Le antiche popolazioni adottarono abiti di vario genere molto particolare fu l’abbigliamento degli abitanti di Creta
Creta è un’isola che si trova al centro del Mar Mediterraneo dove, già 1700 anni prima di Cristo, era presente una fiorente civiltà in cui, ricchezza e cultura regnavano. Gli abitanti dell’isola di Creta adottavano un abbigliamento molto particolare che si discosta, specie per le donne, da quello dei popoli della Grecia di cui abbiamo parlato: Abbigliamento antica Grecia. Creta divenne famosa come terra di mercanti e marina,i ricca anche per la fiorente agricoltura, specie quella legata al vino, all’olio; nota anche per le produzione di oggetti d’artigianato.
Come vestivano gli abitanti di Creta uomini e donne
I Cretesi erano degli abitanti di un Isola felice in quanto, ricchezza e clima, ne favorirono il fiorire. La società a cui diedero vita fu vivace, gaudente, amante della ricchezza e delle cose belle. Ciò si evince dagli affreschi rinvenuti negli edifici e nei palazzi di Creta. Si trattava di un popolo di atleti che amavano vestirsi e non vestirsi, ritratti spesso a torso nudo e a seno nudo (le donne).
Uomini Cretesi abbigliamento
Degli sportivi che si esibivano in lotta con i tori ingaggiando acrobazie e, in questi frangenti, i drappi di tessuto avrebbero potuto recare problemi dunque, si esibivano con corpi nudi o seminudi. Una volta terminati i giochi della tauromachia gli uomini in giovane età, si vestivano con un semplice perizoma, il cui lembo anteriore ricadeva con un drappo, spesso decorato da perline o da ricami, posti sul fronte. Talvolta il perizoma si trasformava in un calzoncino ampio o in una sorta di gonnellina.
Utilizzavano cinture alte realizzate in cuoio che servivano a dar risalto al al busto e alle spalle. Ai piedi calzavano agili calzari o stivaletti in pelle decorati. Ovviamente, nella stagione invernale, nonostante il clima mite, si coprivano inutilizzando dei mantelli di pelliccia o di lana. Gli uomini del popolo indossavano anche tuniche di lino grezzo lunghe fino al ginocchio. Molti indossavano dei cappelli di varie fogge che venivano fissati ai capelli mediante l’utilizzo di spilloni.
Usi e costumi dei cretesi
Un popolo solare, felice e gioviale che amava divertirsi ma alo stesso tempo era civile, ricco di cultura e praticavano una scrupolosa igiene. Sia gli uomini che le donne di Creta facevano il bagno ogni giorno e depilavano il loro corpo rendendolo lucido con oli speciali. Indossavano copri capo di varie fogge sia gli uomini e le donne e calzature comode.
Donne cretesi abbigliamento
La donna cretese aveva un ruolo molto importante all’interno della società dell’epoca dunque, il suo abbigliamento era curato, attento e raffinato, sebbene si discostasse da quello del mondo greco a cui faceva capo.
Le donne di rango alto indossavano abiti lunghi, gonne a balze variopinte e sovrapposte tra di loro ed allacciavano un corpetto molto aderente al busto che lasciava scoperto il seno. Anche in questo caso la vita veniva messa in risalto, come per gli uomini, da una cintura. Spesso i tessuti erano decorati da perline e piastrine in oro che formavano ricami e decorazioni floreali o animali. I colori utilizzati per i tessuti erano vistosi, accesi e sgargianti ed usati a contrasto come ad esempio il rosso ed il nero, il giallo ed il nero, l’azzurro ed il rosso. Le acconciature cretesi erano caratterizzate da capelli lunghi e sciolti o stretti alla nuca da una coda di cavallo oppure acconciate con forcine di ossa e raccolti da una reticella.
Mentre i tessuti erano raffinati per le donne altolocate, le donne cretesi del popolo adottavano tessuti grezzi in lino. Tuniche lunghe fino alla caviglia strette in vita da una cintura in cuoio.
Un moda fuori dagli schemi quella di Creta
La moda di Creta antica fu senza dubbio, una moda che usci fuori dagli schemi tradizionali, fantasiosa, impudica, si mantenne libera e personale per diversi secoli per poi risentire inevitabilmente dell’austerità del popolo e dell’abbigliamento greco che con il tempo si insidiò all’interno di questa civiltà felice ed informale.
Minoici e Micenei: curiosità su Creta, Zeus
I Cretesi vengono definiti Minoici (civiltà pre-greca) e gli Achei Micenei (civiltà greca successiva) popolo di guerrieri che fortificò le città con mura in pietra. Gli Achei erano un popolo proveniente dalla Grecia Indoeuropeo. Creta è un isola ricca di montagne e catene montuose alternate a vallate molto fertili. Le tracce più antiche delle popolazioni di Creta risalgono al neolitico 6000 a. C. Si ritiene che fu qui che nacque Zeus e precisamente sul monte Ida. Zeus rappresenta il Dio dell’Olimpo, Divinità del cielo e del Tuono (come Chango nella santeria cubana) ed il re indiscusso di tutti gli Dei dell’antica Grecia. Secondo la religione del tempo vi era il culto di oggetti sacri e di grotte sacre, in una di questi si presumeva fosse nato Zeus.
La leggenda di Minosse: Dedalo, Icaro e il Minotauro
La leggenda di Minosse ruota intorno alla costruzione del famoso labirinto e alla storia del Minotauro e di Dedalo. Dedalo ed Icaro, furono gli artefici della costruzione del labirinto e, con molta probabilità, fu rappresentato dal palazzo di Cnosso (Knossos) che sorge sulle alture di Kefala a 5 chilometri dalla capitale di Creta Iraklio. Cnosso è il più grande ed importante palazzo Minoico. Il palazzo fu identificato come il labirinto. Un leggenda mitologica che aveva lo scopo di ricordare la forza e la grandezza di Creta, tant’è che gli Ateniesi dovevano pagare ai Cretesi un tributo. Sembra che il labirinto fu commissionata a Dedalo dal re di Creta, Minosse, per potervi rinchiudere il Minotauro, mostruosa creatura con il corpo d’uomo e la testa di Toro concepito da Pasifae dalla moglie del Re indotta alla passione verso l’animale da Poseidone, attraverso un incantesimo. Narra la storia che Dedalo ed Icaro rimasero intrappolati nel labirinto e ne uscirono volando attraverso delle ali di cera costruite appositamente.
Atene, che era sottomessa a Creta, aveva l’obbligo di inviare sull’isola di Creta 7 ragazzi e 7 ragazze che dovevano essere scarificati al Minotauro. Ciò accadeva ogni 9 anni. Fu Teseo, figlio del re Ateniese Egeo che, dopo riuscì, infiltrandosi tra le vittime scarificali, ad uccidere il Minotauro è a liberare tutti gli ostaggi attraverso il famoso filo di Arianna, figlia di Minosse e Pasifae.
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Notizie molto interessanti non le conoscevo
non sapevo di questa cosa, una notizia davvero interessante è sempre bello scoprire cose nuove
Mia figlia sta studiando in questo periodo la Grecia ed i suoi miti per cui questo articolo capita davvero in perfetto tempismo per lei!
Per me che ho studiato storia dell’arte e del costume e` stato bello leggere il tuo articolo,sono tornata a quando ero studentessa anni fa!
Beh che dire? Mi fa piacere di averti condotto in questo viaggio storico