Le fatiche di Eracle o Ercole sono costituite da una raccolta di racconti che narrano 12 avventure che Ercole dovette compiere, superando ostacoli degni della mitologia Greca. In ogni avventura, o fatica di Eracle, sono presenti nuovi personaggi, divinità, mostri e animali di ogni genere come ad esempio il cane a tre teste Cerbero della dodicesima fatica. Difficoltà che costringono Ercole a muoversi con astuzia oltre che a sfruttare la sua forza. Ma perché Eracle decide di affrontare le 12 fatiche? E quali sono riassunte le 12 fatiche di Ercole? Scopriamo insieme questi interrogativi ed altri presenti nei racconti di Ercole.
Il Mito di Eracle: chi era Eracle? Come nasce e cresce Ercole?
Prima di vedere quali sono le fatiche di Ercole riassunte approfondiamo il personaggio, l’eroe astuto protagonista delle dodici fatiche. Eracle era un uomo forte, un semi Dio, figlio del Dio Zeus e di Alcmena, circuita con l’inganno da Zeus che assunse le sembianze del marito, Anfitrione. Eracle nasce come figlio legittimo di Anfitrione ma in realtà è figlio di Zeus che lo vorrebbe come Re di Micene e Trinto.
Zeus declamò che il primo nato della stirpe dei Perseid avrebbe regnato su Micenei. Era, moglie di Zeus chiese aiuto ad Ilithia, dea delle nascite, per far nascere Euristeo prima di Eracle e farlo diventare Re.
Eracle, e la sua forza prodigiosa gli permise di difendersi da molte insidie. Abbiamo parlato in maniera approfondita di Eracle, della sua nascita e crescita e del perché si trovò ad affrontare queste imprese: Il Mito di Eracle.
Le fatiche di Ercole quali sono? Chi le ha scritte?
Dopo la narrazione della sua vita e di come Eracle divenne un giovane forte e coraggioso, seguono le 12 fatiche riassunte, azioni che compie l’eroe per raggiungere il suo obiettivo. I 12 racconti di Ercole chiamati fatiche di Eracle sono stati scritti separatamente e poi, successivamente riuniti in un solo volume che prende il nome, di Eraclea, (Eracleia). Le 12 fatiche di Eracle furono scritte da Pisandro originario di Rodi, intorno al 600 a.C.
1 Fatica di Eracle: il leone di Nemea, riassunto
Giunto a Tirinto, Ercole si sottomise al re Euristeo, il quale temendo di essere degradato dal suo regno, scelse una missione impossibile da assegnare all’eroe. Infatti, gli impose di uccidere il leggendario leone di Nemea, una creatura posta a castigo degli esseri umani per un mancato sacrificio agli dei. Dopo vari tentativi falliti, e numerosi inseguimenti, Eracle riuscì a soffocare ed uccidere il Leone di Nemea. La sua pelle lo proteggerà in varie avventure. Per saperne di più: 1 Fatica di Eracle e il leone di Nemea completa.
2 Fatica di Eracle: l’Idra di Lerna, riassunto
Dopo la prima fatica ed il successo di Ercole, Euristeo propose ad Eracle di uccidere la terribile Idra di Lerna. Il mostro era famoso per il numero elevato di uomini che aveva ucciso. Era munito di 9 teste serpentine, di cui la principale immortale. I suoi miasmi erano tossici, bastava respirarli per restare uccisi, e la sua ferocia spaventosa.
Eracle accettò. Preparò le frecce infuocate e sfidò il mostro. Da ogni testa recisa nella lotta, ne ricrescevano due e allora l’eroe greco chiese aiuto a Iolao che era sul luogo. Ad ogni testa recisa del mostro, Iolao appiccava fuoco, impedendone la nascita di altre. Infine, Eracle staccò di netto la testa immortale dell’ idra. Il mostro era sconfitto; Eracle intrise le sue frecce nel suo sangue velenoso, e tornò vincitore da Euristeo. Pe saperne di più: La seconda fatica di Eracle.
3 Fatica di Eracle: la cattura della Cerva Cerinea, riassunto
La cattura della Cerva Cerinea nella terza fatica di Eracle, non fu semplice. L’animale dalle corna in oro e gli zoccoli in bronzo, correva veloce. L’inseguimento durò circa un anno, quando, giunto alle pendici del fiume Ladone, Ercole decise di ferire l’animale per bloccarlo. Diana si infuriò per l’oltraggio ricevuto alla sua cerva.
Eracle spiegò che l’ordine proveniva da Euristeo. La dea che conosceva i progetti di Zeus, lo perdonò risanando la ferita della Cerva. Eracle condusse la sua preda alla corte del re. Ma il cammino era ancora lungo, il perdono del padre degli dei, infatti, sarebbe giunto solo al compimento della dodicesima fatica. Per saperne di più: La terza fatica di Eracle.
4 Fatica di Eracle: la cattura del cinghiale di Erimanto, riassunto
Anche nella quarta fatica l’eroe greco deve catturare un animale; questa volta, si tratta di un cinghiale. Dopo aver soggiornato presso i centauri si mise in cammino verso il monte Erimanto dove si trovava il cinghiale. Lo trovò, ed iniziò cosi un inseguimento a cui l’animale fuggiva abilmente.
