L’autocontrollo consente di gestire al meglio le situazioni anche nelle condizioni più critiche. Esso è determinato dalla corteccia prefrontale e può essere esercitato ed allenato. Mangiare troppo o male, cedere a scatti di ira, essere pessimisti o ansiosi, sono tutti comportamenti che delineano uno scarso autocontrollo.
In effetti, è proprio l’autocontrollo a distinguere l’istinto animale da quello umano, ed è sempre l’autocontrollo a farci sentire padroni di noi stessi, e a permetterci di pianificare ogni momento contingente e futuro, valutando le migliori opzioni reali, senza farci suggestionare da paure o preconcetti.
Se pensate che l’autocontrollo non faccia parte di voi al 100 % ma neanche al 50 %, forse, è arrivato il momento di porre rimedio a questo deficit che sicuramente, in più di qualche occasione, ha condizionato la vostra vita e quella di chi vive al vostro fianco.
Autocontrollo: tecniche e strategie per adulti e bambini
Rabbia, paura, frustrazione, ma anche appetito compulsivo, pigrizia, ansia, pessimismo e capricci, sono tutte situazioni che esprimono uno scarso autocontrollo. Sia che si tratti di persone adulte che di bambini, è necessario riequilibrare queste reazioni istintive che ci provengono dal passato, dai nostri istinti primordiali animali, e dalle situazioni contingenti a cui la vita ci ha esposto.
L’amigdala, il cassetto segreto delle nostre emozioni, va ricondizionata quel tanto che basta per consentirci di vivere in maniera più serena. Non si tratta di un percorso facile, ma partiamo dal presupposto che “volere è potere”, e se siete arrivati al punto di rottura e ad uno stato di malessere, forse è arrivato il momento di frenare pulsioni e reazioni in maniera graduale e produttiva.
Le persone ipersensibili sono anche molto reattive, avvertono emozioni e sensazioni in maniera amplificata e soffrono in ugual misura. Ne abbiamo parlato qui: la sensibilità è un dono: gestire l’ipersensibilità attraverso un libro. (Ve ne consiglio la lettura).
Oltre a questo, possiamo dire che anche le dipendenze più comuni nella società moderna (gioco d’azzardo, droga, alcol e fumo), sono sinonimo di scarso autocontrollo bassa gestione del “se” in virtù del proprio benessere. La ricerca sfrenata di appagamento attraverso un mezzo, sia esso il gioco, o la droga, è spesso dovuta a carenze di ordine psichico ed affettivo (anche se non costituisce una regola).
Come sviluppare l’autocontrollo senza reprimersi
Non trovate inutili giustificazioni: l’autocontrollo non è sinonimo di repressione, ma di controllo e gestione di se stessi. Non cadere vittima delle proprie emozioni, sia quando esse siano benefiche, che malevole, significa avere padronanza di se stessi e delle situazioni in cui incappiamo nella vita di tutti i giorni.
Controllare la rabbia
Autocontrollo non significa solamente controllare la rabbia o gli scatti d’ira ma anche essere succubi dell’ impulso eccessivo verso il cibo, il saper vincere le tentazioni culinarie o economiche, come lo shopping compulsivo, saper amministrare le giornate, il lavoro e lo studio, senza cadere vittima di ansia e depressione o, peggio ancora, di crisi isteriche.
Autocontrollo
L’autocontrollo scandisce tutta la nostra vita, quotidianamente e, quando viene a mancare, purtroppo, sono sempre guai: ecco che si manifestano stati di timidezza eccessiva, paure irrazionali, fobie e comportamenti indesiderati. Per tutto ciò, esistono i terapisti, senza però dimenticare che alle volte, possiamo essere noi, attraverso la nostra forza di volontà, i migliori terapisti.
1) Rendere piacevole ciò che dobbiamo fare: cerca il piacere nel dovere
Il dovere spesso è pesante, noioso, sgradevole. Anche quando non lo è, (magari facciamo un lavoro che ci piace) nel tempo, la forzatura di per se rende tutto pesante e sgradevole. Ma anche la pigrizia eccessiva ed il procrastinare continuamente, sono sintomo di scarso autocontrollo nella gestione di se stessi e della propria vita.
