Ora ne sono certa noi siamo una delle famiglie fai da te, ci bastiamo da soli o quasi, e ci adattiamo a compiere mille mansioni domestiche e non…e voi che famiglia siete? Una famiglia fai da te di oggi, o siete una delle tante una famiglie deleganti? Le mie riflessioni sono ben delineate.
La domanda nasce spontanea e gradirei tanti commenti e tante risposte. Ora vi spiego l’arcano legato a questa richiesta bizzarra, (non lo nego), e alla mia affermazione precedente: “noi siamo una delle tante famiglie fai da te!”.
Scoperte sociali interessanti: abitudini delle famiglie fai da te e famiglie deleganti
Mi sono recata ad una riunione di lavoro collegata all’ambito blogger. Cosa centra con le famiglie fai da te? Ora ve lo spiego!
Invitata da una piattaforma di marketing e scrittura web per la quale scrivo articoli web, che si occupa di lanciare servizi e prodotti. La piattaforma opera per meritocrazie com’è giusto che sia, e dunque, a me piace molto scrivere per loro. Sono stimolata a fare sempre del mio meglio. La riunione in questione trattava del lancio di un app dedicata a vari servizi fruibili via smartphone con estrema semplicità. A mio avviso, un ottimo prodotto che, come dice uno dei suoi creatori, necessita di qualche smussata qua e la, in modo tale da poter ottenere il prodotto ideale per gli utenti.
Ciò che è emerso, o quanto meno ho recepito io, da questo utile confronto di anime e pensieri, è che anche in questo caso, e anche in merito alla fruibilità di un sevizio, non siamo tutti uguali. Persone diverse, famiglie diverse, abitudini differenti.
Famiglie fai da te e famiglie deleganti, soggetti fai da te e soggetti deleganti.
Esperienze ed esigenze diverse. C’era chi parlava di servirsi di baby sitter sconosciute chi di donne in grado di fargli la spesa e chi invece, di qualcuno che avesse voglia di riverniciare la ringhiera o falciare il prato… Personalmente falcio il prato, curo il mio giardino e mi diverto a farlo. Se c’è da imbiancare un muro od un soffitto, non mi spavento, non ho mai affidato i miei figli alle baby sitter se non per qualche rara uscita serale rivolgendomi solo ed esclusivamente a persone di mia conoscenza, come le nonne, e di fiducia come figli di amici e conoscenti. Problematica che attualmente non sussiste più in quanto i miei bambini ora sono diventati dei bei ragazzi.
Lavoro ed etica
Lascio fuori da questi discorsi il concetto etico legato alle società di servizi, qualunque esse siano, in cui si offre un lavoro e, spesso, si gioca al ribasso. Il lavoro è un bene prezioso per un paese e in tal senso va tutelato senza sminuirlo ne svalutarlo; ma questo discorso non mi pare appartenga all’app in questione che ha tutti i crismi per farsi valere anche in relazione a questa problematica. Torniamo alle “famiglie fai da te“.
Sono una mamma fai da te
Si ho scoperto che decisamente lo sono, e lo sono da sempre a tempo pieno. La mia è una di quelle famiglie fai da te che si discosta ampiamente dai canoni delle famiglie deleganti. Ho seguito e seguo i miei figli nei compiti, nelle attività sportive, pulisco la mia casa, cucino, stiro e cucio. Per un breve periodo, quando avevo tre marmocchi piccoli in giro per la casa, mi son fatta dare una mano da una signora sia nelle faccende che in altre piccole incombenze che da sola non riuscivo ad evadere, proprio per problemi organizzativi legati al dover uscire, ad esempio a fare la spesa, con al seguito tre bimbi piccoli. Ah dimenticavo lavoro! Si, lo faccio da casa, scrivo molto, ho diversi blog, ho una scuola, ed insegno ballo in due palestre.
Disponibilità economica, o abitudine? Le famiglie deleganti
Anche per i nostri genitori, i miei e di mio marito, è stato così. E’ un po’ una tendenza tramandata nel tempo, non che ci sia mancato qualcosa anzi… per quel che mi riguarda la mia famiglia di origine, ha un tenere di vita decisamente superiore alla media. Essere ricchi rende pigri?
Non so! ditemelo voi… E’ il benessere che spinge le persone a far entrare in casa un estraneo anche solo per falciare il prato del giardino? E’ sempre il benessere a indurre una donna a mandare un estraneo a fargli la spesa? Sono anormale io che voglio vedere ciò che acquisto per la mia famiglia, il prezzo dei prodotti, la freschezza della mercanzia o…altro! Potrei delegare qualcuno per andare alla posta, quello magari si, e lo potrebbe fare anche mia madre che ha 80 anni compiuti… Ma per il resto? Diciamo che se ho necessità di un furgone chiamo qualcuno con il furgone: ok! Magari se devo potare il mio pino di tanti ma tanti metri di altezza, chiamo una ditta apposita, questo è certo, e con tanto di attrezzatura adeguata.
