Cosa fare quando si è depressi

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Cosa fare quando si è depressi

La depressione e l’ansia insieme agli attacchi di panico sembrano esser diventati un male sociale. Forse la causa è da ricercare nella struttura dei nuovi rapporti sociali e dall’isolamento collettivo dovuto alla vita frenetica e ai social.

Gli smartphone ed i computer con la tecnologia, hanno accorciato le distanze, ma allo stesso tempo, hanno creato dei muri insormontabili anche tra persone vicine. La depressione è diventata una malattia comune e frequente ed interessa non più donne e uomini ma anche giovani, adolescenti e bambini. Ma come identificare la depressione e cosa fare quando si è depressi?

Cosa fare quando si è depressi e ansiosi

I disturbi dell’umore come ansia e depressione spesso viaggiano sullo stesso binario, ma non sempre. La causa spesso è da ricercare in problematiche familiari, o in squilibri endocrini e patologie infiammatorie. Studi recenti hanno dimostrato una correlazione tra le IBD (malattie infiammatorie croniche) come il morbo di Crohn e la Colite ulcerosa e la depressione.

Nuovo studio italiano depressione e connessione tra cervello e intestino

Il disturbo che causa la depressione sembra dipendere dall’alterazione del microbiota intestinale e dall’infiammazione / infezione che causa la chiusura del plesso coroideo. Tale chiusura, se da un lato protegge il cervello dall’altro non gli permette di ricevere alcune sostanze utili.

Uno studio italiano operato da 4 ricercatrici dell’ Humanitas e pubblicato su Science, mette in evidenza una connessione forte tra cervello e intestino e apre la strada ad una serie di approcci terapeutici diversi, utili per i pazienti. Si presume che non solo le malattie corniche intestinali possano causare la chiusura del plesso coroideo, ma anche altre patologie infiammatorie insieme a quelle di natura tumorale.

Cause depressione

La depressione può essere indotta da circostanze difficili che si presentano nel corso della vita, come un abbandono coniugale, un lutto, la perdita di lavoro che viene molto sentita specie dal sesso maschile. Tutte delusioni che inficiano sulla propria serenità e felicità.

Le cause, come visto, possono essere molteplici, ma quel che è certo è che la depressione va identificata da subito e contrastata. Se per diversi giorni o settimane vi sentite tristi, affetti da una stanchezza cronica, con poca voglia di fare e di uscire, e tendete ad isolarvi dalla vita comune, molto probabilmente avete bisogno di una mano.

Uno psicologo o un terpista potrebbe aiutarvi. Intanto, ecco cosa fare quando si accende la spia rossa della depressione e ci si accorge di essere depressi.

Depressione cosa fare?

Quando si è depressi, per prima cosa occorre parlarne con il proprio medico di base che, con molto probabilità sarà in grado di indirizzarvi verso uno specialista. Ma oltre al terapeuta è necessario cercare di non isolarsi, contattare amici e parenti, cercare di uscire e soprattutto tentare di fare cosa che vi inducono a stare e sentirvi meglio.

Fate una pausa di riflessione e interrogatevi su cosa non va nella vostra vita. Talvolta tali cause sono rimovibili o affrontabili, altre volte, invece, ci si deve convivere nostro malgrado (lutto, separazione, etc.)

Sappiate che ogni qualvolta si creano situazioni spiacevoli, può essere d’aiuto agire: mangiare un cibo che gratifica, come il cioccolato o un buon dolce, va a stimolare la produzione di una sostanza chiamata serotonina o ormone della felicità. Stesso effetto riesce a indurlo il ballo, lo sport, la buona musica, la vista di qualcuno a cui volete bene.

Alcune persona hanno una bassa produzione di serotonina per cause endocrine, altre per motivi di salute, altre ancora per induzione come nel caso dell’uso di stupefacenti (anche leggeri). I meccanismi endocrini e quelli del benessere sono talmente soggettivi e individuali, che ogni caso di depressione è un caso a se.

Alcuni studi rivelano che figli di madri ansiose con gravidanze difficili posso indurre nei figli, una percentuale più alta di rischio depressivo.

Combattere la depressione

Certo è che non sempre è necessario ricorrere agli psicofarmaci, alle volte è sufficiente modificare il proprio stile di vita, mangiare in modo sano, introdurre i giusti nutrienti, fare sport, uscire e divertirsi, dormire le ore di sonno necessarie e circondarsi di persone vere e presenti.

Anche la compagnia di un cucciolo di animale come un cane o un gatto può risultare ottimale per combattere tristezza, solitudine e depressione. L’unica cosa da evitare, qualsiasi sia la sintomatologia ed il grado di depressione è quella di chiudersi in se stessi e non parlarne con gli altri.

Non ci si deve vergognare di avere un problema che, con gli giusti strumenti e se preso per tempo, può essere risolto con comportamenti corretti o l’intervento di un terapista, farmaci e buona volontà.

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