Poi, riuscì a colpirlo sul capo con una grossa botta stordendolo: Ciò gli i permise di legarlo con delle pesanti catene. Ercole se lo caricò sulle spalle e lo condusse a corte. Euristeo seppe del successo di Eracle, e non ne fu felice: ordinò che il cinghiale venisse portato altrove. La quarta fatica era compiuta. Per approfondire la quarta fatica di Eracale: Quarta fatica di Eracle il cinghiale di Erimanto.
5 Fatica di Eracle: le stalle di Augia, riassunto
La 5 fatica porterà Eracle nel Peloponneso alla corte del Re Augia, noto per le sue vacche e per le stalle che versando in condizioni pietose, non pulite da anni, avevano reso le vacche immuni, ma fatto ammalare gli animali e gli abitanti della città. Il suo compito era ripulirle dal letame in pile alte fino al cielo e da tutta la sporcizia che si era accumulata nel tempo.
Eracle giunse alla corte di Augia, promettendo al Re che avrebbe ripulito le sue stalle in un solo giorno. Il Re gli assicurò in regalo una parte del bestiame. Sfruttando i fiumi Alfeo e Peneo, ne deviò il corso, facendoli confluire nelle stalle e pulendo via tutta la sporcizia. Quando l’eroe reclamòquanto suo di diritto, Augia lo cacciò. Per approfondire la 5 fatica di Eracle: le stalle di Augia.
6 Fatica di Eracle: gli uccelli di Stinfalo, riassunto
Gli uccelli di Stinfalo governano le quinta fatica di Eracle. Prova scelta da Euristeo, consisteva nello scacciare gli uccelli di bronzo della Palude di Stinfalo. Si cibavano di esseri umani, con gli artigli bronzei laceravano le carni, mentre le piume, potevano essere scagliate come taglienti dardi. L’impresa era difficile. Ad Eracle apparve Atena, che gli confidò quale fosse il punto debole degli uccelli della palude di Stinfalo: l’udito.
Eracle, fece suonare le nacchere forgiate dal dio Efesto generando un suono assordante. Lo stormo di uccelli, si levò in volo. Eracle li colpì con arco e frecce imbevute del veleno dell’Idra di Lerna. Poi si protesse dai dardi taglienti con la pelle del leone di Nemea. Lo stormo volò via, abbandonando la palude per sempre. Un’altra delle 12 fatiche di Ercole era compiuta. Puoi approfondire la 6 fatica di Eracle e gli uccelli di Stinfalo.
7 Fatica di Eracle: la cattura del toro di Creta, riassunto
La settima fatica di Eracle lo vede alle prese con la cattura del Toro di Creta, un animale bianco, nato dalle acque del mare grazie a Poseidone, e lasciato libero da Minosse (che avrebbe dovuto sacrificarlo) di vagare per le terre. Poseidone lo maledisse facendolo diventare una belva furiosa che portava devastazione dando a fuoco case e campi grazie alle fiamme che fuoriuscivano dalle sue narici. Euristeo, incaricò Eracle di catturarlo.
Il giovane si presentò alla corte di Minosse, il quale non si oppose alla decisione di Eracle. Eracle andò nei campi e trovò il toro, dopo una colluttazione strinse le corna del toro gli torse la testa, facendogli perdere. Si caricò l’animale in spalla e lo portò da Euristeo. Venne lasciato libero a Maratona. Un’altra fatica era compiuta. Di seguito trovi approfondimenti sulla 7 fatica di Eracle ed il Toro di Creta. (Siamo a più della metà delle 12 fatiche di Ercole riassunte).
8 Fatica di Eracle: la cattura delle cavalle di Diomede, riassunto
Le cavalle di Diomede metteranno alla prova Ercole nella sua ottava fatica. Erano 4 giumente froci. Le cavalle di Tracia, che si nutrivano di essere umani. Proprietà del Gigante Diomede regnante del popolo dei Bistoni. Eracle incaricò dei giovani, di porre fine a questo scempio; ma fallirono.
Ercole si fece aiutare da Abdero suo amico, quest’ultimo intrattenne le cavalle mentre lui avrebbe dovuto uccidere Diomede. Ma le cavalle uccisero il giovane e se ne cibarono. Eracle, dispiaciuto per la morte del suo compagno diede in pasto alle giumente lo stesso Diomede, e poi le portò a Micene. Euristeo liberò le cavalle sul monte Olimpo, dove furono divorate dalle fiere. Eracle, fondò una città che porta il nome di Abdera secolo 655 a.C. in ricordo del suo amico. Trovi approfondimenti sull’ottava fatica di Eracle e le cavalle di Diomede.
9 Fatica di Eracle: la cintura di Ippolita, riassunto
La nona fatica di Eracle vede l’eroe alle prese con cintura di Ippolita regina delle Amazzoni. Ippolita ricevette in dono da suo padre, il Dio Ares, la cintura, simbolo di forza e coraggio. Eracle, doveva appropriarsi della cintura per portarla a Admete figlia di Euristeo. Le amazzoni, mutilate dl seno, vivevano nelle regioni del Mar Nero, che Ercole raggiunse. Conobbe Ippolita e, da subito la regina si innamorò di lui, e gli offrì come pegno d’amore la cintura.