Famiglie e persone che cercano soccorso per ogni piccola attività. Forse dietro a queste abitudini talvolta insolite, non c’è una vera è propria necessità…diciamocelo su! Far fare i compiti ai bambini può essere anche piacevole e oltretutto un momento di condivisione e conoscenza reciproca ma, se proprio non si ha tempo e si lavora tutto il giorno, allora può diventare indispensabile prendere qualcuno che lo faccia per noi. Ma per il resto, mio marito ed io gestiamo le attività domestiche, prato, casa e giardino e ci diamo da fare anche nelle attività di riparazione in cui il “fai da te” ci appartiene profondamente. Di recente abbiamo completamente ristrutturato la nostra cucina, rifatto l’impianto idraulico, la pavimentazione le piastrelle e montato i nuovi mobili acquistati da Ikea. Siamo dei mostri? No! Siamo persone normalissime, una delle famiglie fai da te con una casa grande e tre figli al seguito che non vivono nel lusso sfrenato e che si adattano quindi a fare da soli e traggano anche piacere nel fare da soli alcune cose personali, private e che talvolta sono di scambio relazionale. Si perché fare insieme la spesa, i compiti, il giardino e le ristrutturazioni, diviene anche questo.
Riflessioni: non per tutti è così!
Qual’è quindi la vera molla che spinge le persone ad usufruire di alcuni servizi o di alcune figure professionali? L’operaio, la donna delle pulizie (ben venga di tanto in tanto, ho casa grande e su tanti piani). Talvolta ho l’impressione che alcune persone spendano in quasi totalità il loro stipendio per avere chi stira le proprie camice, chi falcia il prato, chi rivernicia la ringhiera, gli prende i bambini a scuola facendogli fare i compiti, e chi magari gli fa la spesa facendogli trovare la cena pronta.
Ok il lavoro gratifica l’uomo è vero, ma anche la propria casa e la propria famiglia. Gli asili nido pullulano di bambini, figli di madri lavoratrici e non lavoratrici, ad esempio. Chi mi conosce sa quanto sia contraria all’imprinting degli asili nido, anche perché un tempo non si sapevano le conseguenze di tali scelte, ma oggi si sa bene quale sono i risvolti psicologici a lungo termine di questi utili servizi che utili dovrebbero rimanere, solo per chi ne ha effettiva necessità.
I ricchi sono più pigri?
Penso che spesso ci adagiamo, facciamo e vogliamo fare sempre meno, cresciuti e viziati dei nostri genitori e magari ancor di più lo saranno i nostri figli, abbiamo perso il vero contatto con il mondo circostanze e le vere necessità. Ci affidiamo a questo o a quello per ogni stupidaggine ma poi, ecco che dal nulla sbucano fuori i conservatori come me, le miriade di famiglie e di persone che amano far da sole “famiglie fai da te” che si rivolgono al professionista solo in caso di vera e propria necessità. Ma dai che inforcare una tuta e pittare una ringhiera o una parete è anche divertente, cuffiette alle orecchie o radio accesa e si canta dipingendo. Falciare il prato poi in un giorno di tiepido sole può trasformarsi in un divertente pomeriggio di gavettoni all’aria aperta. E allora non sarà che si stanno perdendo di vista un po’ di cose che fanno parte del vivere comune e della normalità? Voi che ne pensate? Stiamo diventando delle generazioni di grandi pigri o è prerogativa solo di alcune “classi sociali” benestanti questa abitudine a delegare per tutto o per ogni cosa? Poi ognuno ha i suoi limiti e servirsi di aiuti e servizi qua e là può andare e “ci sta tutto”, per dirla semplicisticamente.
Le tue parole sono spunto di riflessione per me, io credo di essere a metà tra i due modelli
Si? beh lo è stata per me la riunione di ieri sera, ed è proprio da una profonda riflessione che è nato questo post
anche io sono a favore e faccio parte delle famiglie fai da te ,seguo mio figlio in tutto,faccio la spesa e qualsiasi faccenda e commissione
Bene mi fa piacere Margherita sapere che c’è chi vive e la pensa come me m fa sentire più “normale”
Bellissimo questo post, io seguo i miei piccoli in tutto, lavoro e mi occupo della casa…mi organizzo al massimo per passare tanto tempo con loro
Ciao credo che molte mamme seguano molto i figli potendolo fare, o scegliendo di volerlo fare e credo che anche per tutto il resto sia solo questione di scelte dettate dal portafogli ma anche dalle abitudini familiari, e dal proprio livello di pigrizia nonché dalle priorità soggettive.
Molto interessante quest’articolo e mi ritrovo in piena nella figura della famiglia fai da te! Non delego mai a nessuno le “incombenze” e confesso che ho deciso di dedicarmi a tempo pieno dell’occupazione della casa e dei suoi membri a discapito del lavoro…a volte mi dico “chi me l’ha fatto fare”…ma poi mi rendo conto che i sacrifici valgono la pene quando so che mia figlia è ben seguita e la casa organizzata a seconda delle nostre esigenze!
Si sicuramente in alcune cose i sacrifici valgono la pena, vedo che la pensi come me ma su altre cose delegare non guasta, basta trovare la giusta via di mezzo “fai da te” con qualche delega utile…ci si guadagna in tranquillità