la trota.
La vegetazione e fitta e varia numerosi i nuclei di abete bianco che convive con lecci, castagni selvatici, acero opalo, ginepri e elementi tipici della macchia mediterranea e diversi licheni.
Lungo il fiume, si trovano i suggestivi salici piangenti, mentre le radure sono ricoperte da ginestre, rosa canina, prugnoli e anche diverse specie di orchidee selvatiche e ciclamini.
L’area della riserva intorno alle cascate rappresenta uno scrigno assai prezioso di biodiversità, in quanto vi si trovano rappresentate tutte le variazioni floristiche dell’intera fascia appenninica. Inoltre, sebbene l’intero territorio di riserva testimoni la presenza antica dell’uomo agricolo, nelle incisioni vallive e nei siti più acclivi, la presenza umana appare sporadica, così come la manipolazione ambientale, si scorgono infatti, lembi di foresta con una composizione botanica intatta e di grande valore.
Fauna dell’Oasi: gatto selvatico e falco pellegrino
Oltre ad una ricca vegetazione locale, anche la fauna è ben sviluppata. Nell’ambiente acquatico si colloca l’habitat ideale del merlo acquaiolo ed anche della ballerina gialla. Nelle aree della riserva, in relazione alle diverse tipologie di vegetazione nidificano uccelli come lo sparviere e la poiana. Vi si trova anche il gufo comune ed il falco pellegrino, nonché il nibbio reale. Tra i boschi è facile scorgere il gatto selvatico e animali come la puzzola.
Nell’oasi vi sono sentieri, aree di osservazione panoramiche, ed aree adibite al ristoro e alla sosta. Nel periodo estivo la riserva ha tutti i servizi attivi mentre nei periodi di scarso afflusso rimane aperto il bar nella piazzale principale, il parcheggio e l’area camper ed i servizi igienici.
Cosa fare?
Noi siamo arrivati in tarda mattinata. La giornata non era fantastica, ma non pioveva. Era Ottobre. Abbiamo fatto una bellissima passeggiata immersi nella natura e osservato le cascate dai 3 punti diversi percorrendo i 214 gradini che portano ai 3 punti di osservazione.
La percorrenza è di media difficoltà, non adatta a disabili ed anziani. Passeggiare tra la natura, scendere verso il fiume dove si trovano i resti di un vecchio mulino antico, osservare la vegetazione è stato molto piacevole.
Vi è un altro sentiero che permette di raggiungere con 1 ora di cammino, o anche meno, una meravigliosa terrazza panoramica con vista mozzafiato su un canyon strepitoso. Al ritorno ci siamo fermati in un area picnic per pranzare.
Orari di apertura e biglietti Oasi e Cascate del Verde
L’Oasi della Valle del Verde è aperta in ogni periodo dell’anno. La chiusura è al tramonto.
- L’ingresso è gratuito per i soci del WWF e per i bambini fino a 10 anni. Sopra i dieci anni il biglietto d’ingresso costa 2 euro, mentre per gli adulti il costo è di 3 euro.
- Strada provinciale Borrello-Rosello a 1 km dopo Borrello, provincia di Chieti
- Tel Info-point 389/6840840
- Per info visite di gruppo, guide, visita del borgo – 0872/945022 (tutti i giorni 9:00/12:00 – 15:00/18:00)
Considerazioni personali
Leggendo le recensioni su Tripadvisor trovo pareri contrastanti circa l’esperienza. Ci tengo a precisare che la difficoltà dei percorsi è davvero soggettiva. Noi non siamo giovanissimi ma non abbiamo trovato i percorsi complicati o faticosi, ma senza dubbio, non sono adatti a tutti.
Perfetti per ragazzi, bambini, persone non pigre, e possibilità di fermarsi anche al primo punto di osservazione, o procedere oltre verso il secondo e terzo punto. Basta fare poche tappe per risalire i gradini senza troppa fatica.
Inoltre, il flusso dell’acqua delle cascate è mutevole: in relazione alle piogge e alla stagione potrete trovare molta acqua, o poca come l’abbiamo trovata noi ad inizio ottobre dopo mesi di siccità. Il bosco è comunque bello la vista ed i panorami fantastici e la passeggiata molto piacevole.
Direzione Roccascalegna: il castello
Da li ci siamo diretti a visitare Roccascalegna ed il castello medioevale, ben conservato e davvero fantastico. Al suo interno si trova allestita la mostra permanente d’arte di Pietro De Laurentis.
Sempre all’interno è possibile vedere antichi strumenti di tortura, armature e armi come la macchina del fuoco che fu usata a Costantinopoli. Da li ci siamo diretti al lago di Bomba dal colore verde cristallino, suggestivo e incantevole.
Al tramonto siamo tornati verso casa. Alloggiavamo in una bella location nei boschi: il Rifugio del Cinghiale posto a 1000 metri di altezza. Nel video sottostante potrete vedere sia le cascate Verdi che gli altri luoghi visitati, nonché il Rifugio Del Cinghiale di cui vi parleremo in un altro articolo.
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