Nel villaggio arrivò Era a portare scompiglio con le sue bugie. Sparse la voce che Ercole fosse un traditore e che voleva rapire la regina. Le amazzoni si armarono, Ippolita lo sospettò di tradimento, e lui, fu costretto ad ucciderla. Eracle gli strappò la cintura e dopo avere compiuto varie imprese, giunse a Micene dove la consegnò ad Euristeo. Trovi approfondimenti sulla nona fatica di Ercole e la cintura di Ippolita.
10 Fatica di Eracle: i buoi di Gerione, riassunto
La Decima fatica di Ercole o Eracle narra dei buoi di Gerione, gigante spaventoso, figlio di Medusa a cui l’eroe greco doveva sottrarre i buoi. A custodia dei buoi si trovava Euritione, altro gigante che, insieme al cane a due teste Ortos, erano a guardia della mandria di Gerione. Il viaggio per arrivare fu lungo così come il ritorno avventuroso.
Ercole, giunto sul posto, sorprese e uccise Ortos con due colpi di clava. Con arco e frecce avvelenate, uccise il guardiano dei buoi Euritione e il gigante Gerione. Eracle, si incamminò per il viaggio di ritorno, attraversando paesi e incontrando nemici di ogni genere, portando a destinazione, la mandria di Gerione, come gli aveva ordinato Euristeo. Per approfondire l’argomento: Decima fatica di Eracle o Ercole ed i buoi di Gerione.
11 Fatica di Eracle: le tre mele d’oro, riassunto
Siamo al riassunto della 11 fatica di Eracle. La penultima delle 12 fatiche di Eracle riassunte in questa articolo. Ercole doveva trovare il giardino segreto delle Esperidi e sottrargli le tre mele d’oro. Viaggiò per la Grecia, si diresse in Africa, in Egitto, Etiopia e Libia. Fu un lungo viaggio alla ricerca dei pomi d’oro. Incontrò il gigante Atlante che reggeva sulle spalle al Terra. Si offrì di prendere il suo posto e chiese ad Atlante di portargli le tre mele d’oro.
Il Gigante riuscì nell’impresa dato che conosceva in largo e in lungo tutto il globo. Quando Atlante tornò, non volle più reggere il peso del mondo. Allora Eracle agì con l’astuzia. Gli chiese di sostituirlo un solo attimo, tano per fargli costruire una stuoia per alleviare il dolore del peso del mondo. Atlante accetto: Ercole prese le tre mele d’oro, fuggì e compì anche l’undicesima fatica. Di seguito trovi 11 fatica di Eracle le tre mele d’oro completa.
12 Fatica di Eracle Cerbero il guardiano degli inferi cane a tre teste, riassunto
Nell’ultima, la dodicesima fatica riassunta, Ercole dovrà sfidare, a Micene, il guardano degli inferi, Cerbero, un mostro con tre teste e coda di drago. Ercole andò a Eleusi per purificarsi e poter entrare nell’oltretomba. Ade e Persefone avevano concordato con Eracle che Cerbero andava domato senza armi. Affrontò Cerbero con coraggio, proteggendosi con la pelle del leone di Nemea come aveva fatto in altre “fatiche” e trasse in salvo il suo amico Teso. Il cane a tre teste riuscì a morderlo, ma alla fine, sfinito, si arrese.
Per saperne di più: 12 fatica di Eracle o Ercole Cerbero il guardiano degli inferi cane a 3 teste
Riassunti 12 fatiche di Ercole: considerazioni
Le dodici fatiche di Ercole qui riassunte alto non sono che racconti delle gesta eroiche di Ercole della mitologia greca, che servirono per espiare la sua colpa quella di essersi reso, suo malgrado, colpevole “innocente” della morte della sua famiglia, avvenuta in seguito ad un attacco di ira di Era, dovuto alla gelosia provocata dalla collera rivolta verso Zeus per via di Ercole, figlio illegittimo della divinità.
C’è chi attribuisce alle dodici fatiche un significato allegorico, mistico, quasi religioso, un evocazione delle fatiche umane e del cammino spirituale che si compie. Altre interpretazione vedono nelle 12 fatiche di Eracle di riferimenti con i 12 segni dello zodiaco, o con i mesi dell’anno. Infine, ad Olimpia, proprio nl Tempio di Zeus è presente una rappresentazione scultorea del 450 a.c che rappresenterebbe proprio le 12 fatiche. Va detto che il numero 12 è un numero davvero importante
Significato del numero 12
DODICI – E’ un numero importane e forse non è un caso che sia stato scelto per le 12 fatiche di Eracle. La cifra 12 composta da 1 +2 è ricca di sacralità la sua somma si ricollega alla triade. Il 12, noto come numero in molte attività esoteriche, sembra doni a chi la possiede, voglia di viaggiare e conoscere, ma anche inquietudine e una vita piena di dubbi.