Cipresso o Cupressus Sempervirens albero fitoterapico coltivazione

Cipresso o Cupressus Sempervirens albero fitoterapico coltivazione
Cipresso o Cupressus Sempervirens albero fitoterapico coltivazione

In molti luoghi e in molti giardini si trovano i cipressi, piante sempreverdi ad alto fusto dal portamento verticale, che ben si prestano ad adornare viali e a formare siepi, ma anche ad essere coltivati come esemplare unico, in coppia o per la coltivazione dei cipressi in bonsai. Esistono due varietà di cipresso: a rami espansi e a rami ravvicinati.

Cipresso o Cupressus Sempervirens albero fitoterapico coltivazione e descrizione

Come detto vi sono due varietà di cipresso che differiscono per il portamento dei rami aperti o chiusi. I ramoscelli portano foglie piccole decussate, squamiformi, che contengono delle ghiandole resinifere. I fiori sono raccolti in amenti maschili e femminili.

Il frutto del cipresso, chiamato galbulo, è una trasformazione legnosa dell’amento femminile che assume l’aspetto di una piccola pigna. A maturazione avvenuta le squame si aprono lasciando cadere i semi. Si tratta di alberi sempreverdi che non presentano grandi necessità e sono facili da coltivare. Per lo più si piantano in terra piena ma possono anche essere coltivati in vaso riducendone la crescita.

Cipresso rami foglie e galbulo (piccola pigna)

Origini e raccolta

Il cipresso è originario dell’Assia Minore ed è comune nel bacino mediterraneo. La raccolta avviene fa gennaio ad aprile. Le parti utilizzate del cipresso sono sia i rami giovani che i galbuli (frutti).

Composti chimici

Da questa pianta officinale si ricava principalmente olio essenziale con una resa che varia dallo 0,2 allo 0,6 %. L’olio contiene pinene, canfene, silvestrone e dunque conseguentemente tannino, e infine, sostanze pectiche.

Proprietà e modalità d’uso

Tra le proprietà riconosciute al cipresso ricordiamo quelle astringenti, antidiarroiche, antipiretiche, antisettiche, balsamiche, tossifughe, antiemorroidali, vasocostrittrici, ed infine anche antireumatiche.

I benefici di questa piante si hanno attraverso l’uso di decotti a base di cipresso, estratto fluido, estratto molle e acquoso, estratto secco, olio essenziale, tintura, acqua distillata ed infine, sciroppo.

Curiosità sul cipresso

Il legno di cipresso ha diverse proprietà che lo rendono un legno disdegnato dai tarli. Non essendo attaccato da questi fastidiosi animaletti, il legno di cipresso è molto ricercato per la realizzazione di oggetti artistici che sono, inoltre, inalterabili nel tempo e possiedono una profumazione propria, esattamente come il noto legno di sandalo.

La resina che si raccoglie praticando incisioni sul tronco o che fuoriesce in modo naturale ha un forte odore aromatico e favorisce la maturazione dei paterecci (tumefazioni e infiammazione da germi patogeni che colpisce le falangi delle dita), e inoltre è un ottimo vulnerario sulle ferite a lenta cicatrizzazione favorendone la guarigione.

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