Il Riccio Africano è un simpatico animaletto che è facile trovare in vendita nei negozi di animali a differenza del nostro comune riccio che è vietato sia vendere che catturare in natura, in quanto animale protetto. Abbiamo visto quali sono le sue caratteristiche e come allevare il riccio africano, ora, scopriamo come far riprodurre in cattività Ricci Africani, animali che necessitano di una temperatura costante anche per la riproduzione in quanto sono originari dei paesi caldi dell’Africa. Vediamo come far riprodurre il Riccio Africano, quali accorgimenti adottare in termini di temperatura, spazio e cibo.
Riproduzione del Riccio Africano
Trattandosi di animali solitari che non amano affatto vivere in gruppo, i ricci vengono solitamente tenuti ognuno in una teca o gabbia diversa, separati gli uni dagli altri. Maschi e femmine però possono essere fatti convivere per accoppiarsi per poi separarli di nuovo.
La maturità sessuale adatta alla riproduzione viene raggiunta dai ricci tra i 4 ed i 7 – 8 mesi, anche se in genere, le femmine, più piccole di dimensioni, raggiungono la maturità sessuale prima dei maschi.
Come si riproduce il riccio africano
Il riccio africano è, senza dubbio, un animale molto particolare ed affascinante ma, la sua riproduzione, può presentare alcune difficoltà, specie se non si osservano delle regole di base che sono indispensabili alla riuscita dell’accoppiamento tra ricci.
Vediamo quali sono i passaggi da seguire per la buona riuscita della riproduzione tra i due esemplari di ricci maschio e femmina.
Coppia di ricci idonei
Per prima cosa ci si deve procurare una coppia di ricci adatti alla riproduzione. L’età riproduttiva della femmina è breve e si attesta tra i 4 mesi e l’anno di età. Oltre questo periodo, le ossa del bacino diventano meno elastiche, ed il parto difficoltoso.
Sono animali che in natura vivono circa 4 anni, mentre in cattività, se ben allevati e tenuti, anche 7 – 10 anni. L’età riproduttiva del maschio, invece è leggermente più tardiva, quindi il consiglio è di acquistare una coppia giovane con le femmina di età compresa tra i 4 e i 6 mesi ed il maschietto leggermente più grande (6 – 8 mesi).
Una coppia giovane, ed in salute, potrà garantire con più facilità il rapporto riproduttivo tra i ricci, e la nascita di prole sana (non acquistate 2 fratelli).
Ricci: riconoscere maschio e femmina
Di sicuro il venditore saprà riconoscere il sesso dei ricci ma è bene sapere che il maschio presenta un piccolo pene (tipo un bottoncino), visibile sull’addome al centro della pancia (poco più in basso).
La femmina invece, ha l’apertura della vulva posta subito sopra l’ano. Inoltre le dimensioni dei ricci africani maschi sono leggermente superiori a quelle deli ricci femmine.
Ambiente adeguato per la riproduzione
Per stimolare la riproduzione è bene mettere a disposizione dei ricci un ambiente adeguato che simuli le condizioni in natura. Meglio dunque optare per un bel terrario spazioso dotato di tutto ciò di cui hanno bisogno, tenuto ad una temperatura costante di circa 25 gradi o poco più.
E’ necessario che siano ben nutriti e in salute: il riccio va nutrito in modo adeguato, fornendogli larve, insetti, vermi freschi e vivi insieme ai solito croccantini e un po’ di frutta.
Acqua e luce non devono mancargli, e la luce e la temperatura dovrebbero simulare il periodo della riproduzione dei ricci. Il periodo migliore va da aprile a settembre anche perché in questo modo si garantiranno ai cuccioli di riccio temperature esterne più adeguate alla loro natura africana.
Procedere per gradi: la socializzazione tra ricci
I due ricci potrebbero litigare e dunque si deve procedere per gradi. Il primo passo da fare, è quello di metterli in due gabbie separate poste vicine tra di loro, in modo da farli conoscere.
Poi, successivamente, introdurre il maschio nella gabbia della femmina per pochi minuti ed osservare la reazione. Potrete tentare i primi approcci e la socializzazione anche in territorio neutrale per entrambi, magari fuori dalle rispettive gabbie.
I ricci devono famigliarizzare con l’odore del partner per poter essere messi nella stessa teca e socializzare per poi accoppiarsi.
La teca dovrà essere grande, in quanto si tratta di animali territoriali che necessitano di uno spazio ampio per poter essere messi nella stessa gabbia, o teca e, in questo ambiente comune, dovranno avere parità di risorse in termini di spazio, acqua e cibo.
Il carosello dei ricci: il momento del corteggiamento
Il periodo di corteggiamento dei ricci viene chiamato “il carosello dei ricci“. In questo periodo il maschio corteggia la femmina ma va detto che non sempre vi è compatibilità tra i due, e la femmina potrebbe sia accettarlo che rifiutarlo.
Il maschio si avvicina alla femmina e lei in genere sbuffa e soffia rifiutandolo, poi, se decide di accettarlo, abbassa gli aculei e allunga le zampine favorendo con questa posizione, l’accoppiamento.
Il corteggiamento è abbastanza lungo mentre l’accoppiamento, qualora la femmina di riccio accetti il maschio, dura pochi secondi. Una volta accoppiatisi la femmina produce una sostanza vulvare che formerà una sorta di tappo che andrà ad impedire successivi accoppiamenti.
Quanto dura la gestazione del Riccio Africano?
La gestazione dei ricci non è lunghissima. Una volta accoppiati i due esemplari vanno riposizionati nelle loro teche in modo da separarli e lasciare la femmina tranquilla. La gestazione dura dai 35 ai 40 giorni.
Vengono alla luce, generalmente ai 3 ai 5 cuccioli, anche se questo numero può variare leggermente. La madre ha necessità di un ambiente tranquillo per allattarli e crescerli: i cuccioli non andrebbero toccati per non rischiare che la mamma commetta atti di cannibalismo non riconoscendoli più come suoi.
Consigli
Durante queste fasi, si dovrà monitorare sempre il comportamento dei due ricci. Ogni riccio africano ha una sua personalità e dunque potrebbero esserci delle differenze individuali nel modo in cui i ricci reagiscono alla convivenza.
E’ consigliabile comunque, consultare un veterinario esperto in animali esotici per farsi guidare nella gestione dell’accoppiamento, dei litigi e per la nascita successiva e crescita dei cuccioli di riccio.