Perdonare e perdonarsi? Non solo si può fare, ma si deve fare. Tutti nella vita abbiamo qualcuno che ci ha recato danno, fatto soffrire causato dolore e problematiche di vario genere. Ciò può essere accaduto sia in ambito familiare ed affettivo che lavorativo. Al tempo stesso, nessuno di noi è pienamente soddisfatto di se stesso e di tutte le azioni e le scelte operate nella propria vita. Ecco che perdonare e perdonarsi diventa un processo indispensabile per poter continuare a percorre serenamente la propria vita: vediamo come fare!
Come perdonare e come perdonarsi
Il perdono non è un processo semplice sia se rivolto agli altri, che a noi stessi. Indubbiamente, è innegabile che siamo esseri imperfetti e dunque consapevoli che a livello umano i torti si compiono e si ricevono. E’ altresì vero che i torti, ed i danni connessi, sia a livello fisico che psichico, possono essere lievi, mediamente gravi, o gravissimi.
Gravissimi come nel caso di chi compie atti contro la persona, arrivando fino ai gesti estremi che leggiamo ogni giorno sui giornali. Ma in linea di massima, sia che il perdono venga rivolto verso l’altro che verso noi stessi, il processo che è alla base di tutto ciò è l’accettazione.
Perdonare è accettazione
In effetti, non si può negare che esistono cose che in cuor nostro non saremo mai in grado di “perdonare” a livello umano, ma rimane il fatto che l’accettazione e l’elaborazione di ciò che è accaduto aiuterà l’individuo a superare, attraverso questo processo di consapevolezza, il dolore che causa l’aver subito un torto o l’aver causato ad altri un torto, e sofferenze relative.
Parliamo a livello generico, ma in queste parole ogni individuo potrà riconoscersi e riconoscere i danni e gli errori subiti od arrecati ad altri. La non accettazione comporta che i pensieri ed i nostri sogni continuino a rimuginare su ciò che è stato, anche per decenni.
Gran parte dei sogni infatti secondo la psicanalisi, non sono altro che un modo per vivere e rielaborare e inconsciamente ansie, desideri, paure e traumi. (Sogni e psicanalisi)
Perché si deve perdonare?
Odio, rancore e rabbia rivolti verso l’altro o verso noi stessi influiscono sulla serenità e nella vita, facendo mare all’anima e al corpo. Il perdono è un rimedio efficace per ritrovare la pace e fa bene all’anima. Perdonare non significa giustificare un’azione sbagliata, ma riuscire ad andare oltre.
Come ci si sente dopo aver perdonato?
Il perdono rivolto verso l’altro o verso noi stessi consente di rimettere il equilibrio anima e copro e, secondo le neuroscienze, il perdono è uno strumento valido che alimenta l’empatia, allena il cervello a sviluppare migliori relazioni umane.
Si sbaglia, e sbagliare è umano
Partendo da questo presupposto “si sbaglia, e sbagliare è umano” possiamo riuscire a comprendere che le fragilità umane determinano, spesso inconsapevolmente, sofferenze altrui. Allo stesso modo, alle volte abbiamo subito e sofferto, magari anche moltissimo e ci chiediamo ogni giorno: cosa possiamo fare?
La prima cosa necessaria è prenderne consapevolezza, elaborare il fatto e “buttarci tutto alle spalle” in senso empirico, consapevoli che ciò che è stato non può essere modificato. Ma al contrario, possiamo però modificare il futuro e ciò ha inizio proprio dai processi di elaborazione dei fatti dolorosi e dalla loro accettazione.
Quando si perdona si ama?
Quando si perdona, soprattutto, si ama se stessi. In quanto si ritrova la serenità persa, sia che il perdono sia rivolto verso gli altri che verso noi stessi.
Come perdonare e perdonarsi?
Perdonare se stessi o perdonare gli altri non è mai facile ma le basi per farlo sono semplici:
- Accettare il fatto perdonando in quanto non hai il potere di modificare ciò che è stato.
- Imparare dal passato per non ritrovarsi nelle medesime situazioni.
- Chiedere scusa a chi a subito o a se stessi.
- Lasciare che il passato diventi passato e non sia “il tuo presente”.
Cosa fare? Allontanarsi dal passato con consapevolezza ed accettazione
Quante volte il passato continua a mietere “vittime” nella vita? Le vittime in prima persona siamo noi, che con la non accettazione di ciò che è stato modifichiamo il modo di essere ed agire, inficiando sui rapporti umani e su di una serena vita. In questi casi il passato e gli errori in esso contenuti, i torti ricevuti o quelli fatti ritornano e inficiano sulla propria vita.
Analizzare i fatti, comprendere il perché, la modalità ed entità di come abbiano ferito, o al contrario, abbiano causato dolore in altre persone, è alla base del perdono. Perdonare e perdonarsi è doveroso e non per religione o senso civico, ma unicamente perché è necessario per noi, e per gli altri.
Allontanarsi dal passato, non solo a livello fisico, ma anche, e soprattutto, a livello psicologico, aiuta ad avviare quel processo di perdono necessario “alla guarigione dell’anima“, e alla riappropriazione della propria vita e della propria serenità. Imparare a perdonare ed imparare a perdonarsi non è facile, ma necessario.
Perdonare o non perdonare non determina forza e carattere,
ma un individuo che sa essere felice.