Tempi e ritmi giusti
Allo stesso tempo, persino un hobby può diventare sgradevole se non si rispettano i tempi ed i ritmi giusti. Conquistate il vostro tempo, i vostri spazi, e fate ciò che dovete fare cercando sempre di coglierne il lato positivo, quello bello, piacevole, o costruttivo.
Anche in casa, nello svolgimento delle mansioni domestiche, è utile e necessario, cercare di renderle piacevoli nella quotidianità: organizzarle settimanalmente ottimizzando compiti e mansioni, e svolgerle magari, in compagnia della musica e di una seconda persona. Tutto ciò può aiutare moltissimo ad alleggerire questo compito gravoso.
Dovere e piacere, devono camminare sullo stesso binario, e per farlo, è necessario rispettare tempi e ritmi, senza eccedere nella procrastinazione ma neanche nell’ iper produttività. Anche l’iper produttività è sinonimo di scarso controllo di se stessi e su se stessi.
2) Rimandare per riuscire a controllare
Quando la rabbia alimenta i vostri pensieri, o avete voglia di ingozzarvi di cibo o di dolci: cercate di rimandare! Respirate profondamente e rinviate ciò che volete dire, o fare, per alcuni minuti, se è l cibo ad attrarvi puntate su altro: una caramella, un frutto etc.
Basterà riuscire a compiere questa semplice azione per non alimentare una crisi isterica o magari, se si tratta di cibo, ad un crisi da cibo. L’autocontrollo vi eviterà danni alla salute, così come al vostro peso forma e al sistema nervoso.
Rimandare, contare, (come si suol dire), fino a dieci, o magari fino a 100 può aiutarvi a superare il momento di crisi. Ad aiutarvi in ciò può venire in supporto la distrazione. Cercate un elemento di distrazione che diverrà determinante per superare il momento, orientando la vostra attenzione altrove.
3) Cercare un’ alternativa
L’alternativa come tecnica consiste nel fare una cosa al posto di un’altra. Ad esempio, ho voglia di mangiarmi un bel cornetto farcito di cioccolato, ed opto invece per un’ alternativa meno calorica, come dei biscotti integrali, meglio ancora, della frutta secca da sgranocchiare o magari una mela o solo una caramella.
Tattiche semplici
Sale la rabbia mentre sto discutendo con Luca, Terresa o Serena? Non importa il nome… rischio di avere una reazione sconsiderata? La mia amigdala mi suggerisce di attaccare? Respiro, mi volto da un ‘altra parte e cambio discorso. So che il rimandare lo scontro mi aiuterà ad affrontare meglio, ed in maniera più calma e approfondita, il problema che si è creato.
Trovo strategicamente un’alternativa che mi faccia evitare uno scontro, anche perché tutti sappiamo che gli “scontri” non sono per nulla produttivi, mentre lo sono i “confronti”. Questa tecnica si mette in atto anche con i bambini, specie quando sono intenti nel fare capricci. Si tratta di cercare di distoglierli dall’argomento che ha generato il capriccio, educandoli all’autocontrollo.
Conclusioni
Concludendo, è necessario fare un’analisi di se stessi, comprendere in quali situazioni tendiamo ad eccede, e dove vorremmo porre delle modifiche per il nostro benessere, e per quello degli altri. Una volta “scannerizzata” la situazione, e messo in risalto tutto ciò che necessita di modifica, non vi rimane che iniziarci a lavorare su noi stessi, cosa che possiamo fare da soli o con l’aiuto di un professionista.
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Ottimi consigli grazie farò leggere questo.articolo a mio marito che non ha proprio autocontrollo
Ciao ottimi consigli da seguire. Tendenzialmente li metto in pratica quasi tutti ma meglio approfondire,grazie
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Un ottimo articolo, ho appreso le tre tecniche che hai menzionato. Ora devo solo applicarle